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Passo Feudo e Lavazè, in MTB in Val di Fiemme
Per festeggiare l'entrata delle Dolomiti nella lista dei beni naturali patrimonio dell'UNESCO ho deciso di percorrere in sella alla mountain bike un anello ai suoi piedi e più precisamente ai piedi del gruppo del Latemar. Una salita impegnativa e si raggiunge il cuore del gruppo al Passo Feudo con vista sulla torre di Pisa (non quella cittadina, quelle naturali!), sulla catena del Lagorai e sul gruppo dei Monzoni. Da qui un divertente saliscendi prima su forestale e quindi su sentiero conduce al Passo del Lavazè da dove è possibile scendere a Tesero tramite la strada provinciale oppure proseguire verso il passo degli Oclini e scendere in offroad a Cavalese.
In questo articolo
Riscaldamento in ciclabile
Lasciamo la macchina lungo la ciclabile che costeggia il torrente Avisio all'altezza di Cavalese in val di Fiemme. Di qui seguiamo la pista ciclabile della Val di Fiemme fino al paese di Panchià dove svoltiamo a sinistra su un suggestivo ponte in legno. Subito dopo il ponte (destra) seguiamo la sterrata sulla sponda destra (orografica) dell'Avisio. Oltrepassiamo Ziano ed in località Zanon imbocchiamo la strada provinciale verso Predazzo percorrendola per circa un chilometro (è possibile evitare l'asfalto attraversando la strada e percorrendo la sterrata che si stacca sulla destra dal paese). Alla seconda rotonda proseguiamo verso la valle di Fassa (sinistra) ignorando le indicazioni per Predazzo e passo Rolle.
Circa 100m più avanti, sulla sinistra una strada bianca sale inizialmente parallela alla provinciale. Imbocchiamola e proseguiamo in salita per circa 500m svoltando a destra sempre su strada forestale (cartello di divieto di transito).
Passo Feudo: salita tosta
Poco oltre troveremo un sentiero sulla destra con indicazioni per Predazzo: un breve ma divertente single track ci condurrà con qualche tornante all'imbocco di Predazzo. Imbocchiamo la ciclabile tra la strada e l'Avisio e dopo un altro chilometro circa svoltiamo a sinistra imboccando la strada che descrive inizialmente un tornante e quindi inizia a salire in forte pendenza. Essa in poco più di sette chilometri ci condurrà al passo Feudo (Rifugio passo Feudo 2175m). La salita è davvero impegnativa e presenta strappi con pendenze oltre il 30% (cemento), che possono essere evitate salendo sulla funivia come descritto nel giro del Latemar in MTB.
Dopo una meritata sosta al rifugio riscendiamo un centinaio di metri fino al passo e di qui imbocchiamo la strada forestale che si nota di fronte al rifugio stesso (indicazione La Forcella) e che sale ancora per pochi metri fino a delle antenne.
Discesa in Alto Adige
Di qui inizia la discesa sempre su strada sterrata che ci conduce fino sotto la Baita Caserina. Al bivio svoltiamo a destra verso Obereggen in leggera salita fino alla malga Zischgalm (2006m). Qui svoltando a sinistra in discesa potremmo raggiungere subito Stavae di lì scendere a Tesero e Cavalese, accorciando di molto il nostro itinerario. Dalla malga Zischgalm proseguiamo ora in discesa ed alla prima curva verso destra lasciamo la strada per una traccia di forestale sulla sinistra.
Attenzione, la traccia GPS indica l'alternativa da me seguita causa un errore di percorso: proseguendo lungo la strada, un chilometro circa più a valle si incontra un ampio sentiero sulla sinistra e dopo averlo percorso per un centinaio di metri si effettua un'inversione su traccia di strada a sinistra. Oltrepassato uno steccato ci si trova sulla pista da sci. Attraversiamola ed individuiamo un bacino per l'approvvigionamento dei cannoni da neve. Dal lato opposto di questo bacino si distacca una forestale che risale fino al sentiero che dovremo imboccare: cercate di raggiungere la strada facendo attenzione, non vi sono sentieri!
Dopo qualche centinaia di metri la forestale diviene sentiero n°9. Manteniamoci sulla sinistra (in alto) imboccando il sentiero pianeggiante che per buoni tratti ci impone di spingere la bicicletta. Ad un certo punto incroceremo una strada in ghiaia che in forte pendenza scenderà per circa 1km fino ad incorciare la strada del passo del Lavazè. In alternativa potremo proseguire sul sentiero numero 9 (sinistra) che pianeggiante ci condurrà al passo.
Imboccata la strada asfaltata raggiungiamo il passo Lavazè dopo circa 3km e qui, a causa delle forti piogge scendo sempre su asfalto verso Cavalese. Possiamo proseguire verso il centro della val di Fiemme oppure svoltare a sinistra dopo 3km di discesa e scendere a Stava e Tesero. Di qui attraverso la strada giungeremo quindi a Cavalese per poi attraversare l'Avisio e raggiungere il punto di partenza.
L'alternativa più divertente dal passo Lavazè (pioggia permettendo) è quella di raggiungere il passo degli Oclini e di qui imboccare il sentiero n°7 fino a Doladizza (Kalditscher). Di qui una strada sterrata conduce alla malga Cugola bassa (Kugelalm). Si risale al passo Cugola e di qui alla malga Cugola alta. Di qui si scende su strada forestale fino ai masi Prabòcolo e di lì a Daiano e Carano per rientrare al luogo di partenza.
Per restare in val di Fiemme e percorrere un itinerario classico per la mountain bike, potrete scegliere di salire da Ora lungo la Vecia Ferrovia della Val di Fiemme mentre il giro del Latemar percorre strade simili a quelle qui descritte ma sfrutta l'aiuto delle funivie per i tratti più impervi.
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Leo
ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.
EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico