Erano anni che ne parlavamo, ne discutevamo e sognavamo ammirando immagini altrui. Finalmente siamo riusciti a concederci tre giorni tra Svizzera e Val d'Ossola per andare a percorrere quello che per me è uno dei più spettacolari sentieri delle Alpi: il sentiero panoramico dell'Aletsch Arena in MTB, che restando in quota costeggia il gigantesco ghiacciaio svizzero e offre vedute stratosferiche su numerose vette oltre i 3000 m.
Dati tecnici
Ghiacciaio Aletsch in MTB - il sentiero panoramico
DETTAGLI ITINERARIO
Partenza/Arrivo |
Lax |
Tempo |
7-8 ore
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Dislivello |
1950 m circa
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Lunghezza |
42 km
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Tipologia di fondo: |
Asfalto 15%
Sterrato 50%
Single trail 35%
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VALUTAZIONE
Difficoltà |
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Panorama |
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Files GPS
Giro dell'Aletsch Arena in MTB
Salita da Lax alla Fiescher Alp
Il punto di partenza di questo itinerario ad anello nell'
Aletsch Arena è il piccolo paesino di Lax: trecento anime nel Canton Vallese, ai piedi del passo del Sempione. Questa è la
valle del Rodano, il fiume su cui si sviluppa l'
Eurovelo 17 e che diverrà il principale di Francia e che qui appare come un torrente di montagna, nato poco più a monte ed ancora in via di formazione. Dopo aver trovato il posto per l'auto in un piccolo parcheggio di fronte alla stazione della Ferrovia a scartamento ridotto del Furka-Oberalp, inforchiamo le MTB per inziare subito la lunga salita verso Fiescheralp: ti consiglio di attraversare il paesino sia per fare rifornimento di acqua appena sopra la chiesa, sia per ammirare l'architettura delle case e dei fienili in legno: sono una meraviglia!
Se il dislivello ti sembra eccessivo e non vuoi comunque perderti il
sentiero panoramico del ghiacciaio dell'Aletsch in MTB, puoi evitare di salire in bici fino alla Fiescheralp sfruttando gli impianti di risalita che partono da Fiesch. Per tutte le informazioni consulta il
sito dell'Aletsch Arena, dove trovi orari e prezzi.
Bastano poche centinaia di metri e si esce dal paese, immergendosi nel tipico paesaggio alpino costituito da prati erbosi e boschi di conifere.
La strada sale tosta ma asfaltata fino alla frazione di Ritena (Rittina) ma poco oltre lascia spazio allo sterrato, senza cedere alcun punto percentuale sulle pendenze. Inizia una lunga sequenza di tornanti (saranno 13 in tutto) che nella prima parte di salita restano immersi nel sottobosco. Quando gli alberi si diradano, il paesaggio si apre e i panorami spaziano su tutta la catena alpina che divide la Svizzera dal Piemonte.
Di fronte a noi si apre la Bintal con il monte Leone a dominare le Alpi Lepontine mentre più a sud-ovest
si ammirano le Alpi Pennine ed alcune delle sue 41 vette oltre i 4000 m, tra cui spicca il Cervino con la sua forma aguzza inconfondibile.
La fatica si fa sentire, anche a causa dello scarso allenamento e dell'escursione di ieri all'Alpe Devero, ma nonostante Vero e Davide mi debbano abbondantemente aspettare, non demordo e continuo verso la Fiescheralp: ormai si intravvedono case, alberghi e ristoranti. Non si può dire che gli Svizzeri in questa zona non abbiano sfruttato la montagna e le brutture in quota esistono anche qui! Noi giungiamo ai 2222 m della Fiescheralp con un dislivello sul groppone di già 1300 m circa ma il bello deve ancora arrivare. Nonostante sia Ferragosto l'affollamento all'alpe è accettabile: ci fermiamo ad una fontana per riempire le borracce e riprendere un po' fiato prima di ripartire verso l'avvallamento di Märjelen.
Tälligrat tunnel e sentiero panoramico del ghiacciaio dell'Aletsch
Una brevissima discesa ci permette di abbandonare la Fiescheralp con il suo carico di persone e di proseguire verso est per giungere al punto di massima quota della strada in poche centinaia di metri. Gli ultimi due tornanti conducono esattamente davanti al fronte del ghiacciaio Fiescher che si staglia nella vallata antistante: è solo il preludio della meraviglia ma già siamo estasiati!
Sull'altro versante della valletta si vede già il foro nella roccia che costituisce l'ingresso del Tälligrat, un tunnel pedonale a 2350 m che conduce nella conca dove sorge la Gletscherstube Märjelen, proprio a fianco dei laghetti omonimi.
Già si intuisce quale sia il vallone in cui giace, protetto da oltre 30 vette di 4000 m, il
ghiacciaio dell'Aletsch, che però ancora non si svela ai nostri occhi.
Passato il primo laghetto, sul tornante che conduce verso il rifugio si stacca il sentiero panoramico dell'Aletsch che, come indicato nei cartelli di riferimento, conduce in circa 3.30 h di camminata alla Bettmeralp, altro punto d'accesso all'Aletsch Arena. Lo imbocchiamo e subito intuiamo che ci sarà da divertirsi ma anche tanto da camminare: rocce e gradoni sono presenti un po' ovunque e il primo tratto di falsopiano in discesa scorre veloce ma non c'è da illudersi.
Poco più avanti il ghiacciaio finalmente si svela in tutta la sua maestosità! Eravamo partiti da Lax con grossi nuvoloni grigi a coprire le cime circostanti ed ora che siamo in quota il cielo è azzurro e le vette sgombre: non potevamo chiedere di meglio. L'otturatore delle macchine fotografiche sembra impazzito e noi assomigliamo più a un'orda di giapponesi che a dei biker in giro con la mountain bike. La prima abbuffata di foto è interrotta da un
tratto di portage in salita con gradoni e rocce che portano in quota, sul pendio che seguirà tutto il corso del ghiacciaio.
Il sentiero panoramico dell'Aletsch in MTB è un continuo salire e scendere di sella ed alterna alcuni tratti pedalabili ad altri da fare a piedi con la bici a spinta. Non si deve avere fretta e si deve accettare il fatto che questo percorso è principalmente destinato al trekking!
Già piuttosto provati dall'intensità del percorso, anche se estasiati dal paesaggio, restiamo un po' spiazzati quando, circa a tre quarti del sentiero quando pensavamo di essere praticamente giunti al termine delle nostre fatiche, il percorso da noi studiato è interrotto con evidenti cartelli di divieto.
Probabilmente per una frana il sentiero non prosegue a mezza-costa ma si deve imboccare una deviazione e risalire dai 2360 m fino a circa i 2500 m portando la bici.
Bettmeralp e la discesa verso Lax
La salita finale ci ha stroncato ma ormai siamo giunti al termine (o quasi) delle nostre fatiche. Ci godiamo ancora per un po' il panorama alpino e riprendiamo l'ultimo tratto di sentiero panoramico del ghiacciaio dell'Aletsch in MTB per scendere fino a Bettmeralp. Anche
la discesa è davvero tecnica e di tanto in tanto scendiamo di sella, anche se io apprezzo particolarmente la full che sto provando in questi giorni.
Il primo tratto, fino al Bettmersee, il laghetto che si trova nei pressi dell'alpe di Bettmer, richiede di tenere alta la concentrazione poiché ogni distrazione può essere pericolosa: fortunatamente il sentiero, pendente e sconnesso, non è esposto e quindi io (che soffro di vertigini) mi lascio un po' andare divertendomi.
I meno estrosi in discesa gradiranno notevolmente di più il tratto successivo, dopo Bettmeralp. Costeggiamo il laghetto dove un paio di ragazze temerarie si sono appena tuffate ed andiamo in cerca di un po' d'acqua perché le nostre riserve sono concluse: nonostante sull'unica fontana di questa località (ancora una volta gli svizzeri hanno costruito una città a 2000 m di quota) sia presente un cartello indicante la NON potabilità dell'acqua, la nostra sete ci spinge a rischiare... scopriremo più tardi se ci saranno conseguenze!
Riempite le borracce, proseguiamo perché ormai l'ora è tarda. Per fortuna da qui in avanti la strada sarà semplice e veloce: il primo tratto è una sterrata curata, si oltrepassa un parco avventura per tornare nel bosco ed inziare la discesa vera e propria. Lasciamo andare i freni e tocchiamo velocità da asfalto! Incrociamo la strada che condurrebbe diretta a Betten Dorf e riprendiamo una sterrata che invece allunga un po' l'anello ma permette di restare fuori dalla rotta più battuta. Anche questa strada poco più avanti diviene asfaltata e raggiunge la frazione di Egga. Da qui si risale per circa due chilometri su una facile e bellissima forestale che permette di attraversare la vallata del torrente Spielbach, raggiungere Martisberg ed evitare la statale di valle per rientrare a Lax.
L'ultimo tratto di discesa è un divertente single trail nel bosco che mette la ciliegina sulla torta a questo spendido, anche se tosto, anello del sentiero panoramico sul ghiacciaio dell'Aletsch Arena in mountain bike!
Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico