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Pedalata sugli Appennini | Tappa 7: a volte ritornano
Scritto da jimmy
Sto mangiando il primo gelato. Non so ancora primo di quanti, ma ho preventivamente preso il cono piccolo dato che mi hanno detto che ci sono più gelaterie in paese, quindi con quello piccolo mi metto in pace la coscienza e posso prenderne quanti ne voglio. Certo come rapporto quantità prezzo si spende un po’ di più, ma alla fine è bello cambiare posto. Poi alla fine, la gente della mia età lo fa con le birre di solito e, fanculo, almeno il gelato non è alcool.
Adesso ho finito il secondo e posso affermare con certezza che in 10 giorni di ferie non ho trovato un solo gelataio in grado di produrre una cosa decente. Mi chiedo cosa diavolo ci voglia. Intendo, gelaterie buone in giro ce ne sono, ma trovarle è un'impresa. Comunque un gelato schifoso è sempre meglio di nessun gelato, il che mi pone nella condizione di non farmi troppi problemi di fronte al banco frigo: lo acquisterò lo stesso anche se la soddisfazione nell'80% dei casi sarà limitata.
Lunedì 17 agosto 2015, Cervarezza - Santa Lucia (RE) 1000 m.s.l.m ----> Castelnuovo della Garfagnana (LU) 438 m.s.l.m.
86,7 km | 4:46 culo in sella | 0 km con pioggia
1858 m dislivello | 2 passi (Passo delle Radici 1529 m.s.l.m., Passo del Lagadello 1592 m.s.l.m.) | 1143 cal | 34 € spesi
Comunque se il pistacchio è troppo verde lasciate stare, ma anche se è giallo meglio non aspettarsi troppo. Le torte invece, qui le sanno fare buone. Ma non sono un esperto di torte - per me più grande è, più buona è - per cui il mio giudizio non vale granché. Il punto è che dopo circa 50km di salita con qualche discesa in mezzo, anche la torta alle pere e cioccolato va più che bene!
Certo non ha nulla a che fare con la bomba calorica alle tagliatelle mielose della bottega di paese emiliana, ma come dicevo mi accontento. Poi proprio adesso sono passate delle bambine con i biscotti a 1 euro che ho comprato a 1,44€ dato che i soldi andavano alla scuola e i biscotti (2) sembravano proprio buoni. E sono anche a forma di cuore per cui la mancia è più che giustificabile.
Giusto per la cronaca mi trovo a Castelnuovo di o della Garfagnana che deve essere una valle o una zona appenninica o boh. Nella piazza del paese con il sole in faccia che mi scioglie.
Ora tra poco mi alzo e vado a cercare la terza gelateria, così posso raccontarvi meglio la tappa paesaggisticamente più bella e anche con un tempo bello e anche fresco.
Spetta che vado.
Poooorca miseria ma questo paese è pericolosissssssimo!!!!
Oltre ai biscotti ci sono anche le torte a 1 euro, altro che gelato.
Beccatevi questa
Non sembra un granché ma posso garantirvi che è la fine del mondo: torta alla ricotta e cioccolato (Nutella?) con roba sopra e pasta frolla sotto. Cristo santo è meglio che mi allontani altrimenti domani mi tocca fare l'ultima tappa sotto l'acqua con una tortiera sopra le borse...
Ok ok, ce l'ho fatta, mi sono allontanato acquistando ancora solo un'altra fettina da 1 euro, una crostata semplice alla marmellata che mi servirà per la colazione di domattina. Giuro che non la mangio. Quindi mi accomodo a un bar abbastanza squallido e mi prendo una birretta, dato che in questi giorni la regola della birretta premio all'arrivo della tappa è stata infranta più volte...
Con la birretta non mangio nemmeno le patatine che mi hanno portato perché vado matto per il dolce e non per le patatine veleno.
Comunque dicevamo della tappa. La più bella come paesaggi e anche poco faticosa nonostante i 90km 1800mt di dislivello. Sicuramente ha aiutato la giornata di riposo di ieri. Avrei portato continuare se avessi avuto la certezza di trovare un campeggio senza sforzo a qualche km di distanza. Ma va bene così, senza strafare. Il campeggio è bello (si tratta di una mix tra azienda agricola, agriturismo e campeggio) anche se per raggiungere il centro c'era molta discesa ripida e quindi la passeggiata contro l'ernia è diventata una passeggiata pro ernia.
Adesso i bambini nel paese fanno le corse poi ci sono le moto d'epoca, i dischi le vespe e mille altre cose organizzate per una serata specialissima.
Comunque la giornata è iniziata proprio bene, con una sveglia presto (6.30) e un sole che si alzava proprio vicino a me, nel silenzio più totale, asciugandomi la tenda
La cosa che amo del mattino presto è la stessa che ho sempre amato della notte ( centinaia di notti nella mia vita passate a studiare): nessuno che rompe i maroni, nessuno che parla, semplicemente l'altro lato del mondo, quello che ha molto da dire ma non dice e lascia che sia tu a capire. La differenza tra mattino e notte è che il mattino presto c'è anche la luce quindi sembra tutto più "normale". Sostanzialmente il mattino è sostenibile, la notte no. Se vuoi vivere la notte devi rinunciare al giorno e la cosa ti spinge in un tunnel non accettabile, né per gli altri né per te.
Segue spesa veloce al supermercato e colazione TOP di gamma sulla strada.
Un'altra cosa che ho fatto per strada oggi è stata la cacca, proprio per via dell'ora presta di risveglio.
Fare la cacca per strada è sempre più complicato che farla in campeggio. Però si fa lo stesso. E prima di farla ho sentito uno che ieri sera ha sistemato i carburatori della sua Fiat 500 meravigliosa. gli ho detto che anche io ne avevo una ma non sembrava molto interessato. Era molto più attratto dal suo vinello bianco delle 9.35 del mattino...
Bene poi dopo la cacca al distributore ho pedalato per un paio di ore vedendo bei paesaggi
Poi un panino al formaggio e pomodoro e via che andare verso il Passo delle Radici
E dopo 2 km con punte al 13-15% anche un altro passo dove sembra sia transitato pure il Giro d'Italia.
Adesso devo riflettere su cosa fare per cena, cioè se saltarla, se mangiare gelato, torta, farmi servire in una trattoria, farmelo in campeggio o non so quale altra incredibile opzione. Poi l’iPad sta impazzendo perché in questa mail ci sono troppe foto e allora vi saluto e vi do appuntamento a domani per ultima tappa!
Ciaoooo
Ecco tutte le tappe della pedalata sugli Appennini di "Jimmy e Gino":
Tappa 0: compitini pre-partenza Tappa 1: mezza tappa e riso gratis Tappa 2: tappa intera e gambe a pezzi Tappa 3: il Cayenne, la crostata assassina e boia chi molla Tappa 4: sì, sì... ma gli Appennini? Tappa 5: ultima cena Tappa 6: anche gli Appennini nel loro piccolo si alzano Tappa 6,5: shopping, ozio e dormite infinite Tappa 7: a volte ritornano Tappa 8: quasi 100 ma di meno
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico