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Cicloturismo a Trento: itinerario tra vigneti e musei
La valle dell'Adige è ormai da anni una rotta molto battuta dal cicloturismo nazionale ed internazionale ma spesso si limita alla percorrenza del solo tratto di fondovalle. In pochi sanno che da Trento in bici è possibile raggiungere, senza troppa fatica, meravigliosi punti panoramici sulla piana Rotaliana e magari abbinare alla pedalata una piacevole visita in cantina da concludere con una degustazione (piccola, mi raccomando, c'è da pedalare!). Scopriamo insieme la Valle dell'Adige meno nota, percorrendo in parte la ciclabile, in parte la strada del Vino ed in parte strade a bassa percorrenza nei dintorni di Trento.
Trento in bici verso San Michele all'Adige
Il punto di partenza dell'itinerario è l'Hotel America di Trento, attrezzato per ospitare ciclisti e cicloturisti, che si trova a due pedalate dal centro storico ed è anche perfetto per visitare il centro di Trento in bici. Per evitare il traffico ed unire l'utile al dilettevole, è consigliabile dirigersi verso il centro città, passare nella zona a traffico limitato dove le biciclette possono transitare liberamente in entrambi i sensi di marcia lungo quasi tutte le strade. Raggiunta piazza Duomo ci si può dirigere verso la pista ciclabile che corre parallela al fiume Adige ed imboccarla in direzione nord passando oltre la funivia che conduce a Sardagna. Si esce dalla città seguendo la pista ciclabile dell'Adige che scorre sull'argine del fiume e dopo un primo tratto poco significativo ai piedi del Sorasass, si raggiunge il biotopo delle foci dell'Avisio, poco prima di Lavis. Oltrepassato l'affluente dell'Adige si può fare una pausa su una delle numerose panchine presenti lungo la pista ciclabile oppure proseguire verso le campagne di Zambana, particolarmente pregiate per la produzione dell'asparago bianco.
A Nave San Rocco si attraversa il fiume Adige passando sulla sponda destra orografica, entrando a tutti gli effetti nella piana Rotaliana. Poco prima di raggiungere Grumo si ha una panoramica sulle enormi distese di vitigni che occupano la piana e si incontra un trivio. Svoltando a sinistra si può proseguire verso Mezzolombardo per poi ricongiungersi eventualmente alla pista ciclabile della Val di Non, proseguendo dritti si continua sulla pista ciclabile della valle dell'Adige verso Bolzano mentre girando a destra sul nuovo ponte ciclopedonale, si lascia l'itinerario ciclabile per attraversare la statale del Brennero ed entrare a S. Michele all'Adige. L'ultima è la scelta giusta per proseguire questo itinerario.
Museo e strada del Vino
Non appena entrati a San Michele all'Adige si inizierà a salire, imboccando la strada verso Faedo e raggiungendo in poche pedalate il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina dove fare un tuffo nella storia contandina del Trentino. Dopo questa sosta culturale si può risalire in sella per affrontare il tratto più impegnativo di questo itinerario in bici a Trento e dintorni. La strada prosegue in salita tra i vigneti ma già al bivio verso Faedo si respira un po' svoltando a destra in direzione di Pressano. La strada in dolce saliscendi è panoramica e poco trafficata. Si passano numerosi masi, alcuni dei quali sono stati ristrutturati ed adibiti a cantina o agriturismo dove effettuare una sosta per una degustazione. Questo tratto d'itinerario si conclude con una rapida discesa verso Pressano e quindi Lavis.
Da Lavis a Trento in bici
Se, giunti a Lavis, i saliscendi per voi sono sufficienti, potete imboccare nuovamente la pista ciclabile e rientrare a Trento in pianura, altrimenti il nostro consiglio è quello di fare ancora un po' di fatica perché ne vale la pena. Attraversando il centro di Lavis ci si dirige verso l'imbocco del canyon formato dal torrente Avisio che scende dalla val di Cembra. Si passa oltre il torrente lungo l'itinerario della Via Claudia Augusta per risalire a sinistra, ad un semaforo, verso Meano. Oltrepassata la provinciale si entra in paese ed oltre la chiesa si prosegue verso Gardolo di Mezzo. La strada si restringe e sembra di trovarsi a pedalare tra le Calanches corse prima di arrivare nel paese. I vigneti nei dintorni fanno parte delle cantine Moser e si può sostare a Maso Villa Warth di Francesco Moser dove potrete rilassarvi e degustare uno dei vini del campione trentino.
Il rientro verso Trento in bici sarà rapido ed in discesa fino a Gardolo, da dove seguire in parte strade secondarie ed in parte piste ciclabili cittadine per raggiungere l'Hotel America, punto di partenza e d'arrivo di questo suggestivo itinerario in bici "eno-cultural-ciclistico" in Valle dell'Adige.
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Leo
ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.
EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico