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Ciclabile del Danubio: in bici tra Vienna e Budapest

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La ciclabile del Danubio è la madre di tutte le ciclabili e dopo aver pedalato alcune piste ciclabili italiane, quest'anno ci siamo decisi ad affrontare il tratto tra Vienna e Budapest in bici. Il caldo e la fatica ci hanno messo alla prova ma la gioia dell'arrivo ci ha fatto dimenticare tutto, facendoci subito pensare alla prossima ripartenza. Di seguito ecco il nostro diario di viaggio...
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Ciclovia del Danubio Cicloslavisti
Fonte della traccia www.everytrail.com

1° giorno - L'avvicinamento

Partiamo da Lesignano De Bagni lunedì. La sveglia suona alle 4.00 ed è già un caldo infernale. Autostrada verso Tarvisio, traffico regolare, al confine acquistiamo il bollino per il pedaggio in Austria (8.90 euro valido 10 giorni). L'autostrada in Austria è una noia mortale, con limiti 80/100 e di frequente lavori in corso a 60 Km/h. Un paio di fermate per riempire lo stomaco e via, verso le 16 arriviamo a Vienna. Operazione parcheggio: da un ragazzo scopriamo che le uniche zone con parcheggio FREI sono la 18 e 19. Dopo aver girato mezz'ora a occhio e croce troviamo il posto e ci sinceriamo che il parcheggio sia realmente gratuito. Scarichiamo le bici, carichiamo le borse e ci organizziamo per trovare l'albergo.
Finalmente vediamo l'hotel Senator, mettiamo le bici in garage, saliamo, doccia e subito in centro dov'è allestito il Festival della Musica su schermo nella piazza del Municipio: è una delle iniziative che riscuotono maggior favore nell’estate viennese. Ognuno può trovarvi qualcosa di proprio gusto, grazie alla presenza dei migliori gastronomi internazionali e al variegato programma di film musicali su maxischermo all’aperto. Tra gli svariati ristoranti di paesi diversi, scegliamo di andare sul sicuro: cheeseburger, patatine e Radler. 

Con lo stomaco pieno ci dirigiamo verso il cuore della città: a pochi passi si trova la cattedrale di S. Stefano. È stupenda, illuminata dalla luce calda del tramonto. Temperatura ancora alta (38°)... torniamo in hotel e buonanotte. 

ciclabile danubio stefania e daniele 00003

2° giorno - Da Vienna a Bratislava

Sveglia ore 7.00: emozionati partiamo per l'avventura lungo la ciclabile del Danubio. Prima però pedaliamo verso il centro per la colazione, scegliamo una splendida pasticceria davanti alla Rathaus... grande delusione. Due colazioni Viennesi composte da un pezzo di pane, marmellata, caffè latte, per la "modica" cifra di 25€!
Ci dirigiamo verso il Danubio, non troviamo indicazioni per la ciclabile, ma troviamo la scalinata che ci porta sulla riva del fiume

SI PARTE!!!!
Da qui per alcuni chilometri costeggiamo il fiume attrezzato perfettamente per svaghi all'aria aperta, ad un certo punto entriamo nella zona FKK (Nudisti), per svariati chilometri persone di tutte le età si godono questi spazi verdi.
Attraversiamo un ponte blu e giallo, il mio gps indica a destra ma una signora completamente nuda ci fa notare che per Bratislava si va a sinistra, non mi fido e tiro a destra. Dopo qualche chilometro la strada finisce ed un signore ci spiega che al ponte giallo e blu dovevamo andare a sinistra (la naturista aveva ragione). Trovata la strada si prosegue seguendo il cartello Eurovelo 6 (la ciclovia europea dall'Atlantico al mar Nero), non più sulle rive del Danubio ma su un argine infinito con un caldo infernale.
Ci fermiamo in un baretto lungo la strada, una bibita ghiacciata ci fà riprendere i sensi e via verso Bratislava.
La strada è monotona, siamo ipnotizzati dall'infinito di questa ciclabile bollente, verso le 12 arriviamo ad Hainburg, attraversiamo il portale delle mura, il caldo è insopportabile, ci buttiamo dentro un supermercato e acquistiamo bevande e frutta fresca. Qualche foto e via verso Bratislava.Verso Bratislava
Finalmante vediamo il Nový Most (Nuovo Ponte) di Bratislava e la ciclabile del Danubio costeggia una strada trafficata... ci siamo quasi. La vista del Castello ci dà forza, il mio gps segna 85 km, attraversiamo il ponte ed eccoci qui stanchi ma felici arriviamo in un viale alberato con panchine all'ombra.
Valutiamo su Booking l'hotel per la notte, scegliamo il Petit hotel. Trovato l'hotel che dall'esterno non è la fine del mondo, sbrighiamo la burocrazia e saliamo al 4° piano, niente di chè ma soprattutto manca l'aria condizionata, la notte sarà un inferno (nel vero senso della parola). Dopo la doccia il morale è risollevato e ci buttiamo nel centro della capitale Slovacca rimanendo stupiti dalla bellezza, vivacità e frequentazione delle vie. Una città piena di giovani e piena di vita ci fa venire un languorino che ci fa arrivare alla Taverna Assisi. La scelta è azzeccata, mangiamo veramente bene in compagnia del titolare cordiale e simpatico. 

Il Castello di Bratislava

3° giorno - Da Bratislava a Mosonmagyaróvár

La mattina rinunciamo alla colazione del Petit Hotel, scegliamo una bella pasticceria in centro. Si parte per Mosonmagyaróvár, lungo la ciclabile del Danubio ci sono deviazioni per lavori, ma dopo qualche errore usciamo dalla città. Attraversiamo piccoli nuclei di case semplici ma curate: oggi tappa breve, solo 40 km, il caldo è opprimente ma arriviamo presto alla meta. Prenotiamo all'hotel delle Terme perchè garantisce l'aria condizionata (peccato che c'è un sensore che quando non legge il movimento spegne l'aria).
Ci dirigiamo verso le Terme che sono esattamente a 50 metri dall'hotel, si paga 10,50 euro a testa, le vasche hanno l'acqua che va da 28° a 37,vari tipi di sale massaggi, bar ecc.ecc.
Dopo un bel bagno a 37° ci aspetta un lettuccio sotto un salice fresco che ci fa fare una bella siesta rigenerante. Mosonmagyaróvár è veramente caratteristica con le sue stradine colorate, il castello e gli immancabili ristoranti. Ci facciamo una bella cenetta al Gaben un bel ristorante, accogliente e invitante con piatti tipici ungheresi, dopodichè qualche scatto e buonanotte.

ciclabile del danubio

4° giorno - Da Mosonmagyaróvár a Győr

Sveglia ore 6.30 colazione abbondante all'hotel Thermae e via verso Győr, la ciclabile oggi è ombreggiata, distese di campi di girasoli e di grano ci avvolgono. Villaggi Ungheresi tipici attraversati dalla ciclabile mettono in risalto l'attenzione di questi abitanti verso il bene comune, è facile vedere persone addette a raccogliere rifiuti, erbacce e carte. Quello che mi stupiva di più mentre pedalavo era il fatto che paesini quasi sconosciuti avessero una ciclabile perfetta e curata.
Dopo 45 km arriviamo a Győr e già al primo colpo d'occhio risulta una bellissima cittadina. Ci fermiamo in piazza e prenotiamo all'hotel Ibis, un ragazzo gentilissimo ci indica subito la strada, dieci minuti dal centro ed eccolo lì, bici in garage, doccia e via alle terme di Raba. Prima delle terme ci fermiamo in centro, ci beviamo una bevanda fresca che gli ungheresi chiamano Lemonade, consiste in tante fette di agrumi misti ghiaccio e acqua con sciroppo di limone, veramente dissetante.
Le terme di Raba prendono il nome dal fiume che attraversa Győr, le troviamo facilmente, l'edificio è moderno con grandi vetrate e struttura in legno, all'esterno grandi piscine con acqua che và dai 27° ai 37°, idromassaggi per tutti i gusti, cascate, giochi di corrente che ti fanno girare in tondo a tutta velocità. Le persone che frequentano questi luoghi hanno età svariate ma quello che colpisce di più è che a differenza delle nostre terme, spesso costose e sofisticate qui l'uso è come quello di una normale piscina: l'atmosfera è libera e rilassata, ci godiamo al 100% la giornata rilassandoci completamente.
La sera giro in centro per i borghi, ci lasciamo affascinare dalla piccola città di Győr, qualche scatto fotografico e via a cena, ristorante Romantica, pizza buona, servizio discreto. Ci sediamo in un bar nella piazza principale per la nostra lemonade prima del riposo, domani ci aspetta una tappa molto lunga. 

ciclabile danubio

5° giorno - Da Győr a Esztergom

Colazione e via verso la città di Tata per poi proseguire fino a Esztergom, oggi tappa da 114 km. Usciamo da Gyor, facciamo rifornimento d'acqua e ci immettiamo su una strada provinciale, oggi la nostra ciclabile sarà questa.
Arriviamo a Tata ci dirigiamo verso il Castello sulle rive del lago Oreg, ci sediamo in un bar proprio sotto ad un platano secolare, ci mangiamo un magnifico yogurt con frutti di bosco e decidiamo di proseguire per Esztergom visto che Tata non ci attira più di tanto. Uscire da Tata nonostante il gps richiede un po' di impegno e domande ai passanti, fin quando riusciamo ad immetterci su una stradina collinare abbastanza impegnativa, ma dal punto di vista panoramico ci ripaga. Pedaliamo in mezzo a vigneti e campi e qualche volta riusciamo ad intravedere il Danubio. Pian piano cominciamo a vedere la cappella della Basilika di Esztergom e dopo una giornata da 114 km entriamo in un hotel stupendo che ci fa riprendere all'istante.
Doccia e via, il centro di Esztergom è molto carino, ne è valsa la pena. Ci appropinquiamo alla Cattedrale di Nostra Signora e di Sant'Adalberto (Basilika): è veramente impressionante, resto a guardare le colonne che sorreggono la struttura a bocca aperta.
La vista del Danubio dalla Cattedrale è spettacolare, mi prendo qualche minuto per rielaborare la giornata, ritrovo la mia metà e decidiamo di andare a mangiare al Nautilus. Questo ristorante in realtà è una chiatta sul Danubio, si mangia divinamente, il vento fà svolazzare le vele posizionate sopra i tavoli, l'atmosfera è fantastica e ci fa dimenticare la fatica e il caldo che non molla.
Domani ultima tappa: Budapest!!!

castello di Esztergom

6° giorno - Da Esztergom a Budapest

Partenza per Budapest, pensavamo ad una tappa breve invece alla fine della giornata avremo portato a casa 95 km.
La ciclabile oggi è bellissima, si snoda lungo il Danubio: spiaggette e luoghi di svago, così decido di fare un bel bagno anche se non lo consiglio sia per la corrente fortissima che per l'inquinamento delle acque. Intorno a noi ungheresi che vanno in canoa, moto d'acqua come se fossero al mare. Ripartiamo, la strada è un su e giù: si fatica un po' ma arriviamo al paesino di Visegrad, decidiamo di fare uno stop con lemonade e torta di ricotta e via per Szentendre. Ed eccoci arrivati, una cittadina a 20 km da Budapest, assolutamente da vedere, viuzze in salita su cui si affacciano caratteristiche case colorate, pieno di turisti indaffarati a visitare i negozietti tipici.

campagne ungheresiVorremmo fermarci ma ormai manca poco alla meta finale per cui proseguiamo. Arriviamo al primo cartello di Budapest, siamo felicissimi e tristi allo stesso tempo perchè siamo alla fine del nostro viaggio in bici. Mancano ancora una quindicina di chilometri, siamo in periferia per cui pedalare... Seguiamo il Danubio per diversi chilometri e ad un certo punto ci appare lo skyline di Budapest con il Parlamento in prima fila. Conoscendo già la città ci dirigiamo al mercato coperto passeggiando per Vaci Utca la via principale e nella piazzetta ci sediamo per valutare il da farsi.
Dopo varie ricerche scopriamo che proprio in questo weekend c'è il gran premio di formula uno, questo spiega la confusione infernale nella città. Gli alberghi sono praticamente tutti pieni e la stanchezza si fa sentire, decidiamo di prendere il treno e tornare a Vienna. Percorriamo tutta Andrássy út con le nostre bici, ci dirigiamo verso la stazione Kelety pályaudvar. Con grande stupore della mia compagna la stazione è piena di zingari, barboni e persone che hanno trovato un riparo dall'acquazzone che si è appena abbattuto sulla città.

budapest parlamento

Lascio le bici con la mia guardia personale e cerco di andare a fare i biglietti, ma è praticamente impossibile, la fila è interminabile e la stanchezza comincia a farsi sentire, per cui decidiamo di riprovare con booking la ricerca di un hotel che questa volta per fortuna va a buon fine. Gozsdu Court Aparthotel sorge in un edificio ristrutturato del 19° secolo dallo stile eclettico, vicino a piazza Deák Ferenc nel centro di Budapest e a 200 metri dal teatro lirico e dal viale Andrassy.
Questi appartamenti si trovano in una galleria che attraversa un'intero quartiere, affollatissima piena di locali di tendenza ristoranti e pub.
Dopo aver sbrigato la burocrazia, i ragazzi della reception sono molto fiscali, ci accompagnano nel nostro appartamento faraonico al quarto piano di questa bellissima galleria. Doccia e via alla ricerca di un ristorante che naturalmente troviamo subito, visto che c'è che l'imbarazzo della scelta. Mangiamo e BEVIAMO alla grande, dopo cena passeggiata fino alla ruota panoramica e poi finalmente a letto per il meritato riposo.

ciclabile danubio budapest

7°,8°,9° giorno - Vienna in bici 

Ci svegliamo, facciamo una bella colazione abbondante in uno dei Pub della galleria sottostante, poi decidiamo che se ci fosse stato posto saremmo rimasti un altro giorno, ma la risposta dei fiscalisti alla reception è negativa.
Torniamo alla Keleti pályaudvar, mi dirigo alla biglietteria e faccio la fila. Quando arriva il mio turno il bigliettaio gentilissimo mi spiega che treni diretti con le bici non ci sono più, ma si dà da fare per trovarmi un treno che parte alle 11.10 con un cambio a Bratislava e in quattro ore e mezza siamo di nuovo a Vienna.

Arriviamo verso le 15.30 alla nuovissima stazione di Vienna inaugurata nel 2014, scarichiamo le bike e ci dirigiamo di nuovo all'hotel Senator prenotato per due notti. Dedichiamo questi due giorni alla visita della città, in giro con la nostra bike sul ring di Vienna.

Il Museumquartier, come dice il nome il quartiere dei musei, il Prater, zona di divertimenti con ruota panoramica, KunstHausWien, un complesso di case popolari costruite a Vienna dall'architetto e artista Friedensreich Hundertwasser. Il parlamento di Vienna,la Rathaus il Danubio con i suoi artisti e tanto altro. Adesso è ora di tornare a casa, ritroviamo la macchina esattamente dove l'avevamo lasciata senza multe o ganasce e carichiamo le bici, le borse, i caschi e gli zaini e ci dirigiamo verso casa, purtroppo è finita.
Un'esperienza indimenticabile, la fatica, il caldo e lo stress di ogni arrivo a volte ci hanno messo alla prova, ma siamo arrivati in fondo felici e con la voglia di ripartire!!

 

 
 
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Daniele Canali

Siamo Stefania e Daniele, viviamo a Lesignano de Bagni in provincia di Parma e dopo varie ciclabili italiane, abbiamo deciso di provare anche quelle europee cominciando proprio dalla Ciclabile del Danubio