Unisciti alla LiT Family
Borsa telaio bikepacking Kicking Donkey: recensione
Il triangolo interno al telaio della bici come zona per ospitare borse è uno dei luoghi più sottovalutati nei cicloviaggi. Tuttavia questo ha la capacità di accogliere comodamente una borsa da bikepacking molto capiente, meglio ancora se lo si sfrutta interamente! Kicking Donkey, piccola ma affidabilissima realtà italiana, può realizzare la tua borsa telaio bikepacking personalizzata nei materiali e su misura. In questo articolo scopriremo assieme le caratteristiche, le fasi di ordinazione e realizzazione di questa borsa, per poi passare al test da me effettuato, analizzando pro e contro della borsa da telaio Kicking Donkey.
Valutazione
- Generale:
- Costo:
- Comodità:
- Montaggio:
- Materiali:
- Ingombro:
- Capienza:
- Usura:
In questo articolo
Kicking Donkey, l'asino scalciante
Roberto, fondatore di Kicking Donkey, cicloviaggiatore e produttore di borse per il bikepacking (e non solo), presenta così la sua azienda:
"Il nome dell'asino scalciante deriva dal fatto che la mia esperienza sulle due ruote nasce da cicloviaggiatore; quando ho iniziato a viaggiare circa 15 anni fa, non si vedevano in giro tantissimi cicloviaggiatori e quando ti vedevano arrivare spesso molto carico di bagagli, l'espressione che veniva usata da tutti era proprio quella di dire "sei carico come un asino/mulo". All'epoca viaggiavo con carrellino, quindi questa senzazione di carico era anche amplificata nella percezione delle persone. Quindi oltre ad essere un animale che mi piace molto l'asino, quell'espressione mi è rimasta nella testa.
Insomma, se non sono originali e creativi, non li vogliamo!
Questa introduzione solo per dirti che anche in Italia si realizzano prodotti per il bikepacking! E che prodotti!
Visto che i produttori italiani sono pochi, poter recensire uno di questi brand è un piacere, oltre che un onore!
Allora, supponiamo a esempio che tu voglia cominciare con il bikepacking ma non sappia da quale borsa partire. La soluzione te la do io: la prima borsa che solitamente si acquista per il bikepacking è proprio quella da telaio, chiamata anche più comunemente con il corrispettivo inglese frame bag (o framebag).
In commercio ne trovi davvero tante, per ogni tipo di telaio, misura, in ogni materiale e per ogni tasca...
Per orientarsi in questo oceano di materiali, costi, caratteristiche, brand e capacità di litraggi, presto realizzeremo l'articolo sulle 10 migliori borse da telaio secondo noi di Life in Travel!
Per ora, però, dopo la recensione della borsa telaio bikepacking della LOMO, eccomi a recensire questa borsa realizzata per me da Kicking Donkey.
Prima di entrare nel vivo della recensione, come ti accennavo sopra, specifichiamo che Kicking Donkey è una ditta di borse non solo per il bikepacking ma anche per il cicloturismo classico. Tra l'altro, sono di recente uscite le nuove borse laterali per portapacchi e le borse più piccole per manubri classici o più particolari, come quelli con loop. Detto questo, aggiungo che per quanto riguarda le borse da telaio da bikepacking, oltre alle borse sottosella e a quelle manubrio che rispettano dimensioni più standard, Kicking Donkey è specializzata nella realizzazione di prodotti personalizzabili al 100%, seguendo una fase di ordinazione e produzione ben precisa, che ti presento qui sotto.
Borsa telaio bikepacking di Kicking Donkey: fasi e tempi di realizzazione
Le borse da telaio di Kicking Donkey vengono prodotte in circa 2-3 settimane dalla partenza dell'ordine. Per realizzare un ordine, contatta Roberto (trovi la mail qui sotto nell'articolo o sul sito intenet di Kicking Donkey), che in quanto cicloviaggiatore e utilizzatore delle borse, saprà suggerirti al meglio le caratteristiche più adatte all'uso che vorrai fare del prodotto. Telefonicamente o per mail ti esporrà prezzi, materiali, possibilità di personalizzare la tua framebag e ti darà un'unica istruzione fondamentale: in breve, dovrai fissare con lo scotch un metro rigido o da sarta al tubo superiore della tua bicicletta, fotografare a distanza di 1-2 metri il triangolo della bici e inviargli queste fotografie.
In un secondo momento potrai comunicargli materiali e colori da te scelti: ce ne sono davvero tanti, dal classico nero all'estroverso viola (da me scelto), passando per il militarissimo camouflage.
Poi sarà la volta di scegliere quante tasche dovrà avere la borsa, quante zip, se inserire o meno delle alette copri-zip, un separatore tra la parte superiore e quella inferiore.
Grazie alle fotografie realizzate e inviate, Roberto realizza un progetto grafico della tua futura borsa con tutte le specifiche indicategli e ti manda un file PDF, che dovrai stampare in formato originale (solitamente su carta A2) e applicare fisicamente al telaio della tua bicicletta, in modo da verificare che le misure prese siano effettivamente corrette.
A questo punto, se con la scelta di colori, materiali, elementi accessori e misure sei a posto, dando il "via" a Roberto, puoi iniziare il conto alla rovescia (di solito di massimo due settimane) per poi vederti recapitata la tua personalissima e personalizzatissima framebag Kicking Donkey.
Borsa telaio bikepacking Kicking Donkey: caratteristiche
Tenendo conto che si tratta di una borsa realizzata su misura per la mia Salsa Fargo taglia M e che quindi alcuni parametri potrebbero variare caso per caso, vediamo le caratteristiche tecniche di questa borsa da bikepacking per il telaio:
- Borsa in X-PAC VX21 viola, ad alta impermeabilità ed elevato equilibrio tra resistenza peso e durabilità
- Base in cordura nero (resistente allo strappo e all'abrasione)
- Diverse disponibilità di colorazioni (nel mio caso viola e nero)
- 10 fasce in velcro (suddivisi 4 superiori, 4 inferiori, 2 posteriori) per il fissaggio al telaio della bici
- Capienza 6,02 L
- Sezione destra con due tasche a zip, una più capiente superiore e una meno capiente inferiore
- Separatore estraibile tra le due zone, fissabile con velcro
- Sezione sinistra con tasca a zip per oggetti di piccole dimensioni (portafogli, chiavi, smartphone)
- Cuciture con filo in poliestere nautico
- Peso: 403 grammi
- Dimensioni: 53 x 30 x 6 cm (triangolo rettangolo)
Borsa telaio bikepacking Kicking Donkey: le prime impressioni e istruzioni di montaggio
Dopo le canoniche 2 settimane di attesa dall'ordine effettuato a Roberto, ho scartato con molto piacere il pacco consegnatomi dal corriere.
A una prima occhiata e analisi, ho subito avuto l'impressione di trovarmi di fronte a un ottimo prodotto. A parte il colore, che è soggettivo (e che io trovo fantastico), ho subito provato le cerniere, che scorrono molto velocemente, ho testato la capienza provando a inserire il materiale che solitamente introduco in una borsa telaio bikepacking, ho provato le fascette in velcro, rendendomi conto che si tratta di elementi molto resistenti e mordenti.
Questo prodotto, a differenza dello scorso recensito (borsa telaio 100% waterproof LOMO), vanta materiali ultra-resistenti e cuciture "nautiche", in un'oculata scelta della resistenza e durabilità a discapito dell'impermeabilità. Si tratta, infatti, di una borsa telaio bikepacking water-resistant e non waterproof: ciò significa che la borsa è idrorepellente, ma soprattutto all'altezza della/e cerniera/e, in occasione di forti piogge potrebbe far entrare umidità o acqua. A tale proposito si suggerisce di applicare la filosofia bikepacking degli utilizzatissimi sacchetti isolanti (Cuki, IKEA, ma vanno bene di qualsiasi marca) richiudibili, che permettono da un lato di comprimere il contenuto e dall'altro di tenerlo all'asciutto.
La scelta di realizzare una borsa di questo tipo ha l'obiettivo di permettere all'utilizzatore di inserirvi, all'evenienza, indumenti bagnati. Permettendo all'aria di traspirare, eventuali indumenti bagnati infilati direttamente nella borsa possono quindi asciugare senza bagnare quelli asciutti contenuti nei sacchetti isolanti.
Come si aggancia la borsa telaio bikepacking
Il fissaggio della borsa telaio bikepacking full frame di Kicking Donkey dipende dai materiali scelti: le due varianti principali sono le comunissime fasce in velcro (solitamente 10 pezzi o più), oppure un elastico incrociato che corre lungo tutto il perimetro della borsa e che "abbraccia il telaio". Nel mio caso ho scelto le fasce in velcro, suddivise 4 superiori, 4 inferiori, 2 posteriori.
Per il fissaggio non si fa altro che allacciare le fasce di velcro al telaio, partendo da uno dei lati della borsa. Una volta fissate tutte le fascette in velcro si può fare un secondo giro di controllo, eventualmente per stringere maggiormente la morsa attorno al telaio e assicurare stabilità e tensione massime alla borsa.
Il mio suggerimento è partire con il velcro superiore, per poi passare a quelli inferiori e posteriori e ritornare infine a stringere quello superiore. Solitamente le fasce di velcro sono molto più lunghe dell'effettiva necessità e con cautela possiamo procedere ad accorciarle con un paio di forbici. Occhio a non eccedere nell'accorciamento!
Il prezzo
Come ben saprai, il bikepacking ha dei costi non indifferenti. Acquistare un prodotto molto valido come quello di cui stai leggendo (completamente personalizzato in termini di materiali, dimensioni, colori, prodotto al 100% in Italia, realizzato in due settimane su misura e commissione) ha ovviamente un prezzo superiore ad altre borse da bikepacking realizzate su scala industriale, all'estero, con misure standard.
Tieni conto però che stai acquistando un prodotto resistente, durevole, made in Italy, tuo al 100%, nonché unico.
Il valore della mia borsa telaio bikepacking full frame di Kicking Donkey è di €130.
Per quanto riguarda le half frame, si parte da un costo base di € 70, a cui si possono aggiungere extra per alette coprizip opzionali o materiali x-pac x51 e x-pac x33. Invece, per le full frame si parte da un costo base di €100 (modello con una sola zip) sino ad un massimo di circa € 130, con extra per alette coprizip opzionali o materiali x-pac x51 e x-pac.
Per avere informazioni aggiuntive su materiali, colori, prezzi aggiornati e qualsiasi domanda, visita il sito web dell'azienda o scrivi una mail a Roberto a kickingdonkeybags.at.gmail.com
Capienza e utilizzo della borsa telaio
Roberto di Kicking Donkey mi ha informato che la mia borsa telaio bikepacking customizzata full frame ha esattamente 6,02 litri di capienza, che per una borsa da telaio è davvero tanto.
Con piacere ho riconfermato la preferenza per la tasca di sinistra: ottima per riporre oggetti più piccoli come chiavi, cellulare, denaro o documenti.
Sulla destra invece, si gioca la partita principale: si tratta di una sezione unica, che io personalmente ho scelto di dividere con un separatore estraibile, in modo da avere la possibilità di dividere i due ambienti.
La parte inferiore, meno raggiungibile durante la pedalata, è dedicata a strumenti di riparazione e cura della bici, multitool, chiavi, stracci per la pulizia della catena, un powerbank e un cavo di ricarica per il cellulare.
La parte superiore, invece, è quella più importante di questa borsa (e di questa tipologie di borse), poiché in assoluto la più facile da raggiungere, anche durante la pedalata.
Se ne hai l'occasione, non inserire in questa borsa elementi che userai solo a "giro terminato" (sacco a pelo, tenda, materassino, paleria e picchetti, vestiti ingombranti...), ma sfruttala perché contenga il maggior numero di oggetti o indumenti di cui potresti aver bisogno durante la pedalata (o durante brevi soste durante la giornata), e quindi snack, giacca leggera antivento, gambali, manicotti, perché no il drone o la macchina fotografica...
Attenzione: parlo bene ma solitamente razzolo male e uso questa sezione della frame bag per picchetti e paleria della tenda, ma solo perché non ho valide alternative!
Questo tipo di borsa poi, è solitamente la prima negli acquisti di borse per il bikepacking. Da sola non può essere sufficiente per un'uscita di più giorni campeggiando, ma potrebbe risultarlo nel caso in cui si esca per il weekend appoggiandosi a strutture ricettive per mangiare e dormire: infatti in questo caso sarebbe sufficiente portare con sé un ricambio per la sera, delle infradito, il set da bagno (l'essenziale, mi raccomando), e il portafoglio, tutti elementi che possono stare comodamente nella borsa telaio bikepacking di Kicking Donkey.
Dopo il test: promossa o bocciata?
Il test della borsa non è stato brevissimo, ma servirebbero senza dubbio altri viaggi per avere un'opinione definitiva. Tuttavia, in seguito a qualche uscita lombarda vicino e lontano da casa e al Fuerteventura Bike Trail a febbraio, per un totale di 700 km di pedalate, posso confermare le ipotesi iniziali di un prodotto ottimale, resistente, durevole e, sebbene lo spazio non sia mai abbastanza, capiente. Proprio la capienza, inizialmente, pensavo fosse il tallone d'Achille di questa borsa telaio bikepacking, perché non immaginavo ci stesse tanto materiale. Ho scoperto poi che, se le fascette in velcro si lasciano leggermente meno tese, la borsa acquista maggior elasticità (non esagerare!) e permette un gioco maggiore con conseguente possibilità di inserire materiale più comodamente, permettendo alle rapidissime e inarrestabili cerniere di scorrere agilmente senza bloccarsi nei tuoi indumenti.
Passiamo poi all'ultimo aspetto, quello più delicato. A seconda di come la si guardi, questa caratteristica può essere il punto di forza o il punto debole di questa borsa telaio: il fatto che venga realizzata su misura e specifica per un telaio, la rende unica e adattabile "soltanto" a un telaio (a meno che non si abbia la fortuna o l'astuzia di avere o scegliere due biciclette con le stesse misure, o molto simili). Ora, io possiedo solo una bicicletta, e il fatto che la mia borsa telaio Kicking Donkey sia specifica per la mia Salsa Fargo M non mi crea nessun problema, perché spero vivamente di non dover cambiare bici nei prossimi anni. Invece, nel caso in cui tu possieda due bici diverse (in termini di categoria, geometria, forma, taglia...) e voglia usare la stessa borsa per entrambe, come suggerivo sopra questo potrebbe essere un aspetto negativo. Aspetto da tenere a mente qualora il tuo parco bici sia esteso... oppure puoi sempre ordinare due borse telaio specifiche!
Mettiamo il punto a questa analisi: la borsa telaio bikepacking di Kicking Donkey è ampiamente promossa e sicuramente consigliata e rientrerà senza dubbio nell'elenco dei materiali dei prossimi viaggi. Non sarà la sola, ovviamente affiancherà le mie altre borse di Miss Grape, Alpkit, Vap Cycling...
Se vuoi vedere la video recensione della borsa telaio bikepacking di Kicking Donkey, puoi farlo qui sotto.
Fammi sapere cosa ne pensi, se possiedi una borsa Kicking Donkey e se condividi con me i pregi e i difetti di questo ottimo prodotto per il bikepacking.
- Resistenza
- Durabilità
- Cerniere rapidissime e resistenti
- Personalizzazione al 100%
- Capienza limitata
- Elasticità
- Poiché realizzata su misura, adatta solo alle misure di telaio fornite
Log in con ( Registrati ? )
o pubblica come ospite
Commenta per primo.
Francesco G
ITA - Ho 33 anni e sono piemontese, anche se da qualche anno vivo e lavoro in Lombardia. Dopo un inizio da totale inesperto in questo campo, mi sono avvicinato al mondo dei cicloviaggi e della bicicletta sempre più. Oggi posso definirmi "cicloviaggiatore", e assieme all'altra mia passione - il videomaking - non mi fermerei mai! Cyclo ergo sum, pedalo quindi sono, per cercare di capire perché andare in bici sia così bello, terapeutico, ricco... E ogni volta che provo a capirlo, non ce la faccio, e sono costretto a ripartire sui pedali!
ENG - I'm from Piedmont and I'm 33 years old, I have been living and working in Lombardy for a few years. After a start without any competence in this field, I then approached the bicycle world more and more. Today I can call myself a bicycle traveller and videomaker who would never ever stop. Cyclo ergo sum, I cycle therefore I am. I ride my bike trying to understand why it is so beautiful, rich, therapeutic. And every time I try, I do not understand it. So I must leave again...
Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico