Attraversata dal torrente Avisio, protetta dal Lagorai, dalle Dolomiti del Latemar e dalle Pale di San Martino, allietata dai suoni del Parco Naturale di Paneveggio e dei suoi abeti rossi, da secoli usati per costruire violini, la Val di Fiemme è un'area del Trentino che ho già percorso in bicicletta, su asfalto e fuoristrada e che di certo percorrerò ancora. Qualche settimana fa ho avuto modo di intervistare il direttore dell'azienda di promozione turistica della valle e la product manager. Con Bruno Felicetti e Mara Orsetti abbiamo parlato dello sviluppo del cicloturismo in valle e le peculiarità territoriali da scoprire in bicicletta...
Abeti rossi e cicloturismo in Val di Fiemme
Cinta da montagne appuntite e pallide, la Val di Fiemme è uno di quei luoghi che nascondono sorprese ad ogni angolo, peculiarità inaspettate, piccoli paradisi in terra per chi ama la Natura e la bicicletta.
Partendo da Molina di Fiemme si può seguire la ciclabile lungo il torrente Avisio. La pista ciclabile è in salita, non lo nego, ma non sono presenti pendenze proibitive in nessun punto del tracciato. Pedalando si raggiungono Cavalese, il lago di Tesero, Panchià, Predazzo e, se si vuole proseguire, anche la Val di Fassa. Cimentandosi nella discesa (ossia partendo da Predazzo e percorrendola al contrario) le cose cambiano e pedalare diventa ancora più facile. A riportarvi al punto di partenza, nel periodo estivo, c'è poi il bike express che con la fiemmemotion è gratuito come tanti altri servizi in valle... ma di questo vi parlerò più tardi!
Un'idea di orientamento cicloturistico che presto prenderà vita è quella di creare degli anelli ciclabili che si congiungano alla pista già esistente ma che permettano di visitare in bicicletta anche alcuni paesi dei dintorni allargando così l'offerta dedicata a chi pedalerà in Val di Fiemme.
Un progetto già attivato è quello di creare un collegamento con la SS48 e, incentivando il trasporto della bicicletta sul Cermis con l'ausilio delle funivie (gratuite con la Fiemmemotion), proporre una sorta di anello pedalabile di circa 50 km (per la maggior parte in discesa): una possibilità molto interessante per chi vuole cimentarsi in percorsi più impegnativi della semplice pista ciclabile.
Nel futuro e nel presente della Valle di Fiemme non c'è ovviamente solo questo. Le e-bikes possono essere un altro mezzo molto importante per incentivare l'utilizzo della bicicletta in questa parte del Trentino: la rete sentieristica adatta alla MTB è ampia e variegata e, anche per chi non fosse molto allenato, sarebbe possibile raggiungere quote e località mai immaginate prima. L'introduzione e la promozione di un circuito virtuoso di e-bikes e punti ricarica distribuiti sul territorio aiuterebbe la diffusione delle due ruote anche ad alta quota favorendo l'economia montana dei prodotti tipici, dei rifugi e delle malghe. Diciamocelo... l'intento della Valle di Fiemme è proprio questo: accogliere il visitatore, farlo sentire a casa e permettergli di spostarsi con mezzi più green di quanto non siano le automobili, dalle biciclette agli autobus, ai piedi... un progetto ambizioso che è già in buona parte realizzato con l'introduzione della fiemmemotion!
Per avere informazioni e poter organizzare un
viaggio in bici in Val di Fiemme in completa autonomia potete fare affidamento sui ragazzi dell'
azienda di promozione turistica sempre pronti a dar consigli e suggerimenti, oltre a mappe e brochures utili.
La Fiemmemotion: 1€ al giorno per l'ambiente
In
Val di Fiemme, nel periodo estivo, viene attivata una card che ti permette di spostarti su tutti i mezzi pubblici del Trentino (anche le funivie della valle! Per il bike shuttle si ha una riduzione da 8 a 5€), ti permette di avere sconti sulle escursioni guidate, sui noleggi e tanti tanti altri servizi. Si chiama
Fiemmemotion e
costa 1€ al giorno: 1€ per l'ambiente, 1€ con cui ci si può spostare ovunque senza costi aggiuntivi, 1 € per una vacanza più green! Informatevi su tutti i servizi che offre questa card e le possibilità per utilizzarla appieno.
Mountain bike dalle Dolomiti al Lagorai
La
Val di Fiemme è una di quelle valli trentine circondate da montagne impervie e selvagge, da picchi di roccia bianca o ricoperti di boschi di conifere, dalle Dolomiti e dalla catena del Lagorai. Con una biammortizzata (o con una mountain bike classica!), una cartina dei sentieri, una macchina fotografica e il cuore pronto ad emozionarsi, partite alla scoperta dei
sentieri del Latemar, uno dei gruppi dolomitici Patrimonio dell'Umanità. Il giro del Latemar parte da Pampeago per poi raggiungere l'Alto Adige, passare dal lago di Carezza, una delle perle alpine più belle e salire fino al Passo Costalunga.
Se siete particolarmente allenati e volete cimentarvi in qualcosa di più impegnativo, dedicate qualche giorno alla percorrenza del Dolomiti Lagorai Bike, un tracciato che permette di scoprire il grande cuore di pietra di queste montagne. Per affrontare il Dolomiti Lagora Bike più leggeri, potete organizzare il trasporto dei bagagli da una tappa all'altra con l'ausilio dell'ufficio turistico e di operatori del settore.
Essere viaggiatori in Val di Fiemme
Sono gli italiani i primi viaggiatori e turisti a scegliere la
Val di Fiemme per le proprie vacanze o avventure d'alta quota anche se la valle inizia ad essere conosciuta anche all'estero come meta per rilassarsi e per
praticare l'outdoor. Sono infatti sempre di più i tedeschi, gli austriaci, gli svizzeri e anche gli olandesi e i belgi che scelgono di raggiungere la Val di Fiemme per dedicarsi ad escursionismo e nordic walking, alle scalate su due ruote (MTB e da corsa), alle pedalate in ciclabile. Bisogna anche ammettere che chi
viaggia in bicicletta, con un minimo di organizzazione, può trovare strade secondarie, vecchie ferrovie e tracciati che collegano Fiemme ad altre aree dell'Alto Adige e del Trentino come la Valle dell'Adige e la Val di Cembra e questo non può far altro che facilitare il passaggio dall'area e la conseguente permanenza di cicloviaggiatori provenienti dal nord Europa e dal sud Italia... noi ci abbiamo provato due estati fa e voi? Provare per credere!
La Vecia ferrovia in Mtb: dai binari alle due ruote
Aperta fra il 1917 e il 1918, la ferrovia della Val di Fiemme, ora meglio conosciuta come
Vecia Ferrovia, collegava Ora a Predazzo. Venne dismessa nel 1963 ma solo negli anni Novanta, avanti con i tempi rispetto al resto d'Italia, venne convertita in ciclabile e strade forestali. Oggi su la Vecia Ferrovia ci corrono addirittura una
gara fuoristrada ed è un percorso battuto da chi scorrazza in
mountain bike tra la Valle dell'Adige e la Val di Fiemme visto che, questo tracciato, le collega!
Eventi... in sella!
Come altre zone del Trentino anche la Val di Fiemme sarà interessata dal passaggio del
Giro d'Italia 2014. In alcune edizioni del passato, la famosa gara ciclistica vide i suoi protagonisti cimentarsi nell'ardita salita di Pampeago, all'ombra del Latemar. Ho provato a percorrerla due anni fa in discesa... la pendenza è da capogiro! Con molta probabilità, in certi giorni del periodo estivo ( si dice addirittura uno a settimana!!!),
verranno chiusi alcuni passi in modo da permetterne la percorrenza in bicicletta o a piedi in tutta sicurezza... vi aggiornerò quanto prima sulle novità di questa bella iniziativa!
La seconda settimana di giugno si terrà Fiemme senz'auto, evento creato per incentivare l'utilizzo dei mezzi sostenibili a motore umano, mentre il 26 luglio ritorna la notte del Manghen con chiusura del passo e ascesa in notturna... assolutamente da non perdere!!!
5 itinerari in bicicletta che ti consigliamo
- Giro del Latemar - Per mountain bikers esperti e non, 4 itinerari da non perdere attraverso l'altopiano della Predaia - MTB
- Dolomiti Lagorai Bike - Itinerario di più giorni da affrontare se allenati - MTB
- Pista ciclabile Dolomiti Fiemme e Fassa - Per tutti - ibrida/MTB/bici da corsa
- Passo Manghen e Pampeago - due grandi salite dedicate a chi ama la bici da corsa e l'asfalto - bici da corsa/ibrida
- Vecia Ferrovia - Itinerario per amanti del fuoristrada dall'Alto Adige alla Val di Fiemme - MTB
La Val di Fiemme, come altre aree del Trentino, sta attribuendo molta importanza alla mobilità sostenibile in bicicletta sia per quanto riguarda i semplici spostamenti, sia come mezzo per scoprire il territorio in modo autentico e profondo. Il territorio della val di Fiemme è predisposto a questo tipo di turismo lento chiamato cicloturismo e speriamo che, in un futuro non troppo remoto, anche i collegamenti con le altre valli del Trentino e dell'Alto Adige vengano implementati e promossi come vie di comunicazioni per veri cicloviaggiatori!
Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico