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Tra Varese e il lago Maggiore in bici: 4 ciclovie, 2 treni e un sentiero belvedere

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Ormai conquistato dal fascino di concepire “il viaggio” come progetto di itinerari con mezzi diversi ma tutti ecologici ho preparato ed attuato questo giro che, con partenza da Varese in MTB mi ha fatto raggiungere il lago Maggiore e rientrare in città percorrendo quattro ciclovie, in parte un sentiero Belvedere panoramico sul lago ed utilizzando due treni per spostamenti in zone più trafficate e meno interessanti dal punti di vista paesaggistico.
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Ciclabile della Valcuvia

Partendo da Varese in direzione del lago Maggiore si percorre parte della Ciclabile della Valcuvia fin quasi al Maglio di Ghirla dove a sinistra si prende la Ciclabile Ghirla-Valcuvia. Questa con un andamento piuttosto tortuoso scende prima a Cunardo dove con qualche difficoltà si rintraccia il prosieguo che diventa una bellissima discesa nel bosco dai colori d’autunno. Purtroppo devo confermare anch'io come altri che la segnaletica è spesso carente laddove servirebbe e questa è la ragione per cui a volte bisogna girovagare per trovare le deviazioni.
Io mi reputo piuttosto “imbranato” ma credo che proprio alle persone così dovrebbe pensare chi installa le segnalazioni e non a coloro dotati di intuito brillante ed occhi di lince. Di fatto, giunto in località Camartino mancavo la deviazione per Ferrera e arrivavo ad una vecchia Fornace; qui imboccavo un percorso anulare pure tosto che mi riportava… là dove ero già passato. La seconda volta alla Fornace decidevo di averne abbastanza e individuata la provinciale la imboccavo e con ripida e veloce discesa arrivavo a Grantola.
Lago di Ghirla
 
Peccato perché il tratto mancato penso sia molto bello. Ad ogni modo a Grantola trovavo la terza Ciclabile Valcuvia-Valtravaglia-Luino che con leggerissima pendenza e costeggiando l’onnipresente Torrente Margorabbia in 8 km scarsi di bellissimo e riservato percorso porta a Luino.Fornace degli Artisti
Ho notato che questa e anche la prossima ciclabile, forse per il fatto di correre vicine a torrenti hanno diversi tratti in cui l’asfalto presenta una sequenza di rughe o gobbe che danno l’impressione di andare a cavallo; mi rendo conto che asfaltare nuovamente 10 km di ciclovia possa avere costi difficili da sopportare per l’Ente preposto mentre mettere qualche cartello in più laddove serve e bene in vista forse non è una grande spesa e sarebbe di grande utilità.Panorama Lago Maggiore
 

Sentiero Belvedere

Giunto a Luino mi concedevo una sosta sul lungolago fotografando il bel panorama che da lì si gode. Qui avevo pensato di inserire la chicca più preziosa del giro: non una ciclabile ma una salita per MTB che avrebbe raggiunto una modestissima cima, il Monte Bedea di 667 m. Gli itinerari sono molteplici ed io, purtroppo, sceglievo quello forse più bello ma anche più impegnativo; dopo una salita sopra Luino che poco spazio lasciava al mio desiderio di gustare il Sentiero Belvedere arrivavo all’inizio del tratto definito “difficile”. L’aggettivo non si riferisce ad un aumento di pendenza, già sostenuta, ma al fondo che da stradale diventa sentiero di montagna da fare rigorosamente a piedi spingendo la bici.
Ho seguito per un po’ il tracciato sperando che in breve diventasse migliore ma nulla da fare. Così rinunciando al Monte Bedea invertivo la direzione e tornavo a Luino, o meglio alla Stazione FFSS.Sentiero Belvedere
Cambio d’abito, biglietto elettronico e una mezz’ora più tardi salivamo su un convoglio molto pittoresco (nel senso di decorato e malandato) che in 15’ raggiungeva Laveno Mombello.
foto 00006

Ciclovia Laveno-Cittiglio

Risalito in sella andavo all’altra stazione, quella delle Nord di Laveno e mi apprestavo a percorrere la quarta ed ultima, la Ciclovia Laveno-Cittiglio che lì inizia. Anche questo è un facile e godibile percorso che costeggiando il torrente Boesio segue dal basso la cresta del Sasso del Ferro ed arriva a Cittiglio; molte persone passeggiano lungo la via magari accompagnate dal loro cane o da amici.foto 00008
La pista conduce diritta alla Stazione di Cittiglio dove in attesa del treno consumo il mio pranzo e sorseggio un buon caffè. Il treno mi riporta nella mia città ed è ben diverso da quello delle FFSS. Questo è pulito, confortevole e spazioso; un piacere viaggiare con lui.
Treno e bici
La gita è finita, tanta soddisfazione ma le gambe non sono molto d’accordo. Pazienza!
 

 

 
 
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    · 1 anni fa
    Ciao e grazie per l'articolo, non riesco a capire come tornare a Varese. Dul sito di Trenord non c'è il treno da Laveno Mombello a Varese dove si possa caricare la bici. Potete aiutarmi? Grazie
    • Questo commento non è pubblicato.
      · 1 anni fa
      Purtroppo Trenord da qualche anno, non si capisce bene per quale motivo, non consente il trasporto bici su tutti i treni e sembrerebbe proprio che la tratta in questione, controllando sul sito, non sia coperta. Il mio consiglio è provare a chiamare direttamente qualcuno in loco (IAT?) per capire se sia ancora possibile il trasporto bici e in quali orari: https://www.comune.laveno.va.it/it/page/41832
gbal

Piuttosto tardi ho iniziato a praticare diverse attività sportive a scopo ricreativo e come accade in questi casi con risultati men che modesti. Ma come sappiamo tutti l’importante è divertirsi e così passo volentieri dalla montagna alla corsa, dallo sci di fondo alla bicicletta scoprendo più che la prestazione il piacere di organizzare una salita, una garetta, un viaggio o un giro con una modesta MTB.