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Si torna bambini al bike park di Trutnov in Repubblica Ceca
Scritto da Gotico
Terzo giorno in Repubblica Ceca e primo in un loro bike park: il bike park di Trutnov.
Confesso subito che questa è stata la giornata in cui mi sono maggiormente divertito, senza nulla togliere alle altre, sia ben chiaro. I motivi sono indubbiamente personali ma possono essere pienamente condivisibili da chiunque quindi seguitemi nel ragionamento.
Per ragioni quasi insondabili sino ad oggi avevo ignorato i bike park. Non esiste una spiegazione puntuale, probabilmente trattasi di ignoranza, diffidenza, pigrizia… oppure semplicemente di inconsapevolezza. In una sola altra occasione ero sceso lungo i tentacoli di un bike park, in Trentino; molto bello, senza ombra di dubbio, ma diciamo che in quella situazione non avevo osato, non ero andato oltre l’asticella…
Oggi invece la condizione è diversa, da un punto di vista territoriale, materiale, sociale, mentale… davvero molto diversa, ma andiamo con ordine.
La filosofia dei Trutnov trails
Dopo un allegro viaggio di alcune ore dalla regione di Vysocina arriviamo al cospetto del bike park di Trutnov, posto nelle vicinanze della cittadina di Trutnov, nell’est della Boemia.
Il paesaggio si presenta ondulato, circondato a nord da montagne più alte ed ovviamente caratterizzato da rigogliose foreste di conifere, interrotte qua e là da prati e piccoli borghi; notevole poi la presenza in zona di massi di arenaria.
Incredibilmente interessante la filosofia che si cela dietro questo parco. L’area, individuata circa dieci anni fa, è stata pensata come bene comunitario e realizzata da volontari ed appassionati per creare un certo tipo di turismo rispettoso con conseguente ricaduta economica sul territorio. Periodicamente i tracciati vengono manutenuti, ripuliti, ampliati. L’accesso è gratuito con la possibilità di noleggiare bike ed e-bike.
Comunicazione e cultura quindi; si è davvero tanto lavorato per realizzare una cultura della MTB dove i residenti e tutti gli operatori hanno compreso le esigenze dei mountain biker, dall’altra parte i mountainbiker hanno imparato a rispettare i luoghi e la natura senza eludere i divieti.
Il bike park si sviluppa sulla collina in prossimità del paese; i punti di partenza sono il centro informazioni nel villaggio di Lhota vicino a Trutnov ed il parcheggio Pod Sedmidomím. Due le salite possibili, entrambe pedalabili: una meno impegnativa, l’altra a tratti molto più ripida. Dalla sua cima (beh chiamarla cima è un complimento) si snodano circa 25 chilometri di single trail, di diversa lunghezza e difficoltà, contraddistinti dai colori verde (Pánsky stoupák, 3,4 km), azzurro (Pista Bunkr, 5 km - Sentiero Kozí, 2,5 km), rosso (Sentiero Modřínový, 3,3 km) e nero (Trail Pod Jeskyňkou, 2 km).
Amore e pregiudizio
Oltre alle nostre guide della Czech Mtb Holidays, per presentare i percorsi si sono aggiunte tre guide del parco le quali ci accompagnano e ci mostrano nel dettaglio alcuni passaggi salienti, spingendoci con cautela ad osare. Dopo questa doverosa spiegazione passo alle sensazioni. Il nostro è un gruppo affiatato, seguito appunto da guide propositive ed attente, “indosso” una bici di notevole spessore, inoltre sono reduce da un corso di mtb dove ho approfondito la tecnica di guida…
Ecco, tali fattori sommati assieme mi hanno permesso di vivere un’autentica avventura e di godere appieno delle caratteristiche di questo bike park, abbattendo pregiudizi e timori.
Le tracce colorate di Trutnov
Affrontiamo nel tempo concessoci i trails, e la cosa bella è che tutto risulta molto… naturale. Perciò all’invito di percorre il black trail non mi tiro indietro. Da subito ne comprendo l'appiglio tecnico eppure scorro che è un piacere e nel momento in cui riesco con agilità a superare certi massi, beh, signori, puro orgasmo. Termino la discesa col cuore a palla, sorrisone stampato in volto e urla primordiali.
Dopo pranzo prendiamo visione anche del vecchio tracciato nero: un condensato di massi e radici condito con pendenze furiose. Pure qui dopo una prima perlustrazione e l’esecuzione sopraffina della guida tento l’azzardo: solo io ed il grande Jonas riusciamo a scendere con grazia in un’esplosione di gioia, sudore e concentrazione. Soddisfazioni…
Insomma, tanto spasso e tanta amicizia, un distillato di sentimenti che per la prima volta provo sfrecciando in un bike park; è dunque sbagliato credere che tali luoghi siano solo per giovani spericolati (un pò lo pensavo, e comunque puntualizzo che io sono giovane! ).
La soluzione sta nell’affrontare i sentieri col proprio ritmo, ponendo la giusta attenzione ed assicurandosi di essere sempre adeguatamente protetti (casco, guanti, magari ginocchiere e gomitiere).
In conclusione: questo parco giochi a tema mtb è fatto essenzialmente per farci divertire in libertà!
È proprio vero, si torna bambini al Bike park di Trutnov in Repubblica Ceca.
Lo svago continua domani al bike park di Nové Město pod Smrkem.
Foto 1-2-3-5-6-7-8 di Anna Tkocz
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Gotico
Trentino D.O.C., vivo nella splendida conca del Garda, che adoro. Appassionato di MTB e montagna, arte e cultura. Mi diletto ad esplorare il nostro Trentino, non solo dall'alto della sella di una bicicletta. Non disdegno nemmeno visitare moste e musei d'arte.
In una sola espressione: amo la libertà.
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico