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Cattedral de Marmol e quella bellezza chiamata Vita
A 30 km da Coyhaique, tappa prefissata per quel giorno, le mie gambe si arrendono, così mi guardo intorno e cerco un posto dove montare la tenda. Sono sola, ho ancora poche ore di luce e intorno a me c'è il bosco, un fiume glaciale, la montagna innevata. Dentro di me un po' di paura...
Mentre raccolgo la legna per accendere il fuoco sento abbaiare forte e dal verso capisco che è sicuramente un cane di grossa taglia. Afferro una pietra e un bastone ma quando lo vedo arrivare di corsa mi rendo conto che con quelle armi non posso competere. Cosi in un attimo cambio strategia, abbandono le armi e prendo un pezzo di pane. Quel gesto trasformera' l'incontro in amicizia e quel grosso maremmano, sbucato dal nulla, veglierà sulla mia tenda per tutta la notte senza chiedere altro. Tutto il resto è meraviglia La meraviglia dell'incontro con Vladimir e Lucas, il primo dei quali mi pedala di fianco cantando ininterrottamente con il suo forte accento russo: "Sei un' italiana....un'italiana vera". Questo da quando per strada ho recuperato in un sacchetto 500 dollari e riconoscendo il casco dove erano infilati, mi sono fatta 40 km di sterrato in più per poterglieli restituire. La meraviglia è la nostra escursione alla Cattedral de Marmol, incredibile scultura naturale patrimonio dell'umanità e soprattutto dell'immenso lago General Carrera.. La meraviglia è fermarsi a febbraio sotto un albero di ciliegie e mangiare e ridere ed esplodere di gioia per la bellezza nella quale siamo immersi. Penso sinceramente che nulla di più bello potessi aspettarmi dalla vita che momenti come questi.
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simonaridolfi
Simona è una viaggiatrice seriale, ideatrice del percorso cicloturistico della via Silente nel parco Nazionale del Cilento. Ha esplorato il mondo viaggiando zaino in spalla e percorso migliaia di chilometri in bici tra Cammino di Santiago, il Cilento e i Balcani.
Nel 2020 si è presa una pausa dal suo lavoro di insegnante e trascorrerà alcuni mesi in Sudamerica, dirigendosi verso la Fin del Mundo in Patagonia.
Questi sono i suoi pensieri in viaggio, raccolti nella sua "Ora di mondo", perché viaggiare è la più grande scuola di vita!
Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico