Il parco naturale Dolomiti Friulane è una riserva istituita nel 1996 e include nel suo vasto territorio le montagne composte da dolomia del Friuli, i Monti Pallidi di questa regione del nord est d'Italia, uno dei nove gruppi montuosi preservati come Patrimonio Unesco. A differenza delle Dolomiti Bellunesi o di quelle Trentine ed Altoatesine, le Dolomiti Friulane sono più isolate nell'estremo oriente delle Alpi ed, anche le zone (scarsamente) abitate, sono riuscite a conservare una selvaticità più naturale e del tutto differente delle altre aree dolomitiche. Le Dolomiti friulane, contornate da valli non eccessivamente turistiche, hanno concesso alla natura l'ormai privilegio di mantenersi in gran parte incontaminata!
Curiosità
Territorio e comuni
Il parco naturale Dolomiti friulane si trova nel territorio di due province, quella di Udine e quella di Pordenone. I comuni che fanno parte del parco sono tutti abitati molto piccoli che, in certi casi, per la loro difficoltà nell'essere raggiunti e per la loro posizione piuttosto isolata, vengono abbandonati dai giovani che si muovono verso le città in cerca di fortuna e lavoro. Questa caratteristica del territorio del parco delle Dolomiti friulane, questa sorta di isolamento naturale, ha permesso una diffusione importante di numerose specie animali oltre alle variegate specie floreali, in particolare a quelle endemiche come la Pianella della Madonna.
Come arrivare
Il parco naturale Dolomiti Friulane ha diversi accessi che permettono di raggiungere gli otto centri visita della riserva. Arrivando da Longarone si entra in Friuli Venezia Giulia all'altezza del paese di Erto, poco dopo la diga del Vajont. Da qui la strada è breve fino al paese di Cimolais, uno dei principali accessi ai sentieri del parco naturale Dolomiti Friulane. Un modo alternativo per raggiungere il parco è quello di percorrere la strada che da Maniago porta fino ad Andreis dove è situato un altro centro visite. Proseguendo lungo questa strada si raggiungeranno poi anche Claut e Cimolais. La parte più settentrionale della riserva si raggiunge facilmente dal Cadore sbarcando a Forni di Sopra e poi Forni di Sotto. Ad est, l'ultimo accesso che segnaliamo, è quello che si ha dai paesi di Tramonti di Sotto e Tramonti di Sopra che rimangono però un po' più distanti dai principali sentieri escursionistici.
Foto
{phocagallery view=category|categoryid=345|limitstart=0|limitcount=0}
Parco naturale Dolomiti Friulane - Friuli
Semplicemente selvaggio! Ecco la prima esclamazione quando, con grande sorpresa, mi sono trovata di fronte alla Valle Cimoliana che da Cimolais prosegue verso il cuore del Parco naturale delle Dolomiti Friulane. Poche strutture ricettive, qualche campeggio dove vivere la natura a 360°, tanti sentieri per mountain bike ed escursionismo, molte specie di fauna e poi..., la flora endemica. A differenza degli altri parchi naturali o nazionali delle Dolomiti, quello friulano, forse per la sua posizione particolare, non è stato ancora invaso da miriadi di strutture turistiche, da impianti sciistici (sono presenti solo sul versante di Forni di Sopra) e da mostri ecologici dediti più all'ospitalità di massa che a preservare il territorio. Sono consapevole che il mio punto di vista si scontrerà con quello del turista medio insoddisfatto per la presenza di pochi alloggi turistici ma, in fin dei conti, questa potrebbe essere la vera fortuna del parco, dei suoi abitanti (gli animali!) e di coloro che cercano angoli spopolati ed incatevoli dove riscoprire la Natura.
Partendo da Cimolais, da Claut, dal lago di Barcis si possono esplorare decine di sentieri ideali alla pratica della mountain bike come quello che sale a Pian Cavallo o la strada sterrata che, seguendo il corso del torrente Cimoliana, si insinua fra le prime ma già impervie vette delle Dolomiti friulane giungendo fino a Pian Meluzzo. Gli amanti dell'escursionismo, del nordic walking, dell'arrampicata e dell'alpinismo troveranno nei sentieri e nelle cime friulane delle vere e proprie sfide, ma anche delle piacevoli alternative alla vita sedentaria di città. Gli appassionati di birdwatching e fotografia potranno sbizzarrirsi nell'organizzazione di appostamenti per riprendere ungulati e volatili (tra le altre cose molto facili da scorgere durante una qualsiasi passeggiata!). In estate poi la forra della Valcellina viene spesso aperta per permettere agli escursionisti, ma anche agli appassionati di ruote grasse di percorrerla seguendo il corso del Cellina fino a Montereale Valcellina. Un'esperienza davvero suggestiva e originale! Fra Cimolais e Claut si può visitare anche il parco faunistico di Pianpinedo molto ampio e curato, dove gli avventori, seguendo dei sentieri di trekking, potranno osservare caprioli, camosci ed anche stambecchi che vivono ormai in numero importante sulle dolomiti friulane. Dalla zona del Cadore, affrontando il passo Mauria, si giunge a Forni di Sopra, una delle località più importanti del parco naturale delle Dolomiti friulane.
Esplorando il parco da un altro versante, da quello di Forni per esempio, si scopre subito di trovarsi nel luogo dove iniziano diverse escursioni interessanti come quella chiamata Truoi dai Sclops che dal Rifugio Giaf permette di incamminarsi alla ricerca di endemismi floreali e di magnifiche vedute sulle Dolomiti. Nel piccolo laghetto in località Davost è possibile anche imparare ad andare in canoa, sport insolito e piuttosto ricercato che io personamente non ho ancora avuto il piacere di sperimentare. Il versante più selvaggio del parco delle Dolomiti Friulane è invece quello accessibile dalle località di Tramonti di Sopra e Tramonti di sotto. Dalla località più a nord, Tramonti di sopra, si possono percorrere due itinerari escursionistici piuttosto impegnativi ma di grande soddisfazione: la strada degli alpini che porta a ricalcare i passi degli alpini su un vecchio tracciato di inizio 1900 ed il sentiero del lago di Ciaul dove probabilmente vi imbatterete in qualche esemplare di ungulato. In tutta l'area del parco, nei suoi paesini più caratteristici e sul corso dei suoi torrenti più spumeggianti troverete campeggi dove fermarvi qualche giorno spendendo poco e dormendo sotto i cieli stellati di questa zona poca soggetta al problema dell'inquinamento luminoso tanto odiato dai fotografi. Tramonti di Sopra, Cimolais, Barcis, Forni di Sopra... di campeggi proprio non ne mancano. In estate poi, potrete alternare il vostro soggiorno fra campeggi e rifugi dove trascorrere una notte prima di rimettersi in cammino sulle Dolomiti friulane. Chi ama la natura selvaggia, gli sport all'aria aperta e le passeggiate ad alta quota a tu per tu con la natura... nel Parco delle dolomiti friulane potrebbe aver trovato il posto giusto dove vivere delle esperienze autentiche a 360°!
In due diverse occasioni abbiamo avuto modo di esplorare parte del territorio incluso nel
Parco Naturale delle Dolomiti Friulane: in aprile in sella alla nostra mountain bike o dopo aver indossato gli scarponi abbiamo cercato di scoprire l'area meridionale da
Erto, con i i tristi ricordi del disastro del Vajont, a Barcis adagiata sul suo lago turchese. La scorsa estate invece, durante
il bike and trek, abbiamo oltrepassato in bicicletta il facile ma lungo
passo di Mauria giungendo a Forni di Sopra dove abbiamo campeggiato per pochi spiccioli. Dopo qualche giorno nella zona carsica friulana, abbiamo raggiunto Tramonti di sotto dove abbiamo campeggiato in una valle stretta ma molto verde.
Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico