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Giro della Corsica occidentale in bici
Scritto da palumbobruno
Per godere completamente delle spettacolari bellezze della Corsica non c’è niente di meglio della bici, con il lento avanzare che ci permette di avere sempre a portata di mano odori, suoni e colori della natura, che ci attendono dopo ogni sinuosità delle strade costiere o nelle foreste dell’interno. La Corsica è un’isola che si conquista pedalando metro dopo metro, senza far caso alle salite.
Il percorso è abbastanza lungo e richiede un buon allenamento, ma le salite sono pedalabili. Le tappe costiere hanno numerosi saliscendi con dislivelli quotidiani dai 300 ai 600 m.. Si percorrono strade a normale scorrimento, per cui consiglierei di evitare i periodi di altra stagione.
Il 31 agosto partiamo per Genova, dalla quale, il giorno seguente, ci imbarcheremo in bicicletta verso Bastia. A Roma ci sono 28° ed è nuvoloso. Emozionati da quello che ci riserverà il futuro io (Bruno), Francesca e Piero, davanti ad un bel cocktail “negroni” iniziamo a sognare…
Bastia e il "dito"
Dopo cinque ore di navigazione, finalmente, sbarchiamo ed iniziamo a percorrere i primi 40 km che ci porteranno a Macinaggio; c’è il sole e circa 30°C... per fortuna che la prima tappa doveva essere pianeggiante. È un sali scendi dolce ma continuo con alcuni strappetti niente male… chissà cosa ci aspetterà dall’altra parte del “dito” nei giorni seguenti. Il colpo d’occhio è magnifico, scogliere a picco sul mare dai mille colori fanno da contrasto al verde ed alle rocce dell’entroterra. Non c’è molto traffico e si procede tranquillamente lungo il bordo della strada, affascinati dal paesaggio e da piccoli paesini come Erbalunga. Aspettiamo Piero che, lento lento ma inesorabile, arriva con la lingua a penzoloni; l’hotel scelto è quello che consiglia la guida Lonely Planet, non è un gran che, ceniamo con le cozze e ci corichiamo sperando di ritrovare le biciclette, incatenate al palo della luce.
Oggi è il 2 settembre e partiamo alla volta di Port Centuri; la tappa è breve, circa 20 km, per iniziare a saggiare il territorio… ed è subito salita per 19 km. toccando due colli, di cui il più elevato, Col de Serra, a 365 mt. s.l.m.. Il percorso passa all’interno di una fitta vegetazione, a tratti interrotta da terreni rocciosi, molto affascinante… l’arrivo è in discesa!!! Ci accampiamo con le nostre mini tende all’interno del campeggio “U Isolotto” (tre persone e due tende 16 euro) e ci immergiamo subito nel mare. Port Centuri è molto carina, con un porticciolo in miniatura dove tutto sembra muoversi al rallentatore… il sole tramonta col profumo degli alberi di fico e le luci delle nostre bici ci riportano nei sacchi a pelo.
Il 3 settembre affrontiamo una tappa più lunga, 60 km. fino a St. Florent, ed ecco la Corsica dalle alte scogliere sul mare blu/verde. Anche qui è quasi tutta salita, ma con belle discese necessarie per poter godere del paesaggio mozzafiato. Vediamo la strada che, scavata nella roccia a mezzacosta, attraversa decine di insenature; emozionanti discese si alternano a calde e faticose salite, tutto questo ci fa entrare veramente nel paesaggio ed il mare alla nostra destra si perde all’orizzonte. Giungiamo alla fine della tappa attraversando Nonza, con la sua torre di guardia, in alto sulla scogliera che si affaccia sulla famosa spiaggia di ciottoli scuri. La nostra meta è molto animata e turistica; c’è una spiaggia molto grande ed un bel porto. Rimaniamo anche il 4 settembre in ozio… causa mare mosso non possiamo raggiungere la spiaggia di Saleccia.
La costa nord-occidentale
È il 5 di settembre, attraversiamo il Desert des Agriates per raggiungere Algajola dopo 55 km. Sveglia presto e si parte, naturalmente con una salita. Il percorso è tutto in lieve e costante salita, il paesaggio è molto bello con vegetazione mediterranea e rocce; alcune mucche cercano invano erba fresca… non piove da sei mesi. Lungo il percorso si attraversa il paese di Casta, piccolissimo. Una vera chicca è la discesa di 6 km che conduce alla statale che va a Ile Rousse. La statale è molto trafficata ma ben asfaltata. A Ile Rousse in piazza c’è il mercato… gelatone e poi via di nuovo in sella. Ad Algajola sostiamo in campeggio “sur la plage”, proprio sul mare. Il 6 settembre raggiungiamo dopo 5 km. St. Ambrogio dove sostiamo una notte dalla cugina di Francesca ed il 7 settembre ripartiamo per Galeria (55 km).
Partiamo sempre sulla statale trafficata ed in salita fino a raggiungere Calvi, carina con un bel porticciolo, caffè di rito ed acquisto di banane per il pranzo, poi via sulla D81 bis, la bella e tranquilla strada costiera. con 30 km bellissimi che ci fanno viaggiare immersi in una natura a tratti montana, a tratti marina… questa regione si chiama Balagne. Arriviamo alla meta e dormiamo in un hotel all’interno di un camping a 40 euro.
I colli occidentali
Siamo arrivati all’8 settembre, ora la direzione è Porto (58 km); si prende la D81 e si entra nell’entroterra corso, piano piano, in mezzo ad una ricca vegetazione si fanno ben 28 km di salite fino a raggiungere 400 mt s.l.m. del Col di Palmarella, la strada gira e rigira con alcuni tornanti… pensiamo di esserci persi Piero quando alcuni simpatici ed attempati cicloviaggiatori francesi ci rassicurano… è fermo a fumarsi una “sana” sigaretta alla curva precedente. I due ciclisti, che vengono ogni anno, ci dicono che questo è veramente il più secco, torrenti e fiumi sono asciutti. Sul valico del Col de la Croix lo spettacolo è favoloso… come la discesa, falsa illusione e preludio ad una terribile salita di 10 km sotto il sole. Ma eccoci a Porto, meravigliosa, incastonata tra monti e mare con spiaggia di ciottoli arrotondati. Pernottiamo all’Hotel “La marina” 55 euro per due notti… domani 9 settembre faremo i turisti.
Tour del golfo in barca con visita della riserva naturale di Scandola.
10 settembre si va a Sagone (46 km): come al solito si sale verso la foresta di Piana, patrimonio mondiale; inizialmente si sale in modo graduale per poi saltare a 491 mt. s.l.m con alcuni tornanti per circa 13 km di arrampicate. Si arriva però alle Calanques di Piana , magnifiche formazioni rocciose di colore arancione che fanno sembrare il paesaggio… marziano. Marziani appariamo agli occhi di comitive di vecchietti giunti fino a qua con i pullman… "bravì bravì" ci gridano!!! Giù in discesa per 10 km, con una bella brezza sul viso. Si arriva a Cargese, la oltrepassiamo ed arriviamo alla meta… via in spiaggia a ronfare!!
Ajaccio e il treno di ritorno
Attenzione! Come comunicato da Martino (GRAZIE!) nei commenti, ad Agosto 2018 il treno non carica le bici! Se doveste avere aggiornamenti più recenti in futuro fatecelo sapere.
Eccoci all’11 settembre, Ajaccio ci aspetta (37 km). Si lascia il golfo di Sagone e dopo i soliti 13 km in salita si scollina, naturalmente dopo una Coca Corse “glassè”. Discesa fino ad Ajaccio, caotica e rumorosa città dalla quale fuggiamo dopo una notte sola. Il 12 settembre prendiamo il famoso ed unico treno che ci riporta a Bastia dopo circa 4 ore in mezzo ai monti… bel paesaggio montano. Il treno porta solo 5 bici a carrozza… arrivate per tempo quindi alla stazione!!
Da Bastia decidiamo di dirigerci ad Erbalunga che dista solo 10 km; è piccolissima, caratteristica e riposante; rimaniamo per tre notti all’interno di un appartamento nel borgo che risale a 700 anni fa (tre notti 300 euro)… cuciniamo la pasta, finalmente!! 13 settembre; ci spingiamo a nord in cerca di una spiaggia percorrendo altri 20 km a/r… ci riposiamo in attesa del rientro in Italia. Domani è il 14 e si va in pulman a Bastia per shopping, molto leggero, visto che abbiamo le biciclette già abbastanza cariche e pesanti. Il 15 settembre ci imbarchiamo per Genova!
RESOCONTO: km. percorsi 420, di cui circa 350 in salita!! Pianura inesistente. Nessun giorno di pioggia, temperature diurne intorno ai 24/28°.
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico