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Pedalata sugli Appennini | Tappa 2: tappa intera e gambe a pezzi
Scritto da jimmy
Datemi una G!
Datemi una I!
Datemi una N!
Datemi una O!
Gino, Gino, Ginooooooooooo!
Che performance ragazzi: la forza di un Caterpillar anni '80, l'agilità di una gatta in calore, la resistenza di un partigiano, la flessibilità di una Big Babol all'uva.
Martedì 11 agosto 2015, Sesta Godano (SP) - 242 m.s.l.m ----> Berceto (PR) 802 m.s.l.m.
88,6 km | 6:18 CIS (culo in sella) | 0 km con pioggia | 2210 m dislivello
2,6 passi (1,3 x Passo Rastrello o Rastello 1050 m - 1,3 x Passo della Cisa 1041 m) | 1275 cal | 21,8 € spesi
Mi ha stupito con la sua voglia di andare avanti e non mollare. Due passi oggi, per circa 1500-1600mt di dislivello e 70km di strade roventi come solo una strada appenninica in Centro Italia può essere.
Gino non mangia more, pedala.
Gino non guarda le fighe per la strada, pedala.
Gino non saluta ciclisti per strada, li fulmina.
Gino non si ferma a fare pause, pedala.
Assetato di vittoria, di kilometri, di sali energetici per sportivi, di salita, di applausi lungo il percorso. Unico, inimitabile e insostituibile. Un vero vincente.
Per il resto, dal punto di vista di uno spettatore, è stata una tappa poco entusiasmante. Beh sì certo, ho incontrato una talpa per strada, ma non aveva granché da raccontarmi...
Poi devo ammettere che per una buona parte del viaggio ho pensato alle tette di Mara
Non sono molto "raccontoso" questa sera, anche perché oggi ho adottato un metodo di percorrenza tragitto che mi ha garantito tutto ciò che voglio da un giro in bici:
- Massimo dispendio energetico o per lo meno quello che mi permetta di mangiare 2-3 gelati al giorno senza farmi paranoie caloriche
- Ritmi di pedalata che mi portino almeno sopra la soglia aerobica (120bpm circa, ovvero il punto a partire dal quale una pedalata è anche allenamento e non solo movimento)
- Libertà di pedalare con il mio ritmo senza imporlo agli altri nè seguire il loro. La soluzione è molto semplice: appena inizia la salita io schizzo verso la cima, raggiungo il passo e mangio un frutto, poi giro la bici e torno verso valle a prendere Gino così mi faccio la salita un'altra volta. Questo metodo è il TOP (anche a detta di Gino).
- Inoltre mi permette anche di aggiungere alla lista un ulteriore vantaggio: massimizzazione del risultato attraverso l'ampliamento di kilometri percorsi e dislivello affrontato.
Chiudo aggiungendo semplicemente un paio di super foto, che quest'anno sono di gran qualità grazie al nostro amico Gino e alla sua super macchina da guerra.
Buona notte a tutti!
Ecco tutte le tappe della pedalata sugli Appennini di "Jimmy e Gino":
Tappa 0: compitini pre-partenza Tappa 1: mezza tappa e riso gratis Tappa 2: tappa intera e gambe a pezzi Tappa 3: il Cayenne, la crostata assassina e boia chi molla Tappa 4: sì, sì... ma gli Appennini? Tappa 5: ultima cena Tappa 6: anche gli Appennini nel loro piccolo si alzano Tappa 6,5: shopping, ozio e dormite infinite Tappa 7: a volte ritornano Tappa 8: quasi 100 ma di meno
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico