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In bici nella Magna Grecia moderna
Antiche rovine, templi scomparsi, arte, mare e territorio. Questa è Magna Grecia Moderna, ovvero una Sicilia che c’era e che ancora oggi continua a raccontare e stupire. Un ciclopercorso per conoscere tradizioni millenarie, per scoprire antichi rituali e stare vicino ad un territorio incredibile; la storia, pedalando e scoprendo. Pronti, si parte.
In questo articolo
Giorno 1 - Palermo - Eremo di San Felice km 49
Il percorso è tutto lungo la costa; si pedala in direzione Messina, fino all’altezza del paese di Trabia dove si punta verso l’interno. Una lunga salita conduce all’eremo di San Felice.
Faro di Capo Zafferano
Il faro di Capo Zafferano si trova sul promontorio di Mongerbino (19 km da Palermo) ed è stato costruito intorno al 1880. Fino al 1980 vi risiedeva un guardiano, oggi funziona solo come segnalatore.
La strada che porta al Faro di capo Zafferano
Area archeologica di Solunto
Solunto arcaica fu fondata dai Fenici fra il secolo VIII e VII A.C. sul promontorio di Solanto. Successivamente venne distrutta da Dionisio agli inizi del IV secolo A.C. per poi essere ricostruita sulla sommità del monte Catalfano, dove oggi si possono vedere le antiche rovine.
La vallata
Panorama su Porticello
Di nuovo sui pedali
La lunga salita che porta all’eremo di San Felice
Eremo di San Felice.
Arroccato su una collina che sovrasta il paese di Trabia, la chiesetta ha origini antichissime, intorno alla fine del 1200. Dopo secoli di abbandono, oggi finalmente la struttura funziona e consente a tanti viaggiatori di trovare alloggio in un posto unico, immerso nella natura e nella pace.
Una serata d’altri tempi, avvolti dalla nebbia e la luce delle candele.
La mattina acqua fredda e ripartenza!
Giorno 2 - Eremo di San Felice - Cefalù 51 km
Il percorso comincia con una piacevole discesa fino alla costa per poi proseguire tutto in piano fino a Cefalù.
Parco Archeologico di Himera
La città di Himera fu fondata nel 648 A.C. dai Greci. La colonia si sviluppò rapidamente e godette di un periodo prospero e fiorente fino al 409 A.C. anno in cui i Cartaginesi in una storica battaglia ne decretarono la fine. Venne cosi fondata Thermai Himemariai , in un sito più distante, quella che oggi è Termini Imerese.
Tempio della Vittoria (rovine)
Il tempio era stato costruito nello stesso periodo del tempio di Atena a Siracusa e dunque sarebbe oggi delle sue stesse dimensioni. Peccato sia stato definitivamente distrutto dai Cartaginesi nella storica battaglia del 409 A.C. Si continua a pedalare in direzione Cefalù.
Duomo di Cefalù
Consacrato nel 1267, l’edificio è di stile romanico ma con elementi normanni e bizantini. Simbolo del paese, dal 2015 è patrimonio dell’umanità e fa parte del percorso Arabo - Normanno di Palermo, Cefalù e Monreale.
A Cefalù un meritato riposo con un bicchiere di vino e un tramonto mozzafiato.
Giorno 3 - Cefalù - Pettineo 32 Km
Ultimo tratto di percorso lungo la costa; superata Tusa, si punta verso l’interno e pedalando in salita si arriva a Pettineo.
In questa tappa si incominciano a vedere le testimonianze “moderne” del giro.
Il piccolo golfo di Tusa, da adesso il mare sarà alle spalle.
La “Fiumara d’arte” è un grandissimo museo a cielo aperto. Il progetto, concepito nel 1976, comprende ad oggi 12 installazioni in un’area di oltre 20 km di lunghezza dalla costa fino all’entroterra.
“La materia poteva non esserci”
“L’onda marina” “Pausa mistica!”
Sulla strada per Pettineo
“La Piramide”
Arrivo a Pettineo
Giorno 4 - Pettineo - Castel di Lucio 16 Km
Il percorso è prevalentemente in salita, lungo una strada poco trafficata, si arriva lentamente a Castel di Lucio.
Lungo la strada si incontra “Una curva gettata alle spalle del vento” altra opera della fiumara.
L’ingresso a Castel di Lucio e l’opera “Arethusa”.
Il “Labirinto di Arianna” si trova subito fuori il paese.
Giorno 5 Castel di Lucio - Mistretta 22 Km.
Dopo un giorno di pausa a Nicosia, anche oggi tante salite, ma anche tanto verde attorno fa ben sperare!
Passaggio sul fiume Tusa
“Un muro per la vita”, poco prima dell’arrivo a Mistretta.
Finalmente a Mistretta, che bellezza vederla da vicino!
Monumento al “Milite ignoto”.
Chiesa di “S. Lucia”.
Giorno 6 Mistretta - Nicosia -Aidone 90 km
In questa tappa abbiamo fatto una sosta a metà a Nicosia. Da qui dopo aver goduto di un buon riposo siamo ripartiti il giorno successivo. Da Nicosia sul percorso si susseguono molte salite.......
Il percorso è impegnativo. Si susseguono molte salite e altrettante discese. Le pause strategiche aiutano a gestire meglio la fatica.
Il monte Altesina.
Con quasi 1200 metri di altezza, è la cima più alta dei Monti Erei che si trovano al centro della Sicilia. Testimonianze di insediamenti datate fin dall’età del bronzo. Data la sua posizione, nel medioevo divenne meta di eremitaggio.
Alcuni resti del “Monastero di San Girolamo di Lartisina” del 1100 circa dove si racconta venissero svolti anche riti magici.
La cima del monte è considerata l’ortocentro della Sicilia.
Sulla strada per Aidone
Bivio per “Carrapipi!”
Aidone,sullo sfondo, arroccata sulle colline.
E finalmente, Morgantina.
Parco archeologico di Morgantina
A Morgantina sono visibili due aree distinte. L’insediamento antico e quello ellenistico-romano; dunque un periodo di storia di oltre mille anni. Morgantina fu uno dei maggiori centri interni di tutta la Sicilia. Fu abitata fino alla metà del I secolo D.C.
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Mario bike
Mario, 46 anni, cicloesploratore per vocazione. Mi piace pedalare per scoprire ed imparare, in qualsiasi parte del mondo e quando non pedalo sono su una mappa a progettare un giro.
Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico