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Attrezzatura da campeggio: cosa serve per dormire sotto le stelle
Viaggiare, in bicicletta o a piedi, spesso significa immergersi nella Natura e godere dei suoi silenzi, dei suoi colori e dei suoi profumi… anche di notte. Chi gira il mondo lentamente ha spesso con sé tutta l’attrezzatura da campeggio necessaria per poter riposare nell'outdoor sotto un cielo stellato, senza preoccuparsi di nulla. Ma qual è l’equipaggiamento idoneo a campeggiare e cosa non deve assolutamente mancare nei tuoi viaggi?
In questo articolo
Attrezzatura di base per dormire all'aria aperta
Uno dei fattori che bisogna valutare con più attenzione quando si viaggia in bici o a piedi è il peso da trasportare e questo inciderà drasticamente sulla scelta dell’equipaggiamento. Ognuno dovrà trovare il proprio setup ideale e le attrezzature moderne concedono mille varianti possibili.
L’attrezzatura da campeggio di base, in ogni caso, per un setup classico, è composta da tre elementi.
Tenda da campeggio
Una tenda che andrà scelta in base all’epoca del viaggio, al numero di persone che dovrà ospitare, all’impermeabilità e caratteristiche dei materiali, alla presenza o meno di una veranda, al costo e ovviamente, come avevamo anticipato, al peso. Scegliere la tenda giusta non è facile poiché le tende prodotte con materiali più leggeri e di maggiore qualità spesso costano di più quindi bisognerà valutare anche il budget a disposizione.
Sacco a pelo o saccoletto
Un sacco a pelo che potrà essere in piuma o in materiale sintetico, avere una temperatura comfort sotto o sopra lo zero, essere a mummia o a coperta. Ognuno di noi, in base al viaggio che vuole intraprendere, dovrà valutare accuratamente la scelta. Per mia esperienza personale consiglio, a chi viaggia durante tutto l’anno anche in luoghi freschi, di scegliere un sacco a pelo a mummia con temperatura comfort almeno un paio di gradi al di sotto dello zero che abbia un peso non superiore a 1, 2 kg.
Materassino
Un materassino che può essere in schiuma di poliestere, autogonfiante o gonfiabile da spiaggia. Anche in questo caso come elemento indispensabile della nostra attrezzatura da campeggio suggerisco un materassino in schiuma di poliestere per viaggi brevi o per pochi utilizzi e il materassino autogonfiante per viaggi medi o lunghi dato l’ingombro minimo e la facilità di montaggio oltre al buon lavoro di isolamento dal terreno.
Equipaggiamento per cucinare
Oltre a tenda, sacco a pelo e materassino, per viaggiare in bicicletta e campeggiare, dovrai munirti anche di attrezzatura per cucinare in maniera indipendente. In Europa infatti non sono molte le nazioni fornite di campeggi che offrono una cucina comune (questo succede per esempio in Norvegia, ma raramente ho trovato altri paesi così organizzati!).
Per poter cucinare in viaggio servono
Fornelletto
Un fornelletto che può essere a gas, ad alcool, multifuel… anche in questo caso bisognerà valutare la tipologia di viaggio e il peso da trasportare. In alcuni paesi le bombolette di gas sono reperibili facilmente, in altri luoghi più isolati sarà più facile far rifornimento di benzina e quindi la nostra scelta potrebbe ricadere su un fornello da campeggio multifuel che è però molto più costoso di un comune fornello a gas. In base alla nostra esperienza posso dirti che per anni abbiamo viaggiato semplicemente con il classico fornelletto a gas ma, due anni fa, in occasione di un viaggio in bici sulle Ande abbiamo scelto di acquistare un fornello multifuel.
Pentole e stoviglie
stoviglie che comprendono piccole pentole per cucinare (per la leggerezza l’alluminio non ha eguali), ciotole come per esempio quelle in silicone facili da lavare e richiudibili, posate che possono essere in plastica resistente. La borraccia può essere utilizzata come bicchiere o per trasportare thè o caffè caldi preparati con il fornelletto.
Da non dimenticare a casa
- un frontalino o una torcia sono indispensabili per potersi muovere con sicurezza nell’oscurità. Pensa di dover cercare qualcosa nelle borse da bici durante la notte… una luce potrebbe fare la differenza;
- un coltellino multiuso da viaggio che può essere utile in molte situazioni, sia per cucinare che per tagliare dei pezzi di stoffa o altro;
- un piccolo kit da cucito per riparazioni veloci o interventi d’emergenza alla nostra attrezzatura;
- un accendino per utilizzare il fornello, ma non solo;
- un piccolo quaderno dove annotare le esperienze e le impressioni sul viaggio, sugli incontri e sui luoghi.
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Vero
ITA - Correva l'anno 1983 quando ha sorriso per la prima volta alla luce del sole estivo. Da sempre col pallino per l'avventura, ha avuto la fortuna di girare l'Europa e l'Italia con i genitori e poi, per la maturità, si è regalata un viaggio in 2 cavalli da Milano verso la Russia. Al momento giusto ha mollato il lavoro senza alcun rimpianto per volare in Nuova Zelanda dove ha viaggiato per cinque mesi in solitaria. Nel 2007 ha provato per la prima volta l'esperienza di un viaggio in bici e, da quel momento, non ne ha potuto più fare a meno... così, dopo alcune brevi esperienze in Europa, nel 2010 è partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, il Sudafrica-Lesotho e #noplansjourney. Se non è in viaggio, vive sul lago d'Iseo! Carpediem e buone pedalate!
EN - It was 1983 when he smiled for the first time in the summer sunlight. Always with a passion for adventure, she had the good fortune to travel around Europe and Italy with her parents and then, for maturity, she took a trip in 2 horses from Milan to Russia. At the right moment he quit his job with no regrets to fly to New Zealand where he traveled for five months alone. In 2007 she tried the experience of a bike trip for the first time and, from that moment on, she couldn't do without it ... so, after some short experiences in Europe, in 2010 she left with Leo for a long cycling trip in South East Asia, the first real great adventure together! Asia was followed by the Andes, Morocco, South Africa-Lesotho and #noplansjourney. If he's not traveling, he lives on Lake Iseo! Carpediem and have good rides!
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico