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Annie Londonderry e la sua bici intorno al mondo
Al posto della sua pesantissima bici di oltre 20 kg iniziò il viaggio con una da uomo molto più leggera e, cosa quanto mai improponibile per il periodo, iniziò ad indossare mutande al posto di scomode sottane e gonnelle. Viaggiò da New York a Chicago sulla sua bici e si imbarcò per la Francia che raggiunse nel 1894. Proseguì fino a Marsiglia e poi nel Mediterraneo con escursioni fra Egitto, Yemen e Gerusalemme. Lasciato il Medio Oriente continuò a pedalare in Asia con tappe anche nello Sri Lanka, Singapore, Vietnam e Giappone. Dopo 15 mesi e moltissime avventure, storie da narrare e ammiratori in giro per il mondo, rientrò negli Stati Uniti e giunse a Boston nel settembre del 1895, 15 mesi dopo la sua partenza. Prima di Annie mai nessuna donna aveva tentato un'impresa simile, mai nessuna viaggiatrice aveva dimostrato così tanta tenacia e spirito di adattamento. Annie Londonderry morì quasi dimenticata alla fine della prima metà del XX secolo. Il suo viaggio era stato soppiantato da altri avvenimenti, da altre avventure, da altre donne... nonostante questo Annie fu la prima donna a viaggiare intorno al mondo in sella ad una bicicletta ed il regista Gillian Klempner Willman ce lo ha ricordato nel 2007 quando ha prodotto un documentario sulla vita di questa grande viaggiatrice del passato!
Il viaggio arricchisce, insegna, è maestro di vita. La bicicletta è un'amica fedele che può condurti ovunque tu desideri. Viaggiare in bicicletta è un'emozione forte: dapprima le difficoltà e la fatica scoraggiano, deludono, inquietano..., ma poi, chi ha spirito indomito dalla staticità e dalla routine non si dà per vinto perchè l'unica possibilità che ha di vivere realmente è quella di seguire la strada che gli indicano le emozioni.
Letture consigliate: Around the World on Two Wheels: Annie Londonderry's Extraordinary Ride di Peter Zheutlin
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Vero
ITA - Correva l'anno 1983 quando ha sorriso per la prima volta alla luce del sole estivo. Da sempre col pallino per l'avventura, ha avuto la fortuna di girare l'Europa e l'Italia con i genitori e poi, per la maturità, si è regalata un viaggio in 2 cavalli da Milano verso la Russia. Al momento giusto ha mollato il lavoro senza alcun rimpianto per volare in Nuova Zelanda dove ha viaggiato per cinque mesi in solitaria. Nel 2007 ha provato per la prima volta l'esperienza di un viaggio in bici e, da quel momento, non ne ha potuto più fare a meno... così, dopo alcune brevi esperienze in Europa, nel 2010 è partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, il Sudafrica-Lesotho e #noplansjourney. Se non è in viaggio, vive sul lago d'Iseo! Carpediem e buone pedalate!
EN - It was 1983 when he smiled for the first time in the summer sunlight. Always with a passion for adventure, she had the good fortune to travel around Europe and Italy with her parents and then, for maturity, she took a trip in 2 horses from Milan to Russia. At the right moment he quit his job with no regrets to fly to New Zealand where he traveled for five months alone. In 2007 she tried the experience of a bike trip for the first time and, from that moment on, she couldn't do without it ... so, after some short experiences in Europe, in 2010 she left with Leo for a long cycling trip in South East Asia, the first real great adventure together! Asia was followed by the Andes, Morocco, South Africa-Lesotho and #noplansjourney. If he's not traveling, he lives on Lake Iseo! Carpediem and have good rides!
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico