Jesolo è una delle destinazioni balneari più gettonate d'Italia grazie alla presenza di servizi e di una lunga e ampia spiaggia, paradiso degli amanti della tintarella. Ma se, oltre al mare, sei anche un appassionato di due ruote, non resterai deluso e potrai esplorare Jesolo in bicicletta lungo molti itinerari segnalati, seguendo piste ciclabili e strade a basso traffico. Di seguito ti proponiamo un percorso che ti condurrà verso Lio Piccolo, nel comune di Cavallino-Treporti
Dati tecnici
Jesolo in bici - Lio Piccolo e Punta Sabbioni
DETTAGLI ITINERARIO
Partenza/Arrivo |
Jesolo
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Tempo |
4-8 ore
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Dislivello |
0 m
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Lunghezza |
71 km |
Tipologia di strada |
Asfalto 90%
Sterrato 10%
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VALUTAZIONE
Difficoltà |
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Panorama |
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Jesolo in bici, tante piste ciclabili e percorsi
Il
lido di Jesolo è il punto di partenza di questo itinerario, ideale per trovare un alloggio, come ad esempio l'
Hotel Nettuno, dove pernottare e farsi coccolare dopo le
fatiche della bici. La città veneta ha posto negli ultimi anni particolare attenzione allo sviluppo di una
rete ciclabile capillare e oggi si possono trovare moltissimi chilometri di percorsi segnalati e in sede protetta. Anche l'itinerario che ti consigliamo sfrutta, in parte, queste infrastrutture e le
segnaletiche comunali di Jesolo Ambient Bike che ha individuato 12 percorsi (distinti per colore) nel territorio di Jesolo e in quelli limitrofi.
Dal lido di Jesolo al fiume Sile
Partendo da Piazza Mazzini si dovrà imboccare via Aleardo Aleardi iniziando subito a seguire il
percorso arancione, definito
Terracqueo. Proseguendo dritto si superano tre rotonde e si raggiunge il fiume Sile, dove si svolta a destra per seguirne la sponda orografica sinistra a ritroso.
L'asfalto lascia spazio allo sterrato e l'ambiente urbano viene sostituito da quello fluviale. Si prosegue lungo l'argine fino a ritrovarsi in città, questa volta nel centro di Jesolo. Facendo un po' di attenzione al traffico urbano, si proseguirà seguendo per un po' due itinerari di lunga percorrenza che qui si sovrappongono: il
percorso Eurovelo 8 del Mediterraneo e la
ciclovia dell'amicizia Monaco-Venezia.
Una grande ansa del Sile porterà in piazza Matteotti, davanti alla chiesa di San Giovanni Battista, da dove si potrà imboccare il ponte sul fiume ed attraversarlo per prendere, poco più avanti, l'argine destro.
L'asfalto lascia spazio allo sterrato, il traffico svanisce e la pedalata si fa rilassata e lenta. In questo caso l'itinerario coincide anche con il
giro della Laguna tra Lio Piccolo e Lio Maggiore.
Seguiamo il Sile per qualche chilometro, fin quasi alla sua foce, passando il
canale Casson. Se ne hai già abbastanza, in questo punto puoi proseguire dritto e attraversare il ponte per tornare verso il
lido di Jesolo in bici e concludere l'anello. Noi torneremo da questo percorso, ma più tardi, perché la voglia di esplorare è ancora molta e il tratto più suggestivo deve ancora arrivare.
Lio Piccolo
Dopo aver attraversato il
Canale Casson passando sopra l'isolotto che ne sancisce l'immissione nel fiume Sile, svoltiamo repentinamente a destra seguendo l'argine del canale. Il percorso è sterrato e indicato come ciclabile. Si continua sempre lungo l'
itinerario della ciclovia del Po. Il canale inizia la sua corsa dove noi terminiamo di seguirlo, ai margini della laguna. Siamo giunti a Cavallino, tra l'altro nel punto di attracco dei traghetti che permetterebbero di attraversare le acque salmastre e concludere un'altro anello, quello di Lio Maggiore.
Noi invece proseguiamo in bici verso sud-est, costeggiando la laguna ed ammirandone la bellezza. Siamo ormai quasi arrivati a Treponti e sempre su strada asfaltata ci dirigiamo verso il Lio Piccolo, immersi tra i paesaggi tipici lagunari. Passato il piccolo borgo e attraversato il canale Saccagnana, è possibile svoltare a sinistra e fare una piccola deviazione dal percorso per raggiungere l'antica dogana e affacciarsi sulla laguna di Venezia con l'isola di Burano e Sant'Erasmo. Il nostro tragitto invece prosegue a destra addentrandosi nella laguna su stradine asfaltate. Costeggiando il canale San Felice si raggiunge la frazioncina di Lio Piccolo in bici, raccolta attorno alla chiesetta di Santa Maria della Neve.
Inizia qui un
anello che si addentrerà per stradine sterrate e single track un po' "selvaggi". I paesaggi e gli scorci, assieme alla fauna della laguna, regalano pedalate emozionanti. Per rientrare a Lio Piccolo si dovrà porre un po' di attenzione e infine attraversare una piccola passerella che permetterà di raggiungere nuovamente la chiesetta e il piccolo centro.
Da questo punto si dovrà ripercorrere la traccia dell'andata fino a Treporti. Qui, continuando lungo via Treportina fino ad attraversare il canale Pordelio, si resta sul percorso già seguito ma oltre il corso d'acqua si potrà svoltare a destra per dirigersi verso la laguna di Venezia e la Bocca di Porto di Lido.
Punta Sabbioni e rientro a Jesolo in bici
Si prosegue su itinerario in parte ciclabile e in parte promiscuo e, passato il forte batteria Treporti, si giunge a
Punta Sabbioni, da dove partono i traghetti verso Venezia. Oltre il porto si entra nella zona in cui iniziano ad essere presenti molti campeggi. Si segue il corso dell'acqua fino a raggiungere l'estremità della penisola dove è possibile ammirare il faro di Punta Sabbioni. Tornati sui propri passi fino al primo bivio si svolta in via Montello per prendere la via del ritorno.
Se all'andata si era seguito un
itinerario lagunare, al rientro si cercherà di mantenersi sul lato aperto al mare. Inizialmente si attraversa tutta la zona dedicata ai campeggi, fino a passare nuovamente per Cavallino. Nel centro si imbocca la ciclabile che costeggia via Fausta, percorrendola fino a oltrepassare il fiume Sile, nei pressi della sua foce, poco distanti da dove si era passati un po' di ore prima. Seguendo il limite del porto turistico di Jesolo Marina, si abbandona la SP42, un po' trafficata, per riportarsi verso il lungomare ed infine seguire via Verdi fino a rientrare in Piazza Mazzini, nostro punto di partenza.
Il percorso descritto è un anello piuttosto lungo ma anche completo, senza grosse difficoltà altimetriche o tecniche, che è possibile dividere o accorciare a seconda delle proprie esigenze e preferenze: si attraversano infatti ambienti diversi, da quello fluviale a quello lagunare, da quello fortemente antropico a quello naturale. Il nostro suggerimento è quello di evitare i mesi più affollati estivi quando il traffico su alcune arterie diventa notevole e l'afa rende la pedalata molto più difficoltosa. Sia la primavera con la sua fioritura, che l'autunno con i toni più smorzati ma suggestivi, sono periodi perfetti per visitare Jesolo in bici e pedalare tra mare e laguna.
Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico