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Come fare campeggio libero: dormire dove si vuole quando viaggi in bici
Dormire sotto le stelle, in riva alle acque placide di un lago, assaporare la fresca brezza crepuscolare su una collina ricoperta di vigneti, cenare sotto la luna piena gustando la poesia di un orizzonte senza fine... Fare campeggio libero è una delle cose più belle del viaggio in bicicletta e sono ormai più di quindici anni che lo pratichiamo: dall'Australia alle Ande, dal Sud Est Asiatico all'Italia. Ma che cosa serve per fare campeggio libero? E cosa è necessario sapere?
In questo articolo
- Perché campeggiare liberamente
- Legale o illegale? Questo è il problema!
- Come scegliere dove fare campeggio libero
- Villaggi e proprietà private… in tenda
- Trova un luogo che sia solo tuo… quasi
- Attenzione al cibo e ai rifiuti
- Risorsa… chiesette!
- Lascia tutto come hai trovato… anzi, più pulito!
- Proteggere la bicicletta
- Alcuni luoghi dove fare campeggio libero
Perché campeggiare liberamente
L'idea di dover raggiungere per forza un luogo dove si ha prenotato precedentemente non mi è mai piaciuta. Durante un viaggio in bici ogni giornata è un assoluto mistero: può capitare di incontrare persone interessanti con cui condividere bei momenti e alla fine pedalare solo 30 km o di avere il vento in faccia che respinge la nostra (tentata) avanzata oppure di non avere alcuna voglia di lasciare una cascata refrigerante incontrata sulla via. Avere con sè tutta l'attrezzatura necessaria al bivacco libero, inclusi gli accessori per cucinare, permetterà di concederci maggiore tempo per eventuali imprevisti o meravigliose scoperte, per decidere i nostri ritmi e le nostre tempistiche di viaggio direttamente sulla strada.
Legale o illegale? Questo è il problema!
Il campeggio libero in Italia è soggetto alle normative regionali e, come spesso accade, risulta confuso capire fino a che punto sia realmente illegale o semplicemente poco tollerato (soprattutto nei luoghi turistici e durante l'alta stagione!). Leo ha provato a fare chiarezza in un articolo apposito dedicato alla legislazione sul campeggio libero e bivacco in Italia. Dagli un'occhiata se vuoi scoprirne di più.
Anche in alcune nazioni europee fare campeggio libero è vietato, mentre in altre è possibile e piuttosto facile. Per esperienza personale posso dire che, nei paesi di mare molto affollati durante l'estate, il bivacco è spesso tollerato durante la bassa stagione turistica a patto che si rispettino i luoghi, le persone e non si accendano fuochi (dove non concesso!). In alta stagione invece suggerisco di non campeggiare assolutamente su spiagge in luoghi turistici o in località dove il turismo è una risorsa importante perchè non verrebbe giustamente accettato.
Come scegliere dove fare campeggio libero
Prima di scegliere il posto dove montare la tenda per trascorrere una notte sotto le stelle e nella Natura assicurati che sia il luogo giusto valutando alcuni fattori.
Fischia il vento
Il vento è uno di quegli imprevisti che possono irrimediabilmente condizionare la tua nottata in tenda. Il vento può crescere in qualsiasi momento e durare ore prima di chetarsi quindi ricordati sempre di ancorare bene la tenda al suolo e ad eventuali alberi nelle immediate vicinanze, ma prima ancora di questo assicurati che il luogo sia più o meno riparato da piante, da rocce e magari esposto ad est (se è inverno) in modo da svegliarti con la luce del sole a riscaldarti (viceversa, durante i mesi più caldi, cerca di piazzare la tua casa in un luogo più fresco!). I boschi, soprattutto quelli fitti di sempreverdi, sono un ottimo riparo anche dall'umidità.
La nuda terra
Il terreno sul quale pianterai la tenda dovrà essere più o meno pianeggiante (se non ti è possibile montare il tuo bivacco in piano sii almeno certo di dormire con la testa più in alto delle gambe!), morbido ma non troppo e senza rocce o piante spinose fastidiose sotto la schiena. Nei tuoi viaggi in bici potrai trovare queste tipologie di terreni principali:
- Terra - rossa, gialla, marrone... la terra è la miglior soluzione per il campeggiatore con materassino e sacco a pelo per la compatezza e la relativa morbidezza. Ottima anche per fissare bene i picchetti e i tiranti della tenda.
- Erba - la prima sensazione che viene in mente pensando all'erba è quella della sofficità ed è in effetti vero. Prima di fare campeggio libero nell'erba valuta però la posizione in cui ti trovi e lo stato del manto erboso ponendoti queste domande: sono vicino ad allevamenti o pascoli? L'erba è alta o ben curata? Spesso nei campi incolti e vicino ad aree dove sono presenti animali si annidano zecche, pulci, scorpioncini (se la zona è anche umida!), corazzate di zanzare pronte a sferrare il loro attacco e magari qualche serpentello.
- Sabbia - chi non ha sognato di svegliarsi almeno una volta nela vita in spiaggia per ammirare l'alba? Dormire sulla sabbia è possibile ma non sempre così confortevole come può sembrare. Prima di tutto per vedere l'alba bisogna campeggiare su una spiaggia rivolta a Oriente (per il tramonto è Occidente ovviamente!), secondariamente la sabbia è in grado di creare scomode gobbette o buche sotto il nostro telo, infine sappi che non ti libererai dei fastidiosi granelli per almeno dieci giorni. Nell'alta stagione turistica dormire in spiaggia poi non è affatto semplice. Nelle località più gettonate durante la notte spesso vengono effettuate delle ronde oppure potreste essere segnalato da persone che passeggiano sulla battigia quindi se non sei assolutamente sicuro del luogo meglio non rischiare.
- Fango/Terra umida - amiamo l'avventura ma non siamo fessi! Assolutamente da evitare!
- Cemento - duro e inadatto a piantare una tenda che non è autoportante ma se è l'unica possibilità ci si può anche adattare con l'ausilio di eventuali alberi nei dintorni.
- Asfalto - è difficile che capiti di dormire sull'asfalto ma nulla è impossibile quindi, anche in questo caso, chi viaggia con una tenda autoportante non avrà problemi... gli altri, come noi con la Vango Pulsar, dovranno trovare qualche espediente creativo per issare la tenda senza picchetti!
Sorella Acqua
Quando si fa campeggio libero avere una fonte d’acqua nei dintorni è una grande risorsa. Dopo una giornata sotto il sole avrai infatti bisogno di idratarti, oltre poi a dover cucinare. Quando viaggi in luoghi remoti riempi le borracce in ogni occasione perché la successiva potrebbe non essere così vicina come si spera. Dormire in prossimità di torrenti o fiumi può essere una buona idea, ma non in tutte le occasioni. Nelle stagioni più umide e in prossimità delle montagne, le improvvise piogge potrebbero causare lo straripamento del corso d’acqua con conseguenze molto pericolose. Prima di accamparti (sempre in sicurezza!) nei pressi di una fonte d’acqua valuta sempre: il periodo, la portata del corso, il fattore umidità e la presenza di insetti. Potrai utilizzare (salvo casi eccezionali!) l’acqua del torrente per cucinare previa bollitura e per abbeverarti magari sfruttando uno dei filtri da viaggio per l’acqua o le pastigliette disinfettanti.
Villaggi e proprietà private… in tenda
Spesso, durante un viaggio in bici, capita di trovarsi in prossimità di villaggi con le gambe stanche e poca voglia di continuare a pedalare… soprattutto dopo una birra fresca al bar. Per esperienza nei paesi, soprattutto in quelli di montagna e campagna fuori dalle solite rotte turistiche, è facile provare un gran senso di ospitalità in chi vi abita. Sia in Sardegna che in Grecia ci è capitato di montare la tenda nel giardino di locali che ci hanno aperto le porte delle loro proprietà. Se ci si trova nei pressi di luoghi abitati è sempre buona norma chiedere il permesso per piantare la tenda o addirittura chiedere direttamente alle persone dove è possibile montare il nostro bivacco. E se non c’è nessuno in giro? Se trovi un campo incolto dove campeggiare ricordati di non accendere fuochi o utilizzare troppo a lungo la luce. Sempre in Sardegna ci è capitato di raggiungere una chiesetta che credevamo aperta scoprendo poi che un recinto custodiva la proprietà. Presi alla sprovvista abbiamo montato la tenda in un campo adiacente e, visto il bel panorama, di notte mi sono alzata per realizzare qualche scatto fotografico. La luce del frontalino ha allarmato una pattuglia appostata nei dintorni e così in pochi minuti ci siamo trovati faccia a faccia con due ragazzi della polizia rurale che ci hanno chiesto generalità e invitato gentilmente a ripartire l’indomani mattina presto.
Trova un luogo che sia solo tuo… quasi
Se stai viaggiando lontano da centro abitati dovrai cercare un posto sicuro per la notte dove fare campeggio libero al riparo da occhi indiscreti. Sulla strada può sempre passare qualche malintenzionato o ladruncolo in cerca di soldi facili. Quando scegli il posto stai attento che nessuno ti veda e, se hai la possibilità, allontanati dalla strada che stai percorrendo cercando riparo in qualche anfratto naturale o in un bosco. Se ti sentirai al sicuro dormirai sogni tranquilli e potrai riprendere il tuo viaggio riposato. Di notte sarai cullato solo dai canti dei rapaci e dal passaggio di qualche cinghiale.
Attenzione al cibo e ai rifiuti
Quando si viaggia in autonomia si trasporta anche tutto l’occorrente per cucinare. Nelle aree remote spesso vivono animali selvatici (in base alla latitudine e ai luoghi: scimmie, orsi, cinghiali, cani selvatici..) che potrebbero essere interessati a banchettare con le nostre cibarie. In Italia e dintorni, quando si fa campeggio libero, buona norma è tenere il secco in tenda e chiudere al meglio eventuali confezioni di cibo aperte. In altre aree più selvagge, per esempio nei parchi americani in balia del passaggio degli orsi, il suggerimento è invece quello di chiudere il cibo in un sacchetto o in carta stagnola che è più isolante ed appenderlo ad un albero (a qualche metro da terra) ad almeno 100 – 150 metri dalla tenda. In caso di presenza di scimmie tieni tutto ben chiuso in tenda (se hai una sacca stagna ancora meglio anche se contro la famelica bramosia di cibo di un topo non è bastata!) e soprattutto chiudi bene la tua casa mobile. Se hai un sacchetto con la spazzatura non limitarti a lasciarlo fuori dalla tenda ma cerca di legarlo ad un albero come hai fatto per il cibo: cinghiali e volpi sono curiosi e ghiotti di avanzi… rischieresti di non trovare più la spazzatura con l’evidente conseguenza di aver contribuito a disseminare di rifiuti l’area.
Risorsa… chiesette!
Alle nostre latitudini il territorio è punteggiato da chiesette alpine, chiese rurali, chiese affacciate sul mare… questi piccoli edifici religiosi, spesso situati in luoghi remoti o nascosti al passaggio, sono delle ottime risorse per campeggiare liberamente anche perché spesso sono circondate da un piazzale o da vegetazione. Se la chiesetta scelta dovesse trovarsi in prossimità di un villaggio chiedi sempre il permesso prima di piantare la tenda e comportati rispettosamente nei confronti dei “vicini di casa”.
Lascia tutto come hai trovato… anzi, più pulito!
Fare campeggio libero è un’attività avventurosa e piacevole, ma comporta delle responsabilità alle quali non ci si può sottrarre. Quando si fa campeggio libero non si deve assolutamente lasciare alcuna traccia del nostro passaggio: rifiuti, oggetti, cartacce… ogni cosa deve essere rimossa e portata via. Anzi, se ti dovesse capitare di trovare altri piccoli rifiuti “dimenticati accidentalmente” da precedenti avventori raccoglili e porta via anche loro per lasciare il luogo che ti ha ospitato ancora più bello e pulito!
Proteggere la bicicletta
La maggior parte dei luoghi dove farai campeggio libero saranno posti remoti, lontani dai centri abitati. Per dormire più serenamente però ti suggerisco di legare lo stesso la bicicletta con un lucchetto robusto o, eventualmente, di nascondere la bici tra la vegetazione cercando di proteggerla dagli agenti atmosferici e alla vista. Se hai una tenda grande puoi alloggiare il mezzo in veranda oppure legarla ad una corda collegata anche alla tenda in modo da svegliarti prontamente in caso di tentativo di furto o movimenti sospetti.
Alcuni luoghi dove fare campeggio libero
Qui di seguito un piccolo elenco di luoghi dove abbiamo praticato il campeggio libero (o quasi come nel caso della Nuova Zelanda);
- Italia: in bassa stagione e in luoghi poco turistici
- Corsica: in bassa stagione anche sulla spiaggia
- Grecia: in luoghi poco turistici e paesi di montagna
- Bulgaria: in luoghi poco turistici e paesi di montagna, nei parchi nazionali e in prossimità delle aree sosta delle riserve verdi
- Romania: in posti riparati ovunque sul territorio. Fai attenzione ai boschi per la presenza di orsi bruni.
- Slovacchia: i numerosi boschi e radure offrono ripari naturali sicuri, lontano da occhi indiscreti
- Rep. Ceca: così come in Slovacchia i luoghi dove fare campeggio libero sono tanti e piuttosto facili da trovare... fai sempre attenzione all'esposizione e al vento.
- Polonia: un paese immenso dove campeggiare in boschi e prati, sempre chiedendo il permesso se si tratta di proprietà private.
- Austria: fare campeggio libero in Austria è vietato e nell'alta stagione turistica è meglio appoggiarsi ai campeggi aperti. Quando le strutture ricettive chiudono puoi provare a cercare posti nascosti, lontano dai paesi.
- Spagna: in luoghi poco turistici e sulle montagne
- Norvegia: in luoghi poco turistici, ma ovunque è permesso
- Nuova Zelanda: negli spartani “campeggi DOC” ossia in spazi isolati dotati di wc chimico dove si paga una piccolissima fee
- Thailandia: nei parchi nazionali dove concesso (fare attenzione alla presenza di animali pericolosi)
- Indonesia: in luoghi poco turistici, sui vulcani e sulle montagne
- Malesia: nei parchi dove concesso (fare attenzione alla presenza di animali pericolosi)
- Laos : in luoghi poco turistici
- Perù: sulle montagne e in luoghi poco turistici
- Bolivia: sulle montagne, nel deserto di sale e in luoghi poco turistici
- Cile: sulle montagne, in luoghi poco turistici e in Patagonia
- Argentina: in luoghi poco turistici e in Patagonia
- Lesotho: sulle montagne e nei villaggi chiedendo!
- Marocco: sulle montagne
Fare campeggio libero permette di avere la totale indipendenza nell’organizzazione (o improvvisazione) di un viaggio in bici ed è un’esperienza davvero intensa se praticata con buonsenso e un pizzico di coraggio!
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Vero
ITA - Correva l'anno 1983 quando ha sorriso per la prima volta alla luce del sole estivo. Da sempre col pallino per l'avventura, ha avuto la fortuna di girare l'Europa e l'Italia con i genitori e poi, per la maturità, si è regalata un viaggio in 2 cavalli da Milano verso la Russia. Al momento giusto ha mollato il lavoro senza alcun rimpianto per volare in Nuova Zelanda dove ha viaggiato per cinque mesi in solitaria. Nel 2007 ha provato per la prima volta l'esperienza di un viaggio in bici e, da quel momento, non ne ha potuto più fare a meno... così, dopo alcune brevi esperienze in Europa, nel 2010 è partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, il Sudafrica-Lesotho e #noplansjourney. Se non è in viaggio, vive sul lago d'Iseo! Carpediem e buone pedalate!
EN - It was 1983 when he smiled for the first time in the summer sunlight. Always with a passion for adventure, she had the good fortune to travel around Europe and Italy with her parents and then, for maturity, she took a trip in 2 horses from Milan to Russia. At the right moment he quit his job with no regrets to fly to New Zealand where he traveled for five months alone. In 2007 she tried the experience of a bike trip for the first time and, from that moment on, she couldn't do without it ... so, after some short experiences in Europe, in 2010 she left with Leo for a long cycling trip in South East Asia, the first real great adventure together! Asia was followed by the Andes, Morocco, South Africa-Lesotho and #noplansjourney. If he's not traveling, he lives on Lake Iseo! Carpediem and have good rides!
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Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico