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Tecnica di discesa MTB: dopo ogni salita c'è una discesa!

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Per ogni salita c’è una discesa: la prima l’abbiamo affrontata nell’articolo precedente. La discesa in MTB è la parte del giro che dà maggiori emozioni, ma è anche quella dove occorre la maggiore concentrazione. Ancora una volta dobbiamo sfatare un mito, quello per cui “in discesa tutti i santi aiutano”: evidentemente i sostenitori di questo luogo comune non conoscono la discesa in mtb.
Dovendo escludere l’aiuto celeste, non ci resta che affidarci alla tecnica.
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Discesa in MTB: come comportarsi

 
Innanzitutto fare discesa non significa cercare dei record: non ci compete parlare di prestazioni, ma di sicurezza e divertimento sì.
La discesa in mtb si prepara innanzitutto mentalmente: non affrontatela se non vi sentite sicuri o nel pieno delle vostre capacità, l’evoluzione e la padronanza del mezzo si conquistano per gradi. Il nostro obiettivo è quello di controllare il comportamento del mezzo su un terreno ripido e sconnesso. Cominciamo con il correggere gli errori più comuni. Per prima cosa un aspetto psicologico: evitare la rigidità. Bisogna sentirsi elastici, pronti a conformarsi ad ogni sollecitazione provenga dal terreno. Le braccia e le gambe devono essere aperte e flessibili: l’errore più comune è quello di chiudersi a riccio attorno alla bici, in questo modo non fate altro che ridurre il baricentro compromettendo la stabilità. Altro aspetto importante è la concentrazione: nella discesa non si può andare a casaccio, ma si deve seguire una traiettoria.
Come stabilirla? Il mio consiglio è quello di immaginare di essere un corso d’acqua che scende lungo il sentiero, provate a pensare dove scorrerebbe l’acqua: quella è la traiettoria ideale.
Veniamo ora alla tecnica di discesa vera e propria, in particolare la posizione che deve assumere il biker quando si trova ad affrontare ostacoli come rocce e scalini. L’errore più comune è quello di cercare il sellino: le conseguenze si ripercuotono prima di tutto sulle vostre terga che avranno un indesiderato ruolo di cuscinetto assorbi urti, e su una poca guidabilità della bici.
La prima cosa da fare è allungare le gambe fino a distanziarvi di 15-20 cm dalla sella, dopodiché arretrate di altrettanti centimetri con il busto verso l’indietro. Lo chiamano il “fuori sella”: vi dà una posizione da cavallerizzo o da motocrossista, al primo impatto vi sembrerà innaturale, ma si tratta soltanto di prendere confidenza, (anche gli scalini in città sono un buon terreno di prova).
 
Una volta imparato questo passo dovete solo ricordarvi di non andare troppo indietro con il busto: una posizione troppo arretrata rischia di far perdere il controllo della ruota anteriore. Ricordatevi sempre di piegare il petto in avanti avvicinandolo al manubrio (flettendo le braccia) in modo da dare un po' di carico all’anteriore, evitando spiacevoli esperienze. Lo abbiamo detto all’inizio, nella discesa in mtb nessun santo aiuta: pertanto anche lo sforzo fisico non è da sottovalutare, anzi capita spesso che le discese sia più faticose delle salite, pertanto dosate lo sforzo con le dovute pause e ricompensate le perdite di liquidi e zuccheri per evitare eventuali crampi che potrebbero interessare anche le braccia.
Le discese in bicicletta spesso risultano molto tecniche da affrontare ma con la giusta dose di allenamento e la tecnica MTB corretta, le vostreperformace miglioreranno in fretta e vi divertirete di più! Iniziate a provare la discesa in mountain bike su qualcuno dei nostri percorsi (potete scaricare i file GPS gratuitamente!)... buone pedalate!!!
 
 
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Raffganz

Vivo nella provincia di Modena ma appena posso, scappo dalla pianura per esplorare gli Appennini e le Alpi in mountain bike.
Adoro pedalare nella natura, lontano dal traffico, immerso completamente nel silenzio dei boschi. Da un po' di anni a questa parte viaggio anche all'estero portandomi dietro la mia fedele mtb, dopo Perù, Tenerife, Creta, i Balcani da cui è nato un libro: Da Trieste a Spalato passando per Sarajevo e Mostar
In quest'ultimo anno sono nati tre nuove pubblicazioni legate alla mountain bike: Adrenalina in MTB: 12 itinerari tecnici e panoramici nel centro-nord Italia nella quale sono presenti itinerari fuoristrada tecnici e spettacolari, MTB in trincea: 12 itinerari sul fronte italoaustriaco dal Passo del Tonale a Caporetto con 12 itinerari lungo i sentieri della Grande Guerra e La Mountain Bike pezzo per pezzo