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L'anello delle abbazie da Civitanova Marche
Partendo da Civitanova Marche lungomare, dove corre la ciclovia adriatica che collega Trieste a Leuca, possiamo scoprire un angolo di Marche in bicicletta immergendoci nel silenzio e nei colori delle colline dei dintorni.
Dal mare, le strade rurali salgono discrete verso l'Appennino attraversando le dolci colline dell'entroterra. Qui vigneti, girasoli, borghi arroccati e antiche abbazie sono i principali protagonisti del territorio. Ogni scorcio, angolo nascosto e scollinamento incantano il ciclista, che dovrà mettere in conto le numerose e imperdibili pause fotografiche lungo un qualsiasi percorso in bici o una delle inaspettate piste ciclabili Marche...
In questo articolo
Partendo da Civitanova Marche lungomare... ed è poesia!
Civitanova Marche è la località di partenza dell'itinerario Macerata Rebirth, un anello ciclabile che dal mare si inoltra tra le colline della valle del Chienti, permettendo ai viaggiatori di scoprire paesi abbarbicati, abbazie antiche e le prelibatezze gastronomiche del territorio, prima di ritornare sulla costa adriatica. Dalla città marchigiana e dalla ciclovia adriatica si inizia a pedalare in direzione della periferia e di Santa Maria Apparente dove, nel 1411, a seguito dell'apparizione della Madonna a un pastorello, iniziò a crescere il centro abitato. Man mano che ci si allontana dal mare entrando nel comune di Montecosaro, il traffico lascia spazio al silenzio collinare, dove paesaggi armoniosi cullano la pedalata mai troppo faticosa. Le strade secondarie di quest'angolo di mondo sono perfette per pedalare: zitte, sgombre e panoramiche!Una breve deviazione permette di ammirare e apprezzare la fisionomia di Montecosaro, borgo tra i più belli d'Italia posto a 252 m sopra il livello del mare. Di origine picena, nel corso dei secoli Montecosaro ha mantenuto l'aspetto medievale che ancora oggi la rende così affascinante. Nella frazione di Montecosaro Scalo si trova invece la basilica di Santa Maria a Piè di Chienti. Risalente al X secolo, la chiesa in stile romanico è stata edificata a due passi dal fiume. Un breve percorso ciclabile si allontana dalla strada principale accompagnandoci dinanzi al suggestivo edificio religioso.
Il rumore dell'acqua del Chienti, che scorre inesorabile verso il mare, trasmette serenità interiore mentre gli occhi studiano le particolarità di questa basilicata a tre navate.
La chiesa di San Claudio al Chienti
L'itinerario lascia la basilica di Santa Maria a Piè di Chienti e la vicina strada provinciale per salire lentamente sulle colline circostanti, regalando scorci fotografici meravigliosi sulla vicina Montecosaro. Tra fronde fresche e passaggi suggestivi ai piedi di pittoreschi casolari in pietra, le gambe macinano chilometri superando Morrovalle Scalo e avvicinandosi rapidamente alla chiesa di San Claudio al Chienti, nel comune di Corridonia. Il santuario, dichiarato monumento nazionale dal 1902, sorge anch'esso nella vallata del Chienti.
La chiesa in stile romanico si sviluppa su due livelli differenti, entrambi a croce greca, e vanta la presenza di due torri circolari che richiamano alla memoria l'architettura bizantina. Nell'abside centrale, due affreschi risalenti al XV secolo rappresentano San Rocco e San Claudio, protettore dei muratori. Negli ultimi anni sono stati svolte delle ricerche che ipotizzerebbero San Claudio al Chienti essere la sede della corte carolingia ai tempi di Carlo Magno... per ora nulla è certo ma gli studi proseguono! La chiesa si incontra a circa metà itinerario ed è affiancata dal Ristorante San Claudio dove degustare pietanze tipiche del territorio marchigiano. Imperdibile il ciauscolo e le crespelle ripiene... certo, la ripartenza poi sarà piuttosto macchinosa, ma ne sarà valsa la pena! Per altre chicche sull'enogastronomia locale e molto altro ancora collegati al sito ufficiale di Turismo Marche.
Le Marche... dall'alto
Dopo un'accurata visita alla chiesa di San Claudio, il tracciato lascia l'edificio religioso per salire tra campi dorati in direzione di Morrovalle. Man mano che si guadagna quota, il panorama si apre mostrando al ciclista estasiato gran parte della vallata del Chienti, la città di Macerata e le prime propaggini del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, che abbiamo avuto la fortuna di scoprire in MTB qualche anno fa seguendo il percorso del G.A.S.. Se pensi che i monti siano più adatti a te, scopri quello che il borgo di Sarnano in bici ha da offrirti... noi il giorno successivo ci siamo spostati lì e non siamo rimasti delusi!
Qualche strappo in salita permette di smaltire le calorie incamerate a pranzo. Prima di raggiungere Morrovalle, dove spiccano alcuni palazzi storici, uno dei quali attribuito a Vanvitelli, appare nuovamente il mar Adriatico lambito dalla verdeggiante riviera del Conero, tra Ancona e Numana. La dorsale collinare, che permette di scorgere anche la pregevole Potenza Picena, corre verso est passando alle spalle di Montecosaro e approdando a Civitanova Alta, la parte collinare di Civitanova Marche. Civitanova Alta sembra un borgo autonomo per la sua struttura del tutto simile a quella di altri centri medievali delle Marche. All'uscita dall'abitato, siimbocca la pista ciclabile Civitanova Marche che raggiunge il lungomare in alcuni chilometri di piacevole discesa. Presta solo attenzione agli attraversamenti lungo questo tratto di pista ciclabile. Marche sono mare, monti, colline, buon cibo, borghi meravigliosi e tanto altro ancora. Se poisi viaggiain bici, come sempre, tutto risulta ancora più indimenticabile perché lo si è conquistato, pedalata dopo pedalata.
Civitanova Marche lungomare appare come un miraggio, con il suo porto animato e il molo colorato dalla street art del progetto Vedo a colori.Alcuni pescatori scrutano il galleggiante nell'acqua nell'attesa che qualche pesce abbocchi. Il profumo di salsedine inebria lo spirito mentre la brezza marina rinfresca il corpo nelle afose giornate estive.
L'ultimo tratto di itinerario, per rientrare al punto di partenza, segue il lungomare di Civitanova Marche per poi svoltare verso il centro cittadino e raggiungere il parcheggio, meta finale del tour ad anello tra abbazie e borghi della provincia di Macerata.
Il percorso, lungo circa 51 km, si sviluppa prettamente su strade secondarie e poco trafficate, che permettono di godere appieno delle bellezze del territorio marchigiano senza doversi preoccupare del passaggio di mezzi a motore a parte nel breve primo tratto di provinciale in uscita da Civitanova Marche.
Marche Outdoor
Il portale turistico Marche Outdoor è uno dei siti di riferimento per chi vuole scoprire le Marche in bicicletta, sia su asfalto che su sterrato. Il Macerata Rebirth, che in questo articolo abbiamo indicato come Anello delle Abbazie, è uno degli itinerari presenti e scaricabili su Marche Outdoor. Per chi predilige il gravel o i sentieri più tecnici, il sito propone anche altri trail con traccia gpx, informazioni e la possibilità di farsi accompagnare da guide del territorio come Andrea Tonti, ex-pro e creatore del Tour Operator Bike Division. Infine, su Marche Outdoor, è possibile reperire suggerimenti su dove dormire, dove mangiare e quali altre attività non perdere in zona. Se non hai mai visitato le Marche in bicicletta troverai moltissimi spunti per la tua prossima avventura anche sul blog di Destinazione Marche!
- Le Marche in bicicletta sono un vero spettacolo: mi raccomando non dimenticare di portare con te la macchina fotografica.
- Le abbazie romaniche lungo il tracciato
- Un salto a Montecosaro, uno dei borghi più belli d'Italia
- Un tuffo nel mar Adriatico a Civitanova Marche
- Una degustazione di prodotti tipici marchigiani come il ciauscolo, la pasta al sugo di papera e un bel bicchiere di rosso piceno.
- Come raggiungo il punto di partenza, Civitanova Marche? Civitanova Marche è servito dal collegamento ferroviario della linea adriatica. Se si preferisce raggiungere in auto, Civitanova Marche dispone di diversi parcheggi gratuiti dove lasciare il mezzo per seguire l'anello delle abbazie in bicicletta.
- Qual è il periodo migliore per visitare le Marche in bicicletta? I mesi migliori per non soffrire il caldo e per godere appieno delle bellezze marchigiane sono da marzo a novembre evitando i mesi centrali di luglio e agosto.
- Lungo l'itinerario è in parte presente la segnaletica marrone del giro delle abbazie.
- Lungo l'itinerario si trovano diverse fonti d'acqua dove rifocillarsi, in particolar modo nei paesi.
- Lungo l'itinerario delle abbazie in bicicletta è possibile dormire in strutture nelle principali località attraversate come Corridonia, Morrovalle o Civitanova Marche.
- Come anticipato, per una sosta pranzo, non potrei che suggerire il ristorante San Claudio, nel comune di Corridonia, a metà percorso di questo itinerario cicloturistico. Il ristorante si trova a fianco dell'abbazia omonima.l Assaggia le buonissime crespelle ai funghi e ricotta, il ciauscolo (affettato tipico delle Marche), la galantina, la pasta al ragù di papera e l'agnello, il tutto accompagnato da un calice di rosso piceno. Prima di ripartire per terminare il giro degusta anche un pizzico di anice secco Varnelli.
- Turismo Marche: sito web ufficiale del turismo nella regione Marche
- Destinazione Marche: il blog dedicato alle Marche in cui trovare informazioni, consigli e itinerari per scoprire il territorio
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Vero
ITA - Correva l'anno 1983 quando ha sorriso per la prima volta alla luce del sole estivo. Da sempre col pallino per l'avventura, ha avuto la fortuna di girare l'Europa e l'Italia con i genitori e poi, per la maturità, si è regalata un viaggio in 2 cavalli da Milano verso la Russia. Al momento giusto ha mollato il lavoro senza alcun rimpianto per volare in Nuova Zelanda dove ha viaggiato per cinque mesi in solitaria. Nel 2007 ha provato per la prima volta l'esperienza di un viaggio in bici e, da quel momento, non ne ha potuto più fare a meno... così, dopo alcune brevi esperienze in Europa, nel 2010 è partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, il Sudafrica-Lesotho e #noplansjourney. Se non è in viaggio, vive sul lago d'Iseo! Carpediem e buone pedalate!
EN - It was 1983 when he smiled for the first time in the summer sunlight. Always with a passion for adventure, she had the good fortune to travel around Europe and Italy with her parents and then, for maturity, she took a trip in 2 horses from Milan to Russia. At the right moment he quit his job with no regrets to fly to New Zealand where he traveled for five months alone. In 2007 she tried the experience of a bike trip for the first time and, from that moment on, she couldn't do without it ... so, after some short experiences in Europe, in 2010 she left with Leo for a long cycling trip in South East Asia, the first real great adventure together! Asia was followed by the Andes, Morocco, South Africa-Lesotho and #noplansjourney. If he's not traveling, he lives on Lake Iseo! Carpediem and have good rides!
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico