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Bayerischer wald, alla scoperta della natura in Germania
Partiamo, come stabilito, il venerdì sera. Il cielo è già plumbeo e non promette certo giornate di sole! Dopo circa tre ore, dopo aver attraversato l'Austria, decidiamo di fermarci per la notte a Rosenheim, non distante dal Chiemsee, lago dove si trova uno dei castelli di Ludwig. La pioggia ha iniziato a ticchettare sul tettuccio dell'auto già da un pò quando, dopo un breve vagabondaggio nel buio, troviamo una piccola pensione per trascorrere la notte. Parcheggiamo l'auto e ci avviamo a piedi alla ricerca di un locale dove mangiare qualche cosa. Il centro di Rosenheim, visto velocemente e sotto la pioggia, sembra carino ed accogliente, con le tipiche case tedesche intrecciate di travi in legno e ricche di fiori sui balconi. Entriamo in una birreria in centro dove purtroppo il cameriere italiano ci dice, mortificato, che la cucina è già chiusa. Ci insospettiamo quando vediamo sfrecciare davanti a noi un'altra cameriera con una pizza (o meglio, la versione tedesca di una pizza) fumante. Attiriamo l'attenzione dell'amico cameriere italiano che davanti all'evidenza ci confessa di non aver voglia di cucinare a quest'ora! Restiamo esterrefatti, ci alziamo a cercar fortuna altrove. Ormai però è quasi mezzanotte ed il venerdì sera qui sono aperti soltanto pub e birrerie. Rinunciamo al cibo regalandoci una serata piacevole con qualche birra a stomaco vuoto!
Il mattino successivo, come dice un detto, non siamo più leoni ma... In ogni caso ci svegliamo di buon'ora e partiamo alla volta di Grafenau e del Bayerischer Wald National Park dove arriviamo dopo circa tre ore di strada. Il cielo è ancora plumbeo ma non piove e questo ci rassicura. Lasciata l'auto, ci dirigiamo verso il percorso Tier Freigelände. Questo sentiero costituisce un anello di circa 12 km tra i recinti e le voliere in cui sono presenti numerose specie animali europee. L'impatto con gli animali non è certo dei migliori: la voliera in cui è presente il gallo forcello è davvero piccola e poco spaziosa. In un angolo si nota la presenza di un gheppio che sembra cercare una via di fuga che non troverà mai. Proseguiamo per giungere al recinto dei bisonti, fortunatamente ampio e spazioso. Non li avvistiamo alla prima zona di avvistamento ma li vedremo più avanti dopo aver oltrepassato il recinto della lince, dormiente su un masso poco sotto di noi. Attraversando ancora qualche voliera restiamo un pò scioccati dalla tristezza che traspira dagli occhi dei volatili, quasi impossibilitati al volo. Giungiamo nella zona dei lupi che avvistiamo in lontananza, mentre numerosi sono i cervi visibili proseguendo lungo il sentiero. I due orsi sono indaffarati a mangiare le foglie fresche primaverili mentre al termine del percorso il gallo cedrone canta il suo amore anche a mezzogiorno (una settimana prima mi sono svegliato alle 3 di notte per poterlo ascoltare in natura fino alle 6-6.30 del mattino!).
Terminato il percorso faunistico riprendiamo l'auto dirigendoci verso St. Oswald per poi rientrare a Grafenau dove ci attende una sosta per assaporare una cioccolata ed una torta di mele calda. Visto che la pioggia ha ricominciato a scendere copiosa e le previsioni per l'indomani non sono migliori, decidiamo di lasciare già in giornata il parco e rientrare verso casa. Giungiamo a Monaco in tempo per la cena e così ci dirigiamo verso la Hofbrau hause, la birreria più famosa della città. Oggi c'è l'inaugurazione del giardino esterno e entrando nel locale veniamo sommersi da una fiumana di gente: nonostante sia immensa, non riusciamo a trovare posto per sederci e siamo costretti a chiedere ospitalità ad un tavolo di turisti inglesi. Mangiamo i classici wurstel e stinco, innaffiati con un kriegel (litro) di birra. Soddisfatti facciamo un giro per il centro di monaco ma ancora una volta la pioggia ci consiglia di rientrare all'auto inconsapevoli del calvario che ci aspetta: per poter trovare una sistemazione percorriamo 15 km sulla statale verso sud in un paio d'ore, fermandoci ad ogni hotel e ricevendo un rifiuto in ognuno di essi. Attorno all'una di notte troviamo sistemazione in un albergo di Grünwald.
Dopo la nottata ristoratrice, al mattino siamo svegli di buon ora ed imbocchiamo l'autostrada verso Innsbrück, dove abbiamo deciso di fermarci per gustare una sacher-torte. Visitiamo il centro cittadino piuttosto deserto e dopo aver ascoltato i trombettieri suonare dal balcone del tetto d'orato, ci sediamo per affondare le fauci nella torta. La sorpresa giunge quando rientriamo all'auto: due enormi fogli gialli appiccicati su parabrezza e finestrino richiamano la nostra attenzione da lontano e quando ci avviciniamo scopriamo che la ruota anteriore sinistra è bloccata da un enorme lucchetto metallico: divieto di sosta! E per fortuna che in quattro avevamo cercato di interpretare le scritte in tedesco sulla colonnina di fronte all'auto, concludendo di essere in una zona libera il sabato e la domenica. Telefoniamo al numero indicato e dopo un quarto d'ora di incazzatura e paura (per l'enorme cifra che ci toccherà sborsare!) giunge una pattuglia di polizia privata. Ci chiedono venti euro e sbloccano la ruota mostrandoci un cartello di divieto con una scritta sottostante indecifrabile. Tiriamo un sospiro di sollievo, ci facciamo una risata sopra e proseguiamo verso casa!
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Leo
ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.
EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.
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