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Anello Val di Gresta in e-bike: una piccola vallata da scovare
Scritto da Gotico
Questo percorso si snoda sugli sterrati e i sentieri della val di Gresta, tra l'alto Garda e la Vallagarina. Vista la posizione geografica e la quota può essere facilmente accessibile tutto l'anno. La prospettiva spazia da ovest verso est, dal Brenta al monte Stivo, dal monte Baldo sino ai Lessini.
In questo articolo
La forza dei dettagli
Per semplificare e rendere più appetibile l'avvio del percorso, assieme alla guida mtb di Ride it Easy Marco Giacomello, decidiamo di spostarci già a mezza quota e partire dalla località di Pannone per questo nostro anello Val di Gresta in E-MTB.
Da subito decidiamo l'entità del giro ponendoci come obiettivo la percorrenza dei sentieri e degli sterrati della Val di Gresta. Per salire in quota ci sono due alternative:
- la prima, salire utilizzando sostanzialmente la SP88 per passo Bordala e la SP48 per passo Santa Barbara, intersecata poco prima di Ronzo Chienis. Questa scelta rende il tour semplice ed alla portata dei meno allenati, di coloro che "soffrono" il fondo sconnesso. La strada è poco trafficata e nonostante certe pendenze siano impegnative, soprattutto in zona Santa Barbara, grazie all'utilizzo della e-bike si affrontano con estrema agilità.
- la seconda, godere dei molteplici sterrati nel bosco. Naturalmente questa opzione trasforma il circuito, rendendolo più divertente ma nel contempo più impegnativo perciò è consigliabile valutare bene la scelta in base alla propria effettiva capacità di guida ed esperienza per non intercorrere in eventuali intoppi.
Noi oggi scegliamo la seconda opzione.
Ci spostiamo in direzione Maso Naranch, con passaggio presso la cappella affrescata di San Rocco. Già in questo luogo possiamo osservare le consistenti coltivazioni presenti in Val di Gresta
Maso Naranch è un caratteristico agritur che ha come suo punto di forza uno spettacolare scenario sul lago di Garda. La prima importante salita di giornata è l'unica che presenta delle difficoltà dal punto di vista tecnico. L’accesa pendenza in più punti ed il terreno smosso ci impongono una guida sicura, dosando l'aiuto della e-bike e giocando con i rapporti più agili. Attraversato questo primo tratto il tutto diventa più pedalabile.
Perdiamo un attimo quota sino all’abbandonata malga Flavei quindi risaliamo costantemente percorrendo le forestali ben segnalate che ci portano in località Monte Velo dove troviamo la piccola chiesa di San Francesco di Paola, datata 1748, composta testimonianza del passato, di quando delle persone vivevano per qualche periodo dell'anno sul monte, al tempo della fienagione e del pascolo estivo. Da questo punto possiamo ammirare tutta la piana della Busa.
Ci innestiamo sull’asfalto presso uno dei tanti tornati e da qui risaliamo la SP 48 sino a Passo Santa Barbara, patrono degli artiglieri, a quota 1175 m, dove si trova una fontana (punti di approvvigionamento d’acqua sempre fondamentali, soprattutto in una giornata calda come questa) ed una singolare cappella a forma di granata. Lo spazio si apre e per guadagnare il Monte Brugnolo e Creino ci divertiamo nell’attraversare distese di campi coltivati col metodo biologico.
Ci spostiamo su questi due monti non solo per godere dello spettacolare panorama sul Garda ed i suoi paesi ma anche e soprattutto per osservare le trincee della Grande Guerra ed i camminamenti austriaci, con l’osservatorio di artiglieria e la cannoniera sottostante: emozioni.
Poco più in basso, seguendo il sentiero della Pace giungiamo sul Nagià Grom, chiaro esempio di come venivano organizzati i fronti militari, con trincee e postazioni in caverne e all’aperto… Per nostra fortuna 100 anni dopo ci viene consegnato un luogo di quiete nel bosco con vista su Ronzo Chienis ed il monte Biaena, altro caposaldo trincerato.
Cambio di prospettiva
Torniamo sui nostri pedali e da passo Santa Barbara saltiamo a passo Bordala. Il monte Stivo mostra i sui crepacci ma proprio tale contrasto col bosco di conifere e le coltivazioni biologiche offre un quadro poetico e rasserenante. Fra l’altro quel capannello di signori che in mezzo ad un campo dialogano incuranti del nostro passaggio, trasmettono un profondo senso di pace. Il tempo sembra essersi fermato: gesto, parola, silenzio...
Solo il brontolio di pancia mi riporta alla realtà costringendoci alla doverosa sosta cibo a Malga Somator. Bike Point e centro amico degli animali, la malga presenta piatti tipici della tradizione trentina accompagnati dalle verdure biologiche della Val di Gresta. Inoltre la posizione della struttura consente la vista della Vallagarina e delle sue montagne. Prima del sopraggiungere dell’inevitabile abbiocco ci muoviamo su asfalto in un meraviglioso, fresco e rigoglioso bosco di faggi in discesa. La calata è veloce lungo la stretta stradae quindi dobbiamo fare attenzione al transito di eventuali veicoli. In zona Dosso San Bernardo ritorniamo su sterrato nel bosco ma in alternativa si potrebbe passare per il piccolo borgo di Corniano per visitare l’antica chiesa di Santa Agata.
La Val di Gresta
Dal fitto bosco sbuchiamo presso Pannone, nel cuore della Val di Gresta. Altresì da qui, se ce ne fosse ancora bisogno, possiamo comprendere la sua vocazione agricola, la sua identità quale orto biologico del Trentino. A sinistra compare Castel Gresta i cui ruderi sono testimonianza del passaggio delle truppe del generale Vendome, famoso per aver messo a ferro e fuoco la Valle dei Laghi e l’Alto Garda agli inizi del settecento.
Non sazi, sfruttando l'ampia riserva di batteria delle nostre e-bike, entriamo nell'ultimo tratto di sterrato costeggiando il Rio Gresta mediante una nuova stradella che in previsione arriverà a Ronzo. La luce più fioca e lo scrosciare dell’acqua dipingono un luogo quasi mistico. In località Varano scendiamo a sinistra per tornare a Pannone. Il cerchio si è chiuso, col Garda al tramonto, sempre incredibile nella sua cornice di montagne. L'anello della Val di Gresta in MTB, elettrica o muscolare che sia, emoziona e rigenera.
Se la zona ti stuzzica e ami i percorsi sulle tracce della Grande Guerra, potresti partecipare ad un tour guidato in e-mtb nei dintorni di Rovereto
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Gotico
Trentino D.O.C., vivo nella splendida conca del Garda, che adoro. Appassionato di MTB e montagna, arte e cultura. Mi diletto ad esplorare il nostro Trentino, non solo dall'alto della sella di una bicicletta. Non disdegno nemmeno visitare moste e musei d'arte.
In una sola espressione: amo la libertà.
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico