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Passo Rabbi e cima Quaira dalla val d'Ultimo in MTB
Un percorso MTB nel parco Nazionale dello Stelvio, in Alto Adige con partenza dalla Val d'Ultimo. L'itinerario al passo Rabbi e cima Quaira è tosto e nell'anello sommitale prevede molti tratti a spinta, ma i panorami sono selvaggi, segantiniani.
In questo articolo
Da Santa Gertrude a passo Rabbi
In una calda giornata d'inizio settembre, con il mitico Gotico, compagno ormai di tante escursioni, decido di esplorare un angolo di Trentino-Alto Adige che abbiamo entrambi trascurato per troppo tempo. Ci spingiamo ai margini occidentali della regione, in fondo alla Val d'Ultimo, nel piccolo paesino di Santa Gertrude che sarà il nostro punto di partenza.
Lasciata l'auto nel parcheggio sulla strada poco dopo la fermata del pullman, ci dirigiamo subito in salita imboccando la strada secondaria che oltrepassa il torrente Valsura proprio di fianco alla pensilina della fermata del bus e sale verso il centro del paese. Il percorso inizia subito a salire tosto e noi ai margini delle prime abitazioni deviamo sulla sinistra nel bosco, già su sterrato, seguendo i segnavia in legno del percorso 108. Da qui in poi non ci sarà più un metro d'asfalto lungo l'itinerario.
La mulattiera ampia e ben tenuta, sale a tornanti e al mattino resta all'ombra nel fondovalle. Qualche chilometro più in alto una spianata si apre e la strada sale nella vallata più ampia, fino ai suoi margini dove si trova la Kirchberg alm (malga Montechiesa - 1893 m), ultimo punto di ristoro prima di iniziare l'ascesa verso le alte quota.
La strada oltre questo punto si impenna e le pendenze diventano davvero proibitive se non si ha una buona gamba o una e-bike. Il fondo resta buono e quindi pedalabile dai più in forma. Un piccolo ponticello segna il limitare delle rampe più decise ma si continua un'ascesa costante. Di fronte a noi le pareti montuose non lasciano presagire altro che ulteriore fatica. La vallata è stretta ma le cime che la cingono promettono paesaggi ad ampio respiro. Si prosegue su strada, con qualche altro tornante, fino alla malga Bärhapp (2296 m), giunti alla quale non si può far altro che prender fiato!
Qui la strada finisce e inizia un sentiero pedalabile solo a piccoli tratti, che sale sui ghiaioni rocciosi che si vedono di fronte. Piano piano il paesaggio si apre e si iniziano a vedere le cime del parco Nazionale dello Stelvio in cui questo itinerario si svolge. Tra qualche spinta (molte) e qualche pedalata (poche) si giunge infine al passo Rabbi (2449 m).
La vista spazia sulla valle omonima sotto ai nostri piedi con la vicina malga monte Sole meta di un altro bel percorso in zona alternativo al classico giro delle malghe, entrambi percorsi fatti secoli fa. Più lontano gli occhi si fissano sul Careser e, in lontananza, il Cevedale. Un po' di nuvolaglia sparsa copre le altre vette del gruppo dell'Ortles mentre a sud il Brenta si staglia vicino.
Dal rifugio Stella Alpina a cima Quaira
Dal passo di Rabbi, valico spesso inserito nelle tante traversate in MTB delle Alpi, si raggiunge in pochissimo tempo con una breve discesa il rifugio Stella Alpina ai laghi Corvo.
Ci fermiamo concedendoci un pasto e una bibita, riflettendo sul da farsi. L'intenzione iniziale era quella di scavalcare anche la cima Collecchio (2957 m) e scendere nella vallata parallela verso il rifugio Canziani al lago Verde, ma notiamo che il sentiero è davvero impraticabile e mancano ancora 500 m di dislivello. Rinunciamo a questa opzione dato che non siamo particolarmente amanti del portage mentre il sentiero che scende verso la valle di Rabbi sembra molto più promettente.
Avendo notato su komoot un anello più piccolo che ci riporterebbe alla malga Bärhapp passando da una cima lì vicino, decidiamo di sfidare la sorte e provarci.
I primi metri di discesa sono davvero una goduria e, facendo attenzione a dare la precedenza agli escursionisti, ci divertiamo fino al fatidico bivio che non tarda ad arrivare.
Lasciamo il tavolo da biliardo che scende verso Piazzola e deviamo a sinistra in leggera ascesa verso la malga Bordolona, su un sentiero che si rivela da subito impraticabile in bici. Davanti a noi si presenta tutta la catena delle Maddalene che divide la val d'Ultimo e la val di Non. Ammirando queste vette pelate e selvagge mi viene in mente il giro a Passo Binasia, maestoso e impegnativo, anch'esso fatto più di dieci anni prima.
Continuiamo ad alternare lunghi tratti a spinta a brevissime pedalate fino a raggiungere i piedi di un canalone che, dritto per dritto, si rivela la via d'accesso alla Cima Quaira che ci dovrebbe permettere di valicare le Maddalene e scendere nuovamente in val d'Ultimo.
Armati di molta pazienza, iniziamo la risalita con le bici in spalla seguendo una traccia di sentiero più immaginaria che reale. Passa oltre mezz'ora prima di raggiungere la spianata che si ricollega al sentiero di discesa: il panorama si apre straordinario, di nuovo sulle vette dello Stelvio: ce l'abbiamo fatta, siamo arrivati in cima.
Cima Sternai (3443 m) è la più imponente e vicina, assieme al Collecchio e al Gioveretto oltre le quali si trova la val Martello. Un laghetto prosciugato segna i pendii ai piedi della cima Quaira (2733 m) che lasciamo leggermente a destra rifiutandoci di spingere la bici fino in cima. L'ultimo sforzo ci porta a raggiungere il punto più alto dell'itinerario (2684 m) e svalicare verso la valle Montechiesa, seguita in salita al mattino.
Rientro in val d'Ultimo
Ci è sufficiente uno sguardo per capire che anche in discesa non ci sarà troppo da divertirsi e dovremo restare concentrati. Il primo tratto di sentiero infatti si infila in un ripido canalone che in picchiata sulle rocce ci costringe a scendere spesso e volentieri di sella per spingere la bici. Per fortuna perdiamo quota rapidamente e senza troppo sforzo e un pianoro tutto sommato pedalabile ci illude.
Il sentiero si infila di nuovo tra le rocce e torniamo ad alternare qualche pedalata a tanta spinta fino ad aggirare completamente la cima Quaira e iniziare a ritornare verso ovest. Nei pressi di una meravigliosa malga in legno dobbiamo fare una scelta: il percorso che stiamo seguendo proseguirebbe in quota per ricongiungersi alla strada seguita in salita proprio alla malga Bärhapp mentre deviando sulla destra ci sarebbe un sentiero di discesa che si infila nel bosco per scendere diretto verso la malga Kirchberg.
Non conoscendo le condizioni di quest'ultimo e non avendo riferimenti, decidiamo di restare sulla traccia già percorsa da altri: anche questa scelta, col senno di poi, si rivelerà errata infatti ancora una volta il sentiero sale e scende costantemente con pendenze e fondo non pedalabili. Siamo costretti a continuare a spingere così la bici ancora per mezz'ora circa fino a, finalmente, raggiungere la malga.
Ci tuffiamo per terra, sfiniti, per riprendere un po' di energie prima di chiudere il percorso seguendo la strada fatta anche all'andata.
Un itinerario che, a posteriori, merita fino al passo Rabbi (e rifugio Stella Alpina) ma che risulta piuttosto pesante nella parte di anello sommitale. Se vuoi seguire le nostre tracce ti suggerisco in alternativa di fare una sorta di "duathlon" e raggiungere malga Bärhapp in bici, lasciando il mezzo lì, per poi fare l'anello di cima Quaira (circa 9 km) a piedi e recuperare la bicicletta per l'ultima veloce discesa al rientro.
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Leo
ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.
EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.
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