fbpx

Unisciti alla LiT Family



Io e Lei: Trento - Barcellona in bicicletta in solitaria

Scritto da
Vota questo articolo
(5 Voti)

Questo titolo ha mille spiegazioni. Nasce in uno dei rarissimi giretti serali che hanno preceduto i giorni di viaggio. Nasce da un rapporto con Lei, la bicicletta, consolatore. Un pezzo di ferro e gomma che mi ha regalato grandi confidenze, mi ha reso fragile ma anche forte, mi ha fatto scontrare con limiti enormi e tuttavia mi ha fatto sentire gigante. E soprattutto mi ha portato lontano... A chiunque capiti di leggere queste righe, auguro di prenderle per quello che sono. Un semplice racconto molto emotivo e passionale. Forse può sembrare patetico, costruito, imbarazzante. Non mi interessa. Sono poche frasi raccolte dopo tanta stanchezza, nulla di più, e non vogliono essere un qualcosa da esaltato o da egoista. Un po' lo sono sicuramente. Se hai questa sensazione fin da subito, non leggerle. Ti prego. E soprattutto non permetterti di sottovalutarle, o di giudicarle. Grazie e buona lettura!

Life in Travel Diaries
Sono disponibili i Life in Travel diaries, libri fotografici con tanti racconti di viaggio scritti dai cicloviaggiatori per i cicloviaggiatori. Puoi acquistarli singolarmente, in bundle o abbonandoti al piano Esploratore della LiT Family. Che aspetti? Salta in sella con noi!
 
 
ombra in viaggio

A Pegognaga da Gigi

Camping Federico Farm. Non ho ancora capito chi sia Federico. È pazzesca la bellezza di arrivare in un punto sudato per 140 chilometri. Non importa se non c’è nulla e trovo qualche coppietta sdolcinata e un grande toscano di 35 anni che non vede l'ora di potersi lamentare sul Covid e sulla sua vita. Beh dai, vuol dire che non faccio paura a tutti. Riavvolgo il nastro.michele inbici

Sono stati due giorni intensissimi, senza respiro, senza troppo spazio per i pensieri, ma solo la bellezza del pedalare, della fatica, della libertà, lontano da quelle sacre montagne che sto ancora trascurando molto. La pianura mi distrugge. O forse sono i 35 gradi, o forse i 100 km nelle gambe; fatto sta che arrivo da Gigi completamente distrutto. La famiglia Belardo mi accoglie con splendida e semplice cortesia, mi rende sereno, anche se il papà è in ospedale per la rottura della tibia. Una bella serata di chiacchiere con Gigi e una notte tranquilla. Mi risveglio con forte emicrania e le gambe non girano. Il culo è fuoco. Mi dico che non ce la farò mai. Arrivo lungo il Po e decido di provare il Polase. Pian piano la gamba si riprende e quindi anche l'umore e l'entusiasmo.

i vecchi non lasciamoli in pace

 E che bello. Supero Parma con un pensiero a quel concerto dei 16 anni, quella serata più di scoperta di Guccini che di vera ammirazione. Mi ha segnato, direi. Inizio a salire.strade d italia La Cisa è lontanissima. I saliscendi mi fregano. La salita è l'essenza del ciclismo. E finalmente tanti chilometri da solo, con pochissime auto e solo boschi.

"E boschi e boschi

cerco attorno a me

dov’è la terra che non ha barriere?

dov’è quel vento

che ci spingerà

come le vele o le bandiere?"

La tua libertà, F.Guccini

 

Sorpasso la Cisa con grande soddisfazione e quindi super accoglienza a Federico Farm. Domani in teoria le Cinque Terre. Spero di non perdere questo bell'entusiasmo e spero in qualche pensiero in più. Buonanotte.

Pontremoli - Sestri Levante

Ed io che pensavo di avere tanto tempo per pensare, per stare solo, per far andare il mio cervello. (…) La solitudine mi attrae, mi stimola, mi fa anche stare bene. Certo, condividere è un'altra cosa. Sicuramente. Ma sono contento di essermi preso questo tempo sicuro per stare "fermo". (…)foratura imprevista

Spero che i prossimi giorni, il mare, la fatica, la strada, la paura, mi possano mettere ancora di più in difficoltà, ma non troppo dai. Le Cinque Terre sono state folli. Completamente distruttive. Penso di aver fatto così fatica pochissime altre volte. Il caldo e i tornanti rapidissimi mi hanno fatto capire che non sono in viaggio per un'impresa sportiva; quella la fanno altre persone, molto più brave di me. Mi sono scontrato con i miei limiti. liguria in biciSceso dopo aver intravisto le Cinque Terre, a Levanto, disperato chiedo l'acqua al portinaio dell'ospedale, intravedendo un lavandino dallo spioncino. Lui ha quasi paura all'inizio. Poi mi chiede dove vado, dopodiché mi descrive con precisione la salita successiva e finale…«saranno una quindicina di chilometri al 6-7%, è continua». Certo non è poco, ma finalmente una salita costante.

Entro in modalità Bondone, mi mangio l'ultima barretta completamente sciolta dal sole, e via… Il passo del Bracco è davvero costante. Mi trovo spesso solo. Io, lei, il sole, qualche albero secco e l'asfalto. Una volta su, la soddisfazione è tanta e quando imposto il navigatore sul primo camping di Sestri Levante, guardo il profilo altimetrico e vedo che è tutta discesa. È fatta.leffe e tenda

Sveglia ora 6.40 oggi. Provo ad anticipare. Parto in ogni caso alle 8. È incredibile ma il sole già batte. Oggi metto la crema dai, dopo l'ustionata di ieri.

"Genova,

schiacciata sul mare,

sembra cercare

Respiro al largo,

verso l'orizzonte"

Piazza Alimonda, F.Guccini

Dopo qualche saliscendi, i palazzi di Genova mi accolgono, nella loro ripetuta e costante robustezza, lasciando spazio solo a qualche villino della Genova borghese. Il porto è terra di immigrati, neri. Mangio due focacce comprate da un baracchino arabeggiante e via... non so cosa mi attende. Dieci chilometri di città, quattro corsie, tante buche, ponti, sottopassi, che quasi mi tolgono la voglia di andare in bicicletta. Quando sono davvero esausto, sento il navigatore che mi ordina di svoltare a sinistra, in un punto dove sarei rimasto fedele alla mia cara Aurelia SS1. Supero un parcheggio e mi imbatto in un tunnel. Leggo veloci due indicazioni e vedo che avrò 11,2 km di respiro. I migliori, finora.

trento barcellona in bicicletta

  Il vecchio sedime ferroviario ha lasciato posto a uno splendido misto ciclo-pedonale, un alternarsi di buio e luce, scorci di mare e di ingegneria geotecnica, in quelle gallerie lunghissime, scabrose e cupe, ma sicure. In un attimo arriva Savona, che passo con grande tranquillità, con il pensiero che va già alla Riviera dei fiori, ad altre gallerie, e forse anche un tampone (spero di farcela!).

Savona - Ventimiglia

Sono in Francia. Non importa dove. Importa che ho passato il confine, anche mentale. Non sono più in alcuna comfort zone. francia in biciOra si che mi sento in viaggio. Ora sento che ho fatto tanti chilometri, che mi sono effettivamente spostato dai monti che amo. Oggi, sul lungomare di Nizza, un signore bergamasco da dietro, leggendo la canottiera con la scritta Trento mi ha chiesto: «Ma da Trento sei venuto?», per poi raccontarmi il suo viaggio verso il Sud Italia con l'associazione ciclistica del suo paese. Ieri è stata propria una giornata orrenda. Non ho paura a dirlo.trento barcellona in bici sosta ombra Ho davvero dubitato di me stesso, delle mie capacità, della mia forza mentale nel reggere la fatica, la novità, lo sconosciuto. Oggi mentre pedalavo mi è venuto in mente quel

"È già stanco di vagabondare sotto un cielo sfibrato,.."

Cristoforo Colombo, F.Guccini

Se lo era anche Cristoforo Colombo, posso esserlo anche io. Ieri e oggi ho assaporato davvero gli opposti. Il lungomare di Cannes e Nizza, Sanremo, fino a questo campeggio, semplice e piccolino. È come se il mondo si dividesse sempre in 2 parti. (…) Mi sforzo di scrivere anche se in realtà non ne ho molta voglia. Sono ormai 9 giorni che sono partito. Che sono solo. Il viaggio mi sta mettendo alla prova. Forse ho sottovalutato la solitudine. Mi sforzo di scrivere perché voglio fissare alcuni concetti: la solitudine non mi piace. Affrontare le paure, la gioia, l'esaltazione e la frustrazione da soli, sempre da soli, è molto difficile. Potrei dire che non mi piace. Ci salvo la flessibilità, la possibilità di fare incontri veri (2 tedeschi, un olandese con una francese), e la possibilità di pensare. Ma sono sincero, sono stati giorni difficili. E ancora mi faccio prendere dalla paura di come passare il confine, di come andare in aeroporto. Non volevo passare il tempo dietro alle mie preoccupazioni. (…)verso barcellona in bici

 

Eccomi qui. Tornato già da tanti giorni. Mi dispiace un sacco non avere finito questo diario. Penso che lo finirò ora. È stato un viaggio duro, provante, difficoltoso, ma che rifarei domani. Quella mezz'ora passata davanti alla Sagrada Familia, alle 8 di sera, dopo 190 chilometri, senza preoccuparmi di niente e di nessuno, mi rimarrà sempre come uno dei ricordi più forti, emozionanti e speciali della mia vita. sagrada familia barcellona in biciclettaQuel sorriso a vedere i pinnacoli me lo sono proiettato nella mente. Mi sono visto da fuori mentre spingevo la bici per quegli ultimi metri. Una fatica immane. Fisica e mentale. Una ricompensa immensa. Fisica e mentale. Non mi sono mai visto così. Gli ultimi giorni prima dell'arrivo sono stati giorni di consapevolezza. spagna in biciDi riconoscenza, e comunque di fatica. Mi dispiace non aver scritto. Perché le sensazioni sono state ancora altalenanti, scomposte, incostanti, ma poi sempre più orientate a quell'obiettivo, a quella conoscenza di me. (…). Evviva la bicicletta. È stata la mia lei per 11 giorni lunghissimi. Le devo tanto, perché va sempre al mio ritmo, mi fa fare fatica ma mi da sempre grandi ricompense. Il viaggio che volevo da tempo è diventata una realtà. Una pietra su cui spero di riuscire ad appoggiarmi nei momenti in cui mi sentirò meno forte. Spero di riuscire a prendermi altro tempo "fermo" come questo. Perché ne ho bisogno, perché è stupendo. Lo auguro a tutti. Con aspettative basse, ma soprattutto con grande voglia di metterci tutti noi stessi. Grazie, davvero.

Il percorso tra Trento e Barcellona in bicicletta

Il percorso era stato pianificato solo nella parte iniziale (italiana) per mancanza di tempo, tuttavia non sono state riscontrate particolari criticità. Per la navigazione è stata utilizzata principalmente l’app Google Maps seguendo le indicazioni per la bicicletta, su smartphone. I chilometri percorsi sono per la quasi totalità con fondo in asfalto, visto l’utilizzo della bicicletta da corsa. Durante il viaggio sono stati rotti ben 4 raggi della ruota posteriore e una camera d’aria. Ho inoltre dovuto sostituire un copertone per paura di forature. Le strade secondarie (seppur in asfalto), soprattutto in Francia, sono spesso molto disconnesse e occorre prestare attenzione per evitare problemi meccanici. La bici utilizzata è una Triban 500SE di Decathlon del 2014. 

  • 19/7/2021 - Day 1 Trento - Pegognaga | 166,92km | 509m
  • 20/7/2021 - Day 2 Pegognaga - Pontremoli | 139,02 km | 1.37 6m
  • 21/7/2021 - Day 3 Pontremoli - Sestri Levante | 133,16 km | 1.663 m
  • 22/7/2021 - Day 4 Sestri Levante - Savona | 108,75 km | 1.120 m
  • 23/7/2021 - Day 5 Savona - Ventimiglia | 118,24 km | 641 m
  • 24/7/2021 - Day 6 Ventimiglia - Vidauban | 143,57 km | 1.550 m
  • 25/7/2021 - Day 7 Vidauban - Saint Gilles | 202,02 km | 897 m
  • 26/7/2021 - Day 8 Saint Gilles - Agde | 129,74 km | 316 m
  • 27/7/2021 - Day 9 Agde - Leucate | 129,00 km | 462 m
  • 28/7/2021 - Day 10 Leucate - Maureillas las Illas | 77,70 km | 261 m
  • 29/7/2021 - Day 11 Maureillas las Illas - Barcellona | 187,03 km | 1.594 m
 
 
Scrivi qui quel che pensi...
Log in con ( Registrati ? )
o pubblica come ospite
Persone nella conversazione:
Carico i commenti... Il commento viene aggiornato dopo 00:00.

Commenta per primo.