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Abbigliamento in montagna: come prepararsi al meglio
- Se percorrete un sentiero comodo di fondovalle non occorre un'attrezzatura specifica, invece per qualsiasi camminata in quota è necessario possedere un minimo di attrezzatura tecnica. Gli scarponi, con suola tipo vibram (no alle scarpe da ginnastica), devono avvolgere e sostenere le caviglie e devono essere impermeabili.
- Non sempre gli scarponi leggeri assicurano la buona tenuta del piede in discesa, specie su ghiaioni, su ripidi pendii e sui ghiaioni. Se le vostre escursioni si svolgono su terreni di alta quota, non esitate a preferire i classici scarponi di cuoio o goretex a suola rigida (con lamina inserita). E' consigliabile indossare un paio di calze leggere sotto i calzettoni.
- Le ghette servono su nevai e ghiacciai, ma averne un paio nello zaino è una buona abitudine. Qualunque escursione di media ed alta montagna può serbare la sorpresa del peggioramento delle condizioni atmosferiche: una grandinata improvvisa porta la temperatura allo zero in breve tempo.
- Nello zaino non dovrebbero mancare un paio di guanti, un berretto di lana, gli occhiali con lenti anti raggi Uv, i ricambi (maglietta e calze), un maglione, felpa pesante o pile, una giacca a vento ed una giacchetta impermeabile o k-way.
- Per la vostra sicurezza portate anche una piccola torcia elettrica, un coltellino multiuso, un fazzoletto grande ed un pacchettino di cerotti, garza, cotone, disinfettante, laccio, carta topografica e bussola.
- Per faticare di meno e per avere un ulteriore sostegno e quindi acquistare sicurezza su tratti esposti magari con passaggio obbligato su nevaio, procuratevi le racchette da nordic walking che, se usate nel modo opportuno, saranno di grande aiuto nei vostri trekking.
- Se avete intenzione di effettuare trekking in luoghi innevati remoti o poco frequentati, sarebbe meglio noleggiare o acquistare le ricetrasmittenti Arva per poter segnalare la vostra posizione nell'eventualità di una valanga o frana.
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Vero
ITA - Correva l'anno 1983 quando ha sorriso per la prima volta alla luce del sole estivo. Da sempre col pallino per l'avventura, ha avuto la fortuna di girare l'Europa e l'Italia con i genitori e poi, per la maturità, si è regalata un viaggio in 2 cavalli da Milano verso la Russia. Al momento giusto ha mollato il lavoro senza alcun rimpianto per volare in Nuova Zelanda dove ha viaggiato per cinque mesi in solitaria. Nel 2007 ha provato per la prima volta l'esperienza di un viaggio in bici e, da quel momento, non ne ha potuto più fare a meno... così, dopo alcune brevi esperienze in Europa, nel 2010 è partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, il Sudafrica-Lesotho e #noplansjourney. Se non è in viaggio, vive sul lago d'Iseo! Carpediem e buone pedalate!
EN - It was 1983 when he smiled for the first time in the summer sunlight. Always with a passion for adventure, she had the good fortune to travel around Europe and Italy with her parents and then, for maturity, she took a trip in 2 horses from Milan to Russia. At the right moment he quit his job with no regrets to fly to New Zealand where he traveled for five months alone. In 2007 she tried the experience of a bike trip for the first time and, from that moment on, she couldn't do without it ... so, after some short experiences in Europe, in 2010 she left with Leo for a long cycling trip in South East Asia, the first real great adventure together! Asia was followed by the Andes, Morocco, South Africa-Lesotho and #noplansjourney. If he's not traveling, he lives on Lake Iseo! Carpediem and have good rides!
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico