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Il giro delle Alpi in bicicletta: da Trieste a Menton in 30 passi | 2° parte
Scritto da elio61
Il viaggio in bici di Elio attraverso le Alpi continua... è incredibile pensare di attraversare tutte le nostre montagne più alte con un velocipede con attaccato un carrello carico e superare ben 30 passi alpini per raggiungere Menton da Trieste.
Seguiamolo nella seconda parte di questa avventura...
11° tappa: vigneto a Sion - Taninges
Nella botte ho fatto un gran dormita, senza averla dovuta svuotare prima, come ha insinuato simpaticamente un amico.
Come il giorno prima, il vento continua ad ostacolare la mia marcia verso Thonon-Les-Bains, dove finisce la prima parte del mio fantastico viaggio attraverso le Alpi. Sono passato per dei bei paesi come Martigny, Evian e lo stesso Thonon, molto fioriti, con ville e castelli, dove, perdere anche una giornata o più per una visita più accurata, non sarebbe niente male ma il mio obbiettivo sono le Alpi con i loro panorami, con i loro scorci, con quella bellezza incommensurabile che solo l'alta montagna regala. Nella piazza di Thonon-Les-Bains, c'è un monumento con la scritta: Routes des Grandes Alpes Km 0... Da qui parte la seconda parte del mio Viaggio. Partito!!
Dopo meno di 300 m sono fermo al primo ristorante a gustarmi il piatto tipico della Savoia, la fonduta: buonissima non c'è che dire, un po pesantina per continuare a pedalare, ma non mi arrendo e nonostante la digestione pesante, faccio il primo piccolo colle: Col des Gets.
12° tappa: Taninges - un bosco oltre Beaufort
La sera campeggio vicino un torrente nel bosco, salendo il quarto colle della giornata.
13° tappa: La Cormet de Roselend - Val d'Isere
Oggi ho faticato un pò causa un panino troppo succulento ed il cambio mi ha fatto un po dannare. Colpa mia si intende, girando stretto con bici per mano ho come ribaltato il carrellino e piegato un pò il forcellino dove è fissato il cambio. Con un po' di pazienza sono riuscito a mettere a posto tutto, per fortuna.
La salita a questo colle è davvero appagante, uscito dal bosco, incontro un bellissimo e grande lago, uno dei più belli che abbia mai visto. Che felicità! Fatta la discesa, da Bourg-St-Maurice mi attendono circa 40 km di salita per arrivare al col dell'Iseran, uno dei più alti assieme a Re Stelvio.
A Val d'Isere decido che può bastare, anche perchè voglio dare un occhiata a questo meraviglioso paese pieno di locali, negozi e gente. Le costruzione sono moderne ma allo stesso tempo rispettano la caratteristica di queste zone: pietra e legno. L'unico neo di questo posto, é che la montagna è stata stuprata nel vero senso della parola per far posto alle piste da sci, un vero peccato, d'inverno però deve essere un incanto!
14° tappa: Val d'Isere - Valloire
Col dell'Iseran 2764 m, una delle montagne mitiche del Tour de France. Che emozione essere li, anch'io su quelle strade, ma le emozioni sono ancora più grandi guardandosi attorno nel viaggiare lento. I paesaggi alpini a quelle altezze sono indescrivibili, sono fortunato ad incontrare sempre giornate limpide, serene, così lo sguardo si perde su cime lontane, bianche di neve e di ghiaccio. Che spettacolo!
Dopo la discesa trovo il paese dei puffi: piccolo, con un negozio di souvenir e un paio di ristoranti tipici, le sue case sono tutte basse, vecchie ma bellissime piene di fiori che risaltano sulla pietra e sul legno... Bonneval. Finita la discesa e dopo St. Michele de Maurienne salgo al Col du Telegraphe, l'anticamera di un altra montagna simbolo del tour, il Col du Galibier.
15° tappa: Valloire - Vars
Che viaggio sto facendo!!! Lunga discesa verso Briancon e riprendo salire, Col de l'Izoard altro simbolo del Tour.
16° tappa: Vars - St Etienne De Tinee
Oggi tappone, nel senso che devo passare per il Col de Vars, e qui ho penato un po per le sue ripide rampe e per il Col de la Bonette, la strada carrozzabile più alta d'Europa, 2802 m. Il vero passo sarebbe leggermente più basso dello Stelvio, ma per battere il primato i francesi non hanno fatto altro che fare una strada che compie il giro della cima, alzando così la quota. Anche qui, come nei passi più importanti avevo timore nel salire, circa 24 km, durante i quali via via ho acquistato fiducia, circa 3 ore di salita più le pause per le foto, il panorama apertissimo portava il mio pensiero a vagare tra quelle tutte quelle cime, stavo bene. Quando sono arrivato al monumento posto nel punto più alto, con mio imbarazzo, ho ricevuto i complimenti da motociclisti e automobilisti, ehmm... non sono molti che salgono con il carrello e quel peso. La mia felicità era alle stelle: ho fatto la strada più alta d'Europa!!!!
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17° tappa: St Etienne De Tinee - Sospel
Con il passaggio sul Col de la Bonette il mio viaggio purtroppo si avvicina alla fine, il paesaggio sta cambiando, da alpina la vegetazione tende a diventare più mediterranea, cambiano anche gli odori, torna il caldo. I due colli che ho fatto oggi sono via via sempre più bassi, le montagne stanno degradando lentamente verso il mare, Il Col Saint-Martin con i suoi 1500 m regala proprio gli ultimi scorci di paesaggio alpino, il Col de Turini famoso per il passaggio del Rally di Montecarlo, porta ancora sull'asfalto le ferite recate dalle gomme delle macchine da corsa.
18° tappa: Sospel - Menton
Con enorme dispiacere devo dire che questi sono gli ultimi 30 km del mio Giro delle Alpi in bici. Bellissimo, stupendo... non finirò mai di ripeterlo!
Il Col de Castillon è l'ultimo passo di questo meraviglioso viaggio. Quando sono arrivato al cartello che indica Menton, l'emozione è stata fortissima, ce l'ho davvero fatta, tutti i dubbi e le ansie della partenza si sono dissolte lungo le salite, le discese e le valli, ho pedalato dentro il mio sogno questa volta vivo e reale, sono davvero felice e sereno, ce l'ho fatta! Sono stato anche fortunato avendo trovato solo due giorni di pioggia, poi sempre delle giornate bellissime. Ringrazio "Tutto" quello che mi ha permesso di compiere questo viaggio. Sono arrivato a Menton la mattina di martedì 22 agosto, la sera mi sono fermato in un campeggio di Alassio, faccio un po di strada incontro a mio cugino che viene a recuperarmi giovedì 24. Mercoledì faccio il passo del Turchino, abbastanza facile e mi porto a due passi da Voghera con una bella galoppata di 170 km.
Giovedì altri 30 km e incrocio mio cugino, abbracci, complimenti e via verso casa raccontando episodi divertenti che mi sono capitati durante il viaggio.
Il racconto del viaggio in bici di Elio è stato diviso in due parti per facilitarne la lettura: se vi siete persi la prima parte, cliccate qui per andare a leggerla!
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elio61
Fin da ragazzo ho gareggiato in bici con discreti risultati. Dopo una buona "carriera" con i cicloamatori ho deciso di cambiare la maniera di pedalare e fare un viaggio in bici. Mia nipote aveva un ristorante a Berlino e per sfottermi, mi invitava a salire in bici per prendere un caffè, così 4 anni fa,una mattina mi sono presentato al bar del ristorante chiedendo briosche e caffe'... :-) :-) . Entusiasta del viaggio, l' anno dopo ho fatto la ciclabile del Reno e Olanda, lo scorso anno sono stato zona Stelvio a vagabondare per i passi prima con la bici e poi con zaino e scarponi e quest' anno il Giro delle Alpi che mi ha lasciato un bellissimo ricordo per la sua bellezza
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Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico