Il sole, quella dispettosa palla infuocata, a volte timida a volte quasi troppo estrosa, stamattina si cela diffidente dietro uno strato di nubi basse destinate poi a scomparire nel corso della giornata. Scoprire il Molise in bicicletta richiederebbe più giorni, lo sappiamo bene, ma il tempo scorre inesorabile e la voglia di continuare a scoprire spinge con prepotenza sui pedali.Il viaggio in bici per l'Italia ci ha portato finora ad attraversare Emilia Romagna, Marche, Umbria, Abruzzo e poi Molise... quale sarà la prossima regione?
Dati tecnici
Frosolone - Fragneto Monforte in bici
DETTAGLI ITINERARIO
Partenza/Arrivo |
Frosolone - Fragneto Monforte
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Tempo |
6-7 ore |
Dislivello |
1100 m circa |
Lunghezza |
80 km circa |
Tipologia di strada |
85% asfalto 15% sterrato
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VALUTAZIONE
Difficoltà |
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Panorama |
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Tra i paesi molisani
Mauro è puntuale: viaggia leggero sulla sua
mountain bike e si presenta con un gran sorriso. Oggi sarà lui a mostrarci un
angolo di Molise inedito da buon molisano doc e lo farà con grande entusiasmo... non ci resta che pedalare e
vedere il Molise in bicicletta!
Frosolone è già sveglia quando lasciamo il paese per pedalare verso
Sant'Elena Sannita. Il borgo, come tantissimi sull'Appennino, ha visto il fenomeno dello spopolamento e ora conta solo 280 abitanti anche se può orgogliosamente vantare il
Museo del profumo. I vicoli stretti invogliano a visitarla in bicicletta nonostante le dimensioni ridotte.
Una pausa per un buon caffè prima di superare il torrente Petroso e continuare il viaggio verso
Bojano. Il paese, uno dei più grandi dell'area, custodisce alcuni palazzi antichi oltre alla suggestiva frazione di
Civita Superiore. Bojano si trova in provincia di Campobasso, la stessa di Mauro che ci racconta di come il
tratturo Pescasseroli - Candela passasse proprio qui (e passa ancora nonostante non sia più utilizzato!).
Poco fuori dal centro urbano decidiamo di sostare davanti alla sorgente del Biferno che nasce proprio dalle acque cristalline di alcuni torrenti dell'area montana del matese, alle nostre spalle. Solo 85 km e poi il Biferno terminerà la sua avventura nel Mar Adriatico.
Questo angolo del Molise è poco conosciuto dai viaggiatori nonostante il territorio sia ricco di Storia e bellezze naturalistiche di un certo rilievo e questo è un vero peccato.
Mauro ci conduce su una salita che mette a dura prova il nostro allenamento: si gioca a chi arriverà per primo in cima tra scatti, abbandoni e affanno generale.
Mauro, dopo la sorpresa della salita, ci fa subito un altro regalo: vuole farci percorrere un tratto del Tratturo Pescasseroli - Candela, il terzo tratturo per lunghezza, ma trovare l'ingresso non è poi così scontato...
Sull'antico tratturo in bici
Il fiuto di Mauro non si sbagliava: l'imbocco del tratturo è proprio a due passi da noi e non ce lo facciamo sfuggire. Dall'asfalto molisano si entra in un mondo fatto di antiche memorie che narrano i lunghi viaggi di migliaia di pecore e pastori fino al Tavoliere delle Puglie, giorni interminabili lungo il tratturo, la strada della transumanza... alcuni racconti sono divenuti ormai leggenda mentre altri sono stati dimenticati.
La pioggia degli scorsi giorni ha reso fangoso il tracciato e in certi istanti siamo obbligati a spingere la bici, ma non importa... il silenzio ci avvolge e ognuno di noi viene rapito dai propri pensieri: chissà quante pecore transitavano qui? E con i lupi come facevano? Non si annoiavano i pastori? Quanti chilometri facevano ogni giorno?
Alcuni grossi tubi ingombrano il passaggio: smontiamo di sella, togliamo borse e superiamo l'ostacolo imprevisto, non è da noi spaventarci per così poco.
Poco più avanti il tratturo si trasforma in una distesa di fango molliccio che brama di attaccarsi alla nostra catena. Avanziamo lenti cercando di evitare le pozze più profonde, il tempo passa e forse la notte ci sorprenderà proprio sull'antico sentiero. Il fango ben presto lascia posto ad un fondo compatto che ci permette di proseguire il nostro viaggio in bici a ritmo più sostenuto.
L'emozione più grande della giornata arriva nel momento in cui
il tratturo entra orgoglioso a Saepinum, un sito archeologico sannita - romano risalente a prima del II secolo. Varcare una delle tre porte dell'area archeologica è come oltrepassare il muro invisbile del tempo per catapultarsi indietro di secoli. Il Foro, la fontana del Grifo, il teatro... Saepinum è uno di quei luoghi che non ti aspetti di trovare, dalla bellezza mozzafiato.
In Campania
La strada lascia Saepinum inoltrandosi nelle campagne un tempo coltivate dal popolo dei sanniti. Pedaliamo verso est, pedaliamo verso la Campania e la provincia di Benevento, città che si sarebbe potuta chiamare in un altro modo se le cose non fossero andate come sperate. Un ponte sul Tammaro segna il confine provinciale e regionale e una lapide attira l'attenzione: è posta a ricordo di una ragazza di 16 anni che nel 1862 perse la vita per difendere il proprio amato da un attacco di briganti. Terra di sud, terra di brigantaggio e povertà, terra sfruttata e martoriata, terra di gente dal grande cuore e dall'ospitalità genuina... Comincia a farsi tardi e anche Mauro deve tornare a casa, è stato una guida impeccabile. I saluti sono sempre malinconici ma siamo certi che prima o poi pedaleremo di nuovo insieme.
Riprendiamo il viaggio su una strada secondaria che supera Sassinoro e raggiunge presto Morcone, sormontata da un suggestivo castello diroccato.
Oltrepassiamo
Pontelandolfo, dove un cartello ricorda il massacro compiuto dal Regio Esercito Italiano nel 1861 ai danni della popolazione. Il numero preciso delle vittime non si è mai saputo con certezza e i due paesi vennero praticamente rasi al suolo lasciando la popolazione filoborbonica senza casa. Il tramonto colora il cielo di rosa e giallo mentre affrettiamo la pedalata per raggiungere
Fragneto Monforte, il piccolo paese campano dove sosteremo stanotte. Il centro, nonostante le ultime luci del giorno siano svanite a favore della notte, è animato ma noi siamo troppo stanchi per visitarlo. Domani sarà la prima giornata totalmente in Campania e non vediamo l'ora di scoprire di più di questa zona poco conosciuta ai piedi dell'Appennino.
Per scoprire tutte le tappe di #transitalia e scaricare le tracce GPS dai un'occhiata alla mappa del nostro viaggio in bici oppure continua a viaggiare in bici per l'Italia tornando alla tappa n° 17 da Carovilli a Frosolone... a breve ti racconteremo anche la diciannovesima tappa da Fragneto Monforte, in Campania.
Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico