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Cosa vedere in bicicletta tra Verona e dintorni
La città di Verona viene solitamente associata a due elementi in particolare: il romanticismo derivante dall'opera Shakespeariana, Giulietta e Romeo, ambientata proprio a Verona, e il background storico, così come tutti gli eventi culturali, legati all’Arena di Verona, da tantissimi anni considerata uno dei templi della musica lirica che ogni estate richiama migliaia e migliaia di appassionati da tutto il mondo.
In questo articolo
Da Verona in bici nei dintorni
C’è di più, però: Verona non è soltanto una città con un bellissimo anfiteatro romano, la casa di personaggi shakespeariani o un luogo con un bellissimo centro storico, bensì è anche un possibile punto di partenza per tanti bei percorsi nella sua provincia.
Posizionata in uno dei luoghi più belli di tutta la pianura padana, Verona e la sua provincia offrono una ricca rete di ciclovie che permettono agli appassionati di sfrecciare tra monumenti storici, verdi colline e paesaggi rigogliosi, con una natura ricca di sorprese.
Se si raggiunge la città in aereo o treno, dopo aver lasciato le proprie valigie al sicuro all’interno di un deposito bagagli a Verona, la cosa che conviene fare è affittare una bicicletta presso uno dei tantissimi enti che erogano questo servizio e decidere dove pedalare. Meglio costeggiare le rive del fiume Adige seguendone la pista ciclabile o inerpicarsi per le colline della Valpolicella? A tal proposito, vi aiutiamo noi consigliandovi una serie di itinerari che faranno felici anche i ciclisti meno esperti.
Preparatevi allora a pedalare esplorando percorsi e osservando panorami meravigliosi, immersi in un'atmosfera fatata all’interno di una delle zone più belle d’Italia. Andremo alla scoperta di fiumi, laghi e piccoli borghi partendo dalla bellissima Verona, per ammirare tutte le qualità nascoste che la città scaligera riserva solo ai più intraprendenti.
Valpolicella e Valdadige
Un buon itinerario per chi vuole iniziare a scoprire questa splendida porzione di Veneto è l’itinerario MTB2 che collega Fumane a Valgatara, percorso della rete ciclabile tra Valpolicella e Valdadige, breve ma su strade storiche, con tantissimi anni alle spalle.
Partendo da Verona, è necessario seguire la ciclabile verso Trento e prendere poi i percorsi 46 e 16 una volta raggiunta la Villa D’Arco Sagramoso Sacchetto. Bisogna seguire prima il 46 e poi il 16A, una volta arrivati a San Pietro in Cariano, seguendo poi la provinciale per Casterna e quindi per Fumane.
Uno degli elementi più interessanti di questo percorso, oltre all’ovvio valore naturalistico, è la presenza sulla chiesa di San Marco in Pozzo di un dipinto con crocifissione davvero antico, oltre che di un’epigrafe dedicata a Giove Ottimo Massimo, elemento fondamentale della cosiddetta triade capitolina.
Il resto del percorso non è così difficile: parliamo di un itinerario di 4 chilometri con 130 metri di dislivello; a patto di avere un minimo di esperienza, praticamente chiunque è in grado di raggiungerlo e completarlo; la vera avventura è affrontare i 20 chilometri che separano la città di Verona da questo punto della Valpolicella.
Esistono dei percorsi cittadini?
Attraverso il lavoro di FIAB Verona (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) è possibile godersi diversi itinerari prettamente cittadini in sella alla propria due ruote. Esistono infatti 5 percorsi nella città di Verona: viola, verde, rosso, marrone e azzurro. Questi percorsi, disposti a raggiera partendo tutti dalla zona centrale (Piazza Bra/Casa di Giulietta), permettono di raggiungere luoghi molto diversi della città in relativa tranquillità.
Il percorso nord (viola) raggiunge la periferia di Avesa prevalentemente su strade residenziali e zone a traffico limitato, con anche possibili deviazioni per raggiungere il Teatro Romano.
Il percorso est (verde) invece arriva a Verona Bra raggiungendo, rispettivamente, il centro Tommasoli, la facoltà di Scienze Motorie di UNIVR, attraversando parzialmente il quartiere Musicisti di Verona, raggiungendo Borgo Venezia e Porta Vescovo.
Il percorso sud (rosso) è quello che, andando verso sud est, tocca forse più elementi della città: è possibile raggiungere i dipartimenti scientifici di UVR, il parco San Giacomo, il parco Santa Teresa, l’ospedale di Borgo Roma e parte della zona Fiera (facendo una piccola deviazione da Viale Agricoltura), tra grandi supermercati e uffici di vario tipo.
Il percorso sud-ovest (marrone) è quello che più si avvicina alla zona di Forte Gisella e passa lungo la ciclabile ricavata dalla ex ferrovia che divide il quartiere di Santa Lucia da Golosine. Gran parte del quartiere di Santa Lucia è raggiungibile con una rapida deviazione, rendendola quindi la pista ciclabile perfetta.
Ancora diverso è il percorso ovest (azzurro), che invece permette di raggiungere la diga di Chievo e serve le aree residenziali di Borgo Nuovo/Borgo Milano e il distretto 1 della AULSS9.
Trovi la lista e la descrizione completa dei percorsi ciclabili della città sul sito della FIAB a questo link.
Da Verona verso Valpantena
Partendo dal quartiere Santa Croce è possibile raggiungere in circa un'oretta il borgo di Valpantena, il tutto seguendo la strada principale che da Santa Croce va verso San Felice Extra.
Seguire questo itinerario è una delle maniere più comode per visitare il Pantheon di Santa Maria in Stelle, magari andando poi verso Sezano, da cui è possibile raggiungere sia Quinto che Poiano. Così facendo, e grazie alle strade sterrate che ci si trova a percorrere, è possibile vedere da vicino tutta la Valpantena; da Poiano basterà poi riprendere le indicazioni per San Felice Extra per tornare rapidamente in zona Santa Croce.
Verso il lago di Garda
Se non vi spaventa fare un’ottantina di chilometri tra andata e ritorno, il nostro consiglio è quello di seguire l’itinerario che, partendo da Verona, arriva al lago di Garda. Dal centro di Verona si deve andare in direzione Chievo, pedalando lungo il fiume Adige e seguendone la ciclabile.
Prima si passa per la Valpolicella e poi, dopo aver visto vigneti, scorci e altre meraviglie, si raggiunge la pista ciclabile dell’Adige in direzione Rocca del Garda, da cui è possibile godere di un panorama mozzafiato tra Garda e Bardolino.
I chilometri possono spaventare e, in parte, è facile lasciarsi scoraggiare dal dislivello che si trova durante il percorso anche se non è mai davvero eccessivo; ma se avete esperienza, concentrarvi sulla meta può aiutare, e raggiungere il bellissimo lago di Garda in bici - magari d’estate, per rinfrescarsi sulle sue rive - è una soddisfazione enorme. Attenzione all’acido lattico!
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico