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Etna in bicicletta, pedalando sulla Pista Altomontana

Scritto da Francesco G

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L'Etna in bicicletta, e più precisamente la sua Pista Altomontana, è un'esperienza unica e irrinunciabile se visiti la Sicilia in bici. Ti sembrerà di pedalare in un ambiente simile alle vallate lunari o ai crateri marziani, tra vivissimi boschi verdeggianti e aride distese rocciose dalle sfumature marroni, nere, rosse. Il tutto con il mare sempre in vista, laggiù, quasi 2000 metri più in basso. Scoprire l'Etna in bici è qualcosa di davvero unico.

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Catania, punto di partenza, merita senza dubbio una visita approfondita;
Entrare nel bosco ed essere schiaffeggiati dai profumi e dai colori;
Fermarsi a godere del silenzio d'alta quota
Esplorare la grotta del Gelo al mattino presto, cercando di contare quante più coccinelle possibile;
Una notte al Timparossa con osservazione delle stelle;
Il panorama verso i Peloritani, le Madonie, i Megaliti di Argimusco
Il meraviglioso Passo dei Dammusi;
La profumatissima Pineta Ragabo, che strega per la sua secolare bellezza.

Come raggiungo la Pista Altomontana dell'Etna? Per raggiungere la Pista Altomontana da Catania puoi scegliere di affrontare la salita (da 0 a 200 metri di quota) su tornanti anche ripidi e trafficati, oppure come noi tentare con il bus, che però non è garantito trasporti la bici (maggiori informazioni e gli orari sul sito dell'Azienda siciliana trasporti). Per rientrare a Catania puoi scegliere di restare in quota e su asfalto concludere il periplo dell'Etna, oppure percorrere a ritroso la pista, oppure scendere a Linguaglossa dal rifugio Brunek e poi raggiungere Catania su strada.
L'itinerario è segnalato? L'itinerario della Pista Altomontana è segnalato, ma in ogni caso consigliamo di scaricare la traccia GPS per non perdere i punti di interesse.
Sono presenti fontane o fonti d'acqua in generale? Lungo l'itinerario NON si trovano diverse fonti d'acqua, se non per le cisterne dei rifugi, che però potrebbero essere chiusi o indisponibili, quindi fai scorta abbondante di acqua prima di affrontare il percorso.
Com'è la qualità delle strade lungo l'itinerario? Le strade sono principalmente sterrate e sentieri, con tratti a spinta. Questo viaggio in bici non è fattibile in bici da strada.
Consiglio di percorrere l'itinerario della Pista Altomontana nel senso presentato, dal Sapienza al Brunek, quindi da sud-ovest a nord-est, in primavera o autunno o inizio inverno.

Quanto costa dormire in Sicilia? Lungo l'itinerario esistono alloggi piuttosto economici di buon livello, ma anche campeggi e hotel più cari. Su questo itinerario specifico, puoi risparmiare scegliendo uno dei numerosi rifugi che fungono da bivacchi.
Dove dormire in questo itinerario? Per dormire puoi optare per il rifugio Sapienza come punto di partenza e una struttura ricettiva a Linguaglossa dopo la discesa dal Brunek (attualmente chiuso). Lungo il percorso sfrutta uno dei numerosi rifugi per il bivacco, come abbiamo fatto noi al Timparossa, ad esempio. Se preferisci avere più libertà puoi prenotare un appartamento su AirBnB.

Cosa mangiare in Sicilia? La tradizione enogastronomica siciliana lascia a bocca aperta per varietà e sapori. Durante un viaggio in bici in Sicilia dovrai assaggiare assolutamente: gli arancini (o LE arancinE, a seconda della città), la bomba, la cartocciata, la granita con briosche, il cannolo siciliano, i frutti di mare appena pescati, la pasta alla norma, la pasta al pistacchio, la carne di cavallo e la cipollata (potrei andare avanti ore a elencare cosa mangiare in Sicilia, ma un po' di effetto sorpresa ci vuole, no?). In zona alcuni dei prodotti tipici sono: i pistacchi di Bronte, gli sfincioni di Bagheria, le minni di virgini di Sambuca. Non dimenticare di degustare anche il vino e le birre locali.
Dove mangiare in un viaggio in bicicletta in Sicilia? Dovunque ti fermerai a mangiare in Sicilia, bene o male, cadrai seduto!

Visit Sicily: dove trovare informazioni su tutta la Sicilia.
Sicily Divide: il sito ufficiale del tracciato che attraversa l'isola realizzato da Giovanni e Danuta.
Trinacria Bike trail: il sito ufficiale del trail nella Sicilia sterrata ideato da Daniele Maugeri.

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Francesco G

ITA - Ho 33 anni e sono piemontese, anche se da qualche anno vivo e lavoro in Lombardia. Dopo un inizio da totale inesperto in questo campo, mi sono avvicinato al mondo dei cicloviaggi e della bicicletta sempre più. Oggi posso definirmi "cicloviaggiatore", e assieme all'altra mia passione - il videomaking - non mi fermerei mai! Cyclo ergo sum, pedalo quindi sono, per cercare di capire perché andare in bici sia così bello, terapeutico, ricco... E ogni volta che provo a capirlo, non ce la faccio, e sono costretto a ripartire sui pedali!

ENG - I'm from Piedmont and I'm 33 years old, I have been living and working in Lombardy for a few years. After a start without any competence in this field, I then approached the bicycle world more and more. Today I can call myself a bicycle traveller and videomaker who would never ever stop. Cyclo ergo sum, I cycle therefore I am. I ride my bike trying to understand why it is so beautiful, rich, therapeutic. And every time I try, I do not understand it. So I must leave again...

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Leo Trentino in MTB: i 12 percorsi più belli da pedalare

Ciao Enrico, innanzitutto grazie dei complimenti.

Per quanto riguarda la tua osservazione, hai ragione ma ci sono due motivi per cui non abbiamo mai diviso la difficoltà tra tecnica e fisica:

1. Life in Travel ha ormai quasi 20 anni e le ebike all'epoca non esistevano quindi la difficoltà era soggettiva ma uguale per tutti e il nostro parametro, allora come oggi, si basa su un mix di tecnica e fisica.

2. Dare una valutazione sulla difficoltà, sia tecnica che fisica, è sempre un giudizio soggettivo e quindi poco generalizzabile.

Detto questo abbiamo pensato più volte a una divisione e continuiamo a farlo. Magari in futuro suddivideremo questo parametro.

Ci sono altri elementi che vorremmo inserire, come la percorribilità per trike o disabili e la fattibilità solo con ebike.

Allo stato attuale il miglior parametro per giudicare la fattibilità tecnica, oltre a leggere la descrizione in cui c'è scritto tutto, è il 'tipo di terreno'. In generale i single trail aumentano la difficoltà tecnica (anche se non è la regola) e quindi la loro presenza nel parametro può essere indicativa di una difficoltà tecnica maggiore

Cb Recensione luci bici Bontrager Ion Pro RT e Flare RT

Anche a me è successo. Durano meno. Credo che il problema non sia quanto le hai usate ma il come. Io non le ho usate per un lungo periodo, diciamo dei mesi, e di conseguenza si sono scaricate del tutto. Una volta ricaricate per usarle hanno avuto un decadimento di batteria e durano molto meno di prima. Forse il problema è lì, non vanno lasciate scariche ma sempre cariche se non le usi per un periodo medio lungo. Io le ho ricomprate e quelle le tengo per scorta perché la batteria non si può cambiare.

enri5521 Trentino in MTB: i 12 percorsi più belli da pedalare

Molto belli i vostri racconti di viaggio, l'unico appunto è che dovreste fare una distinzione per la difficoltà, tra fisica e tecnica, come alcuni siti fanno.
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico

Leo Portaborracce alternativi per viaggiare

Ciao, pensa che io non ho avuto alcun problema con l'elastico in gomma mentre mi si è rotta una saldatura all'altezza della vite più alta. Da allora lo uso con una fascetta in silicone aggiuntiva che faccio passare dal telaio