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Julierpass e Albulapass: itinerario in Svizzera in bici

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Quello che mi accingo a descrivere è un anello ciclistico di grande soddisfazione da un punto di vista paesaggistico, che si sviluppa interamente in Svizzera, all'interno del Canton Grigioni. Si scavalcheranno Julierpass ed Albulapass in bici e ogni chilometro pedalato riserverà emozioni sempre nuove, in un contesto che spazia dalle ampie vedute sull'Alta Engadina con i sui suoi laghi e ghiacciai, alle verdeggianti vallate solcate da corsi d'acqua impetuosi fino agli scenari brulli e affascinanti d'alta quota. 
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Alta Engadina...

L'avventura comincia al Passo del Maloja (1815 m), porta d'ingresso dell'Engadina, ove svetta imponente la Torre Belvedere fatta erigere dal conte belga Camille de Renesse nel lontano 1880.
1 TORRE BELVEDERE
Superato l'adiacente abitato di Maloja, su strada pressoché pianeggiante si costeggiano i due bellissimi laghi di Sils e di Silvaplana in uno scenario da cartolina; sicuramente sarà stata tale bellezza a convincere il pittore trentino Giovanni Segantini a trascorrere gli ultimi anni della propria vita in questi luoghi; infatti, traendo ispirazione da questo paesaggio montano, compose opere su tela di grande valore, ora custodite nel Segantini Museum di St. Moritz, località turistica che verrà attraversata durante la conclusione del giro.
Dopo un ultimo sguardo a questi splendidi specchi d'acqua in cui si riflettono le maestose montagne circostanti, si giunge nel caratteristico paese di Silvaplana.
2 lago di sils

...e lo Julierpass

Ora si svolta decisamente a sinistra all'interno del paese per imboccare una via di comunicazione aperta tutto l'anno che permette il collegamento tra il Distretto del Maloja e il Distretto dell'Albula attraverso lo Julierpass.
La salita si presenta da subito insidiosa per via delle pendenze importanti, ma dopo pochi tornanti diventa un po' più tranquilla, sino all'arrivo in vetta (2284 m); lungo questi sette chilometri di ascesa si avrà la possibilità di ammirare l'incantevole paesaggio circostante, costellato da vette imponenti alte più di tremila metri.
3 JULIERPASS

Transiti millenari

Dopo i primi nove chilometri di discesa dallo Julierpass si giunge a Bivio, località nota sin dal tempo dei Romani; infatti, proprio da questo paese transitava una via che permetteva il passaggio di guarnigioni e sovrani da Chiavenna a Coira, garantendosi quindi un facile accesso verso il nord Europa. Tale via di transito, che valicava i confini alpini attraverso il Passo del Settimo (Septimerpass), fu utilizzata anche nei secoli successivi da viandanti e mercanti, creando una vera e propria rete commerciale, con relativo obbligo di pagamento di dazi doganali imposti dai signorotti locali. Tale percorso, noto come Via Sett, è stato valorizzato negli ultimi anni divenendo un interessante percorso escursionistico – culturale della durata di cinque / sei giorni.
Una volta costeggiato l'enorme lago artificiale di Marmorera, si entra nella parte più verdeggiante e prativa della Val Sursette, ricca di piccoli nuclei abitati adagiati sui pendii, con Tinizong e Savognin a lambire il fondovalle più antropizzato.
Ponendo attenzione a percorrere un tunnel stradale, ben illuminato, dello sviluppo di circa un chilometro, ci si tuffa nell'ultima breve discesa affacciandosi a Tiefencastel, paese dalle belle architetture ubicato nell'estremo fondovalle.
4 SAVOGNIN

La Ferrovia Retica verso l'Albulapass

Dopo aver affrontato ben 35 chilometri di discesa dallo Julierpass, ora non resta altro che procedere lungo un'interminabile vallata che terminerà a oltre 2300 m di quota, all'Albulapass.
Campanili svettanti qua e là, piccoli agglomerati di baite, prati falciati e ben curati, persino campi da golf: questo è ciò che il turista a due ruote dovrà aspettarsi nel percorrere la prima parte di questa valle.
La salita iniziale si presenta intervallata da una serie di tratti distensivi e persino in leggera discesa, in cui l'attrattiva più evidente e spettacolare è rappresentata da un vero capolavoro di ingegneria ferroviaria di inizio Novecento: il Landwasser Viaduct, un enorme viadotto ferroviario della Ferrovia Retica – Linea dell'Albula, paragonabile a quello presente nella Centovalli attraversata durante il giro ad anello in bici tra Cannobio e Valle Vigezzo.
5 LANDWASSER VIADUKT
Tale linea ferroviaria, lunga ben 62 chilometri, fu costruita nel 1903 con lo scopo di collegare Thusis a St. Moritz; perfettamente funzionante come un secolo fa, oggi permette di coprire un notevole dislivello grazie ad una serie di spettacolari viadotti e di gallerie elicoidali. Insieme alla Linea del Bernina, altra ardita ferrovia, nel 2008 è stata inserita dall'Unesco nel novero delle opere Patrimonio dell'Umanità come esempi tecnicamente avanzati di gestione del paesaggio di alta montagna e come ferrovie a scartamento ridotto più spettacolari del mondo.
Superato un tratto ripido di salita si giunge a Bergün, gradevole paese adagiato su un grande ripiano erboso, che ospita il Museo ferroviario dell'Albula, altro spunto di interesse correlato alla Ferrovia Retica. Una fontana ristoratrice può rappresentare la scusa per riposarsi, in attesa delle fatiche finali.
6 FERROVIA RETICA
I successivi 14 chilometri, che costituiscono la vera e propria salita al passo, saranno talmente variegati da lasciare a bocca aperta chiunque vi transiti. Dopo qualche chilometro nel bosco, il rumore del trenino rosso (simile a quello del Bernina) anticiperà l'ingresso nella parte più spettacolare, ovvero l'attraversamento di ben quattro viadotti ferroviari integrati perfettamente nell'ambiente circostante. Sicuramente un'occasione per fermarsi e fare qualche scatto fotografico!
Più avanti la vallata si apre ed il bosco lascia gradualmente spazio alle praterie d'alta quota. Dopo la stazione ferroviaria di Preda, ove la ferrovia si immerge nella montagna per sbucare in Engadina nei pressi di Bever, la strada supera ulteriore dislivello per uscire completamente allo scoperto, transitando a fianco del grazioso lago di Palpuogna.
Ora sono ben visibili gli ultimi bellissimi e panoramici chilometri, che anticipano l'ingresso nell'ultimo settore, il più selvaggio, spoglio e lunare, prima dell'arrivo in vetta (2315 m).
7 ALBULAPASS

Le ultime fatiche

Dopo il meritato riposo, e la classica stretta di mano a cui certi ciclisti, per fortuna, sono ancora affezionati, si affronta la veloce e panoramica discesa sino a La Punt, prima di innestarsi sulla strada principale dell'Engadina, affiancata dal fiume Inn. Deviando immediatamente su strada secondaria e quasi per nulla trafficata, si lambiscono in sequenza i paesi di Bever, Samedan, Celerina, ed infine la caotica St. Moritz, impreziosita dal lago omonimo.
8 LAGO DI ST MORITZ
Ed ora solo pianura fino al Passo del Maloja, con il vento in faccia garantito ma con il sorriso stampato sul volto per una bella giornata trascorsa in bici.
 
  • La Via Sett
  • Un giro sulla ferrovia retica
  • Bergün: museo ferroviario dell'Albula
  • St Moritz: Segantini Museum
  • Una passeggiata attorno ai laghi tra il passo del Maloja e St Moritz
  • Escursione ai piedi dei ghiacciai del Bernina
  • Come raggiungo il passo del Maloja? In automobile attraverso la SS 36 e la strada cantonale n°3 oppure con il treno+bus postale (verificare disponibilità per caricamento bici)
  • L'itinerario è segnalato? L'itinerario non è segnalato quindi consigliamo di scaricare la traccia GPS 
  • Sono presenti fontane o fonti d'acqua in generale? Lungo l'itinerario si trovano diverse fonti d'acqua soprattutto nei paesi  
  • Com'è la qualità delle strade dell'itinerario? Il percorso è asfaltato e in buono stato

Lungo il percorso è possibile dormire in strutture nelle principali località attraversate come Tiefencastel, Bergün e St. Moritz. Se preferisci un intero appartamento, controlla le alternative su AirBnB

  • Cosa mangiare lungo l'itinerario? La cucina tradizionale svizzera propone raclette, fonduta al formaggio, rösti
  • Dove mangiare lungo l'itinerario? Lungo l'itinerario puoi fermarti in ristoranti tipici
 
 
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Leo

ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.

EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.