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Recensione Genesis Longitude: bici adventure per andare ovunque

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Dopo quasi due anni credo sia giunto quel momento, i chilometri sotto le ruote sono molti e sono stati macinati su una notevole varietà di percorsi. Posso dunque iniziare a dare un giudizio completo e concreto alla bici da viaggio che mi ha accompagnato in giro per il mondo negli ultimi viaggi: si tratta della Genesis Longitude una vera e propria adventure bike della casa inglese.

Valutazione

  • Generale:
  • Costo:
  • Telaio:
  • Comodità:
  • Affidabilità:
  • Componenti:
  • Design:
Tipo di test:

In un viaggio in Oman, Costarica, Turchia a pieno carico, sulle Alpi in bikepacking e con borse leggere in Sicilia. Tante escursioni giornaliere intorno a casa in Trentino

Durata del test: 2 anni
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Genesis Longitude recensione lifeintravel.it

Gensis Longitude: ferro vecchio o nuovo che avanza?

Il marchio inglese realizza diversi modelli di bici da viaggio, è una garanzia per quanto riguarda le bici in acciaio per cicloturismo e noi avevamo l'esperienza positiva della Genesis Tour de Fer 20 con cui Vero ha viaggiato per alcuni anni.

Lo ammetto, quando l'ho acquistata un paio di anni fa i dubbi erano tanti e solidi: troppo estrema, troppo vecchia, troppo classica, troppo moderna. Insomma, tutto e il contrario di tutto. Sì, perché la Longitude è una bici particolare, e lo chiarisco subito, non è una bici per tutti ma poi vedremo il perché.

Ruote da 27,5+ con copertoni da 2.8", freni idraulici, cerchi da 35 mm sono le caratteristiche più anomale di questa adventure bike che la stessa Genesis definisce mountain bike originale per andare ovunque e fare qualsiasi cosa. Invece la presenza del quick release, la doppia guarnitura e un fodero orizzontale lungo ne svelano la natura da viaggiatrice old-style.

genesis bikepacking

Insomma, se da un lato alcune caratteristiche di questa bici la proiettano nel presente, dall'altro presenta alcuni indizi che la etichettano come bici di vecchia generazione. Proprio questa mistura mi ha creato dubbi e allo stesso tempo generato quella curiosità innata di esplorare l'ignoto, anche in termini di materiali e mezzi. 

Allora bando alle ciance e scopriamo come è andata questa mia convivenza, ma prima di entrare nel vivo della recensione della Genesis Longitude, vediamo una breve carrellata delle caratteristiche principali di questa bici. 

genesis longitude carica recensione

La bici Genesis Longitude, con una geometria tale da avere un lungo carro posteriore, un rapporto Stack/Reach molto basso e uno sterzo aperto, si identifica a tutti gli effetti come una bici comoda e guidabile, su cui pedalare ore e ore lungo i sentieri del mondo. Sì, parlo di sentieri e non di strade perché è evidente che questa bici strizzi decisamente l'occhio all'offroad, anche bello spinto. Altre caratteristiche che lo fanno capire sono la tolleranza bella abbondante, anche se si decidesse di montare ruote da 29", la cassetta da 10 velocità con un generoso 42T e il manubrio flat bello largo.

Specifiche tecniche della Genesis Longitude

Prima di approfondire la recensione della Genesis Longitude con un giudizio soggettivo andiamo a esaminare nel dettaglio com'è montata questa bici da bikepacking Genesis Longitude. Prima di farlo, ecco le principali caratteristiche tecniche:

Genesis Longitude: caratteristiche

Iniziamo riportando le caratteristiche tecniche della bici da viaggio Genesis Longitude:

  • Tipo di bici: bici adventure (qui trovi le differenze tra bici da cicloturismo, gravel e adventure)
  • Telaio: acciaio Cr-Mo a doppio spessore Mjölnir
  • Forcella: accciaio Cr-Mo
  • Cerchi: WTB ST i35 TCS 2.0
  • Copertoni: WTB Trailblazer 27.5"x2.8"
  • Sella: Genesis
  • Freni: Shimano BR-MT400 disco idraulico, rotore 160mm
  • Trasmissione: Shimano Deore 2x10 36/26 - 11/42
  • Manubrio: Genesis Alluminio flat 760 mm
  • Accessori: /
  • Limite di carico: nd
  • Peso taglia 56: 13,4 kg
  • Prezzo di listino: 1699 €

Trovi maggiori informazioni sul sito ufficiale Genesis. Entriamo nel dettaglio e proseguiamo con la recensione della Genesis Longitude analizzandola parte per parte.

Telaio

Se nella bici con cui ho pedalato in precedenza, la Trek 920 di cui puoi leggere qui la recensione, in molti probabilmente avrebbero storto il naso per la presenza di un telaio e una forcella in alluminio, con questo modello sono tornato al classico e sempreverde acciaio Cr-Mo a doppio spessore. Non sono un fissato dei materiali: anche se amo l'acciaio e la sua eternità, sono sempre convinto che la grandissima differenza in una bici, da viaggio ma non solo, la possano fare più le geometrie, anche visti gli sviluppi nella ricerca che sono stati fatti nel settore negli ultimi decenni.genesis longitude carica

A proposito di geometrie l'ho già accennato in precedenza, questa bici ha elementi che le danno un'identità molto marcata e una spiccata propensione ai percorsi fuori strada, dove non è necessaria la reattività ma si predilige la comodità e la guidabilità (basti pensare all'angolo di sterzo da 68°). 

Ruote e copertoni della Genesis Longitude

Anche a proposito delle caratteristiche delle ruote ho già fatto un accenno in precedenza: entrambe le ruote sono ancorate tramite quick release, sistema che risulta datato ma ancora assolutamente valido su questa tipologia di bici, soprattutto se si tiene in considerazione che sarà molto più semplice trovare questi pezzi di ricambio nelle piccole cittadine di paesi remoti, rispetto ai perni passanti più moderni.

Le ruote sono le WTB ST i35 TCS 2.0. Sono ruote 650B con canale interno da 35mm quindi molto particolari e nonostante non abbia avuto alcun problema in questi due anni, sono forse l'elemento di cui ho più timore: una loro rottura non sarebbe di facile riparazione soprattutto per l'assenza di elementi di ricambio in località difficili: nessun problema invece se ci si limita a viaggi in località turistiche o che hanno una cultura ciclistica consolidata.

genesis longitude cerchio 35mm

Non ho ancora sostituito queste ruote con delle più classiche da 700c perché onestamente devo dire che, a parte il timore di rotture, mi ci trovo alla grande. Nonostante le coperture da 2.8" (ora ho montato un 2.6") hanno una scorrevolezza pazzesca sulle strade bianche e copiano ottimamente roccette e radici sui sentieri, anche con le camere d'aria che io prediligo ai tubeless (i cerchi sono tubeless ready). In due anni e circa 15000 km pedalati ho forato 2 volte quindi anche i copertoni WTB trailblazer sono stati promossi benchè non siano paragonabili ai più sicuri e pesanti copertoni da viaggio presenti sul mercato.

genesis longitude wtb trailblazer foratura

Sella

Per quanto riguarda la sella, non ho praticamente avuto occasione di provare la Genesis di serie perché ho montato subito la sella Rivet in pelle con cui ormai viaggio da qualche anno. Il giudizio, comunque sempre molto personale su questo componente, resta perciò sospeso.

Freni

Anche in questo caso ci sarà chi storce il naso davanti alla presenza di freni a disco idraulici. Personalmente oramai sono anni che viaggio con questa tipologia di freno e credo che il livello di affidabilità raggiunto sia molto alto. In due anni ho maltrattato la Genesis a sufficienza facendola volare in capo al mondo, caricandola su auto e bus, lasciandola sdraiata a terra di notte e in piedi appesa a una parete per giorni: i freni idraulici non hanno mostrato alcun problema e ho fatto lo spurgo soltanto una volta all'anno.

Una curiosità: Genesis, essendo un marchio inglese, monta di serie i freni invertiti rispetto a come siamo abituati noi: il posteriore a sinistra e l'anteriore a destra. Su una bici da viaggio non è un grosso problema in quanto non si devono fare frenate brusche o al limite, però personalmente ho preferito invertirli per trovare subito il giusto feeling, pedalando spesso anche con altre bici, la MTB in particolare.

Trasmissione

Uno dei gruppi che trovo più azzeccati da Shimano per una bici da viaggio è proprio il Deore montato sulla Genesis. Stabile, solido e semplice. Il 2x10 è, a mio parere, una scelta perfetta per questa bici e con il 26x42 come rapporto più agile, permette di andare praticamente ovunque. Apprezzabile anche in ottica di strade molto pendenti, dato lo spirito da esploratrice di questo modello.

genesis longitude deore
La presenza della doppia è, a mio parere, la soluzione più adatta a una adventure bike: il monocorona è troppo limitante a pieno carico per noi (non tanto per il range rapporti quanto per la varietà di sviluppi metrici intermedi), mentre la tripla ormai ha uno spettro, anche nei rapporti centrali, poco differente rispetto alla soluzione con due corone e dieci pignoni.

Un fattore che per alcuni potrebbe essere limitante è la presenza di un 36x11 come moltiplica più lunga, un pò agile e ingestibile sopra i 35-40 km /h: di certo questo non rappresenta un problema per il sottoscritto che difficilmente supera i 20km/h anche in pianura quando viaggia :)

Manubrio

Anche in questo caso non posso dare un giudizio sul manubrio di serie di Genesis - che in ogni caso è un normale manubrio flat con un po' di backsweep - perché da subito ho montato un Surly Moloko, manubrio particolare che avevo in mente da qualche anno e con cui, come puoi leggere nell'articolo Surly Moloko: recensione del manubrio flat per viaggiare, mi sono trovato bene ma non mi ha cambiato la vita. Per i dettagli ti rimando alla recensione, anche perché questa valutazione è basata sul mio stile di viaggio e potrebbe essere assolutamente diversa per te.

genesis longitude manubrio moloko sella rivet

Dettagli

La Genesis Longitude è una bici che ormai, nonstante costi più di 1500€, può essere definita di medio/basso costo e infatti è un prodotto che bada al sodo, senza grandi dettagli o particolarità se non il fatto di essere dotata di innumerevoli occhielli sia sul telaio che sulla forcella. Si possono attaccare portapacchi anteriore e posteriore, anything cage e tre portaborracce. 

genesis longitude occhielli portapacchi

Genesis Longitude: prezzo

Il prezzo di listino del modello Genesis Longitude 2024, che è uguale al mio, è di £ 1499,99 che in Italia si traduce in un prezzo di 1699 €, che come detto poco fa è un ottimo prezzo per una bici di questa tipologia in acciaio.

Dove ho viaggiato con la Genesis Longitude

Negli ultimi due anni ho fatto viaggi un po' di tutti i tipi con la Longitude, dai grandi viaggi in GiordaniaCostarica e Oman, alle escursioni più brevi sui sentieri delle Alpi, dai tracciati giornalieri su ciclabile ai percorsi tecnici nei boschi. Sulla base di questa esperienza posso dire che la Genesis è di certo una bici tuttofare, con cui si può pedalare ovunque, ma se sei una persona che fa percorsi ciclabili e viaggia per la maggior parte su asfalto, ti sconsiglio questa bici.

La Longitude dà il meglio di sé sullo sterrato, dalle strade bianche un po' sconnesse dell'Oman ai single trail flow delle Alpi. La scorrevolezza dei copertoni da 2.8" mi ha davvero stupito ma in ogni caso con la varietà di modelli oggi a disposizione non si può paragonare a una gravel veloce e performante con cui si può anche viaggiare.

genesis longitude val di vizze

Il comfort è strepitoso anche se devo ammettere che i primi tempi ho sofferto di formicolio alle mani (quando restavo tante ore in sella), ma dopo una visita biomeccanica e una messa in sella più precisa ho risolto questo problema. La schiena non ha mai avuto problemi nonostante negli ultimi anni io soffra un pochettino in quella zona del corpo e la pedalata mi è sempre sembrata rotonda e adatta alle mie caratteristiche.

Il manubrio flat (Moloko o no che sia) è un valore aggiunto per me imprescindibile sui terreni tecnici e nonostante mi abitui subito anche ai drop, lo preferisco senza dubbio. Mi è capitato di soffrire il rapporto più duro un po' corto in pianura in una giornata in Costarica con un bel vento a favore (sì, ragazzi, succede! Una volta nella vita può anche succedere di avere il vento a favore!) perché, come già detto, sopra i 35 km/h si deve mulinare parecchio ma per il resto anche il gruppo mi ha sempre convinto.

genesis longitude ciclovia parchi sicilia

La bici si comporta bene sia da scarica sia a pieno carico anche se devo dire che, da buon mulo da soma, dà il meglio di sé quando la si carica un po'. 

Ho già detto e ripeto che la guidabilità con le 27,5" è per me (sono 1.75 cm) davvero perfetta mentre non posso dare un giudizio su un eventuale assetto con ruote da 29" anche se sto pensando seriamente di acquistarle con delle coperture un po' più snelle per i viaggi più cicloturistici che andrò a fare. 

Conclusioni: la Genesis Longitude non è per tutti

In conclusione la bici da viaggio Genesis Longitude è un ottimo prodotto per chi ama fare viaggi fuoristrada. Non è una bici con cui affronterei un viaggio interamente su ciclabile o asfalto per il quale cercherei una bici più reattiva e meno guidabile come quelle che trovi in questo elenco di bici da cicloturismo. Ma è una bici con cui partirei tranquillamente per un lungo viaggio di qualche mese su strada, sterrato e fondo misto anche un pò scassato e tecnico. Una volta seduto in sella, pedalerei per ore senza sforzo, soprattutto da carica. 

Penso di averti elencato tutti i dettagli necessari per valutare se scegliere di acquistare questa adventure bike ma se hai dubbi scrivi un commento qui sotto.

Vantaggi:
  • Geometrie comode
  • Passaggio ruota fino a 3" con 27.5" e 2.6" con 29"
  • Manubrio flat
  • Ottimo rapporto qualità prezzo
Svantaggi:
  • Geometrie da MTB non adatte a viaggi in ciclabile o su asfalto e basta
  • Rapporto più duro un po' corto
  • Copertoni morbidi che durano 2000-2500 km e non di più
 
 
Letto 1549 volte Ultima modifica il Domenica, 22 Settembre 2024 09:24
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    · 5 mesi fa
    Ciao, decisamente non è per tutti e il prezzo vantaggioso lo conferma. Personalmente sono per bici più versatili anche a costo di pagare di più. Ovviamente non amo il tipo di viaggio che sei solito fare (off-road)..per il resto ti invidio i 15000 km in due anni ????????
    • Questo commento non è pubblicato.
      · 5 mesi fa
      Certo, una gravel offre sicuramente prestazioni migliori sull'asfalto, ma sull'utilizzo più ampio non ne sono convinto. 
      Credo che con entrambe (gravel e adventure) si possa fare di tutto ma così come cercherei di usare il meno possibile questa Longitude sull'asfalto, non andrei mai con una gravel su sentieri tecnici (non per nulla posseggo anche una MTB full) e personalmente, se devo scegliere, in viaggio preferisco fare asfalto lento con la Longitude e avere un comfort e una sicurezza maggiore sui sentieri piuttosto che essere veloce e spaccarmi la schiena sui sentieri. 
      In definitiva se facessimo una scala che va dall'asfalto allo sterrato tecnico, questa bici si troverebbe spostata verso destra mentre una gravel pura la terrei più verso sinistra. Però la versatilità delle bici è simile: anche una gravel (che sia in carbonio o in acciaio poco conta) non è una bici con cui io farei tutto, ma anche in questo caso è un mio parere dettato dalla mia esperienza e dai miei gusti!
    • Questo commento non è pubblicato.
      · 5 mesi fa
      cosa intendi per bici più versatili? Più stradali? Non credo sia la stessa cosa, a mio parere la Longitude è super-versatile, puoi davvero andarci ovunque, certo devi accettare che su asfalto sia lenta e se fai solo quello non ha molto senso
      • Questo commento non è pubblicato.
        · 5 mesi fa
        Si, premesso che non amo l'off-road ma si qualche tratto sterrato una gravel robusta in carbonio mi sembra offra un mix di utilizzo/prestazioni più ampio..(a mio parere????)
Leo

ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.

EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.