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Pedalata sugli Appennini | Tappa 6: anche gli Appennini nel loro piccolo si alzano
Scritto da jimmy
Questa mattina dopo aver sistemato il Facebook del nostro amico e Elio e abbracciato il mio mitico compagno di viaggio Gino sono partito per un super giro. Stanco morto?
Beh, sì e no.
Sabato 15 agosto 2015, Fivizzano (MA) 332 m.s.l.m. ----> Cervarezza - Santa Lucia (RE) 1000 m.s.l.m
89,2 km | 5:20 CIS (culo in sella) | 10 km con pioggia | 2329 m dislivello
2 passi (Passo dei Carpinelli 832 m.s.l.m., Passo di Pradarena 1572 m.s.l.m.) | 1347 cal | 17 € spesi
Primo giorno di solitudine
Le gambe macinano da fare pura, soprattutto in confronto all'anno scorso, anche se i carichi del 2014 erano ben diversi. Diversi nel senso simili al giro di oggi. Tra l'altro l'anno scorso ero sullo Stelvio il 15 Agosto. Con quel fantastico nevischio a oltre 2700 metri che è un vero toccasana. Ora sono a 1000 metri, seduto sulle panche destinate ai pic-nic e vestito pesante come l'anno scorso in mezzo alle Alpi. Infatti mi sono beccato qualche leggero temporale che, se non mi ha messo in ginocchio come ha fatto il primo giorno, se non altro ha abbassato le temperature in modo considerevole.
Domani è prevista pioggia seria, per cui non so ancora cosa fare. Chi sa quanti di voi avranno notato che la tappa di ieri e la tappa di oggi hanno gli stessi punti di partenza e di destinazione, ma invertiti. Questo è "il lusso" di pianificare giorno per giorno, senza preoccuparsi troppo di cosa è come: vedo un passo, tanto più è alto tanto più godo - pioggia permettendo. Poi magari scopri, una volta che scendi e inizi a pensare che da qualche parte dovrai pure dormire (soprattutto se tira aria di burrasche), che da quella strada capiterai proprio dove sei passato l'altro giorno. Che fregatura. Non mi piace per nulla tornare dove son già stato, soprattutto se il posto è un campeggio 4 stelle con il prezzo di un b&b e la qualità di servizio di una cabanas messicana, Franco sa cosa intendo.
Eccomi quindi al Camping Le Fonti di Cervarezza Terme. Baby club e dance music per il popolo in vacanza. Ho finito di cenare alle 18.30: una busta disidratata per 3 persone di minestrina d'orzo e legumi, 'na bella botta di proteine, di vita e di energia.
Nel frattempo, senza un solo secondo di pace, scrivo il diario di ieri, dato che la serata meravigliosa mi ha impedito di farlo in tempo per la vostra lettura serale. Ma ieri era giornata di festa per tutti, quindi probabilmente non avreste letto comunque. Penso alle ferie, che prima o poi ripeterò, che ho fatto con la Luna in barca a vela. Probabilmente la migliore vacanza della mia vita e, negli ultimi anni, sicuramente l'unica. Perché chiamare vacanza tutto questo o quello che faccio di solito suona piuttosto come un ossimoro. Sveglia alle 6.30, stretching, smontaggio tenda e asciugature varie, colazione, culo in sella, qualche sosta, culo in sella, ricerca campeggio, montaggio tenda e asciugature varie, cena preparata a mano, scrittura diario, the, a dormire. Intendiamoci, adoro questa roba, ma resta il fatto che il "non fare" mi dà alla testa.
L'importante è che "fare" non sia "lavorare" ovvero "essere economicamente produttivo". In quel caso sei fottuto, passi una vita a lavorare e morirai lavorando. E muori con il portafogli pieno che non risponde alla domanda che ti poni quando è troppo tardi: dove cazzo è finita la tua vita?
Va beh comunque che bello farsi il the caldo. Oggi ho pedalato molto ma forse lo ho già detto. Sono un po' stufo di scrivere. Due diari alla sera sono troppi ihihihihihh.
Però per fortuna ho qualche bella foto per voi. Dato che oggi ho affrontato la più grande invasione di more della storia dell'umanità.
Ma grosse queste!!! Semplice spiegazione: per la prima volta da una settimana oggi sono sceso sotto i 300 mslm e quindi la vegetazione mi ha regalato il pranzo.
E il dessert.
Oggi è anche il giorno che ho raggiunto la quota più elevata, sicché tra su e giù e su e giù è stato circa come andare a Fai della Paganella tre volte con una MTB trainando un carrello con dentro 10 litri di latte e 10 chili di zucchero. Per quelli che non bevono il latte è stato come avere 10 kg di patate e 10 kg di mele. Sempre a Fai però.
Come ho già detto era anche freddo e pioveva ma io ho evitato la pioggia perché facevo sempre zigzag a venire su dalla salita e così facendo ho evitato un numero incalcolabilmente enorme di gocce.
Anche oggi ho visto bei paesini...
Ecco adesso sono stufo e vado a dormire... buonanotte!
Ecco tutte le tappe della pedalata sugli Appennini di "Jimmy e Gino":
Tappa 0: compitini pre-partenza Tappa 1: mezza tappa e riso gratis Tappa 2: tappa intera e gambe a pezzi Tappa 3: il Cayenne, la crostata assassina e boia chi molla Tappa 4: sì, sì... ma gli Appennini? Tappa 5: ultima cena Tappa 6: anche gli Appennini nel loro piccolo si alzano Tappa 6,5: shopping, ozio e dormite infinite Tappa 7: a volte ritornano Tappa 8: quasi 100 ma di meno
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico