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Val del Diaol e The Skull: downhill sul lago di Garda
The Skull è noto per essere una delle mecche del Downhill a livello europeo: noi lo presentiamo aggiungendo una salita di 14km su asfalto piuttosto impegnativa ma che ripaga dal punto di vista panoramico. Lungo la salita, da evitare in giornate calde, è facile incontrare numerosi Bike Shuttle che trasportano gli appassionati del puro Downhill, molti dei quali stranieri, per affrontare questa leggendaria discesa.
In questo articolo
Da Nago a Val del Diaol
Si parte dal piccolo centro di Nago (240mt e poco più di 2.000 anime) a 3 km dalla punta più estrema dell’ Alto Garda, sopra Torbole. Imboccando Via Monte Baldo inizia una serpentina di asfalto (della lunghezza di 14 km) che porterebbe fin sulla vetta dell’ Altissimo (2.057mt) e che abbiamo già proposto, con partenza da Torbole, sul lago, nell'itinerario del Dosso dei Roveri ed in alcuni altri. Nelle mezze stagioni è facile trovarsi nel turbinio del forte vento generato dal Lago che solitamente cessa intorno alle h 11.00.
Questo nastro di asfalto che ci accompagnerà fino all’inizio del sentiero offre un continuo susseguirsi di scorci panoramici sulle catene circostanti: dal Baldo a Est al dirimpettaio Ponale. Molto affascinanti sono le variazioni cromatiche di azzurro e turchese sempre diverse ad ogni salto di quota. Interessante è anche la presenza della Falesia di Nago Belvedere, un maestoso segmento di roccia molto amato dagli scalatori che accompagna la nostra visuale nella prima parte dell’ascesa.
Val Del Diaol-Nago
Un grosso cartello in legno è la forma di benvenuto per chi decide di affrontare questo celeberrimo tracciato, noto anche come The Skull, un soprannome che secondo leggenda deriva dal ritrovamento di un cranio bovino durante la pulizia del sentiero. A tal proposito rendiamo onore ai ragazzi dell'Alto Garda Bike Area che con cura maniacale mantengono in perfette condizioni non solo il percorso ma anche l’ambiente circostante. In questo punto non è difficile trovare molti altri “colleghi” biker che come noi si preparano indossando protezioni e caschi integrali e modificano gli assetti di gomme e sella.
Si inizia pedalando su un tratto di impercettibile salita che lascia poi decisamente spazio per la discesa vera e propria: la prima parte è quella tecnicamente più impegnativa con sequenze non facili da indovinare sui sassi e per i più spericolati anche drop e rampe in legno. La seconda parte è resa complicata dalla presenza di un manto sconnesso e ghiaioso, dove comunque non mancano tratti divertenti. Dopo circa 6 km di ebrezza si sbuca su asfalto in zona industriale ad una manciata di km da Nago, con le braccia duramente provate ed il sudore che cola dal casco.
E’ senza dubbio un buon test per verificare il vostro livello di biker o per fare la messa a punto delle sospensioni.
Inutile fare raccomandazioni di prudenza, e di indossare le dovute protezioni: ci raccomandiamo soprattutto di non ostacolare il passaggio ai tanti avventori del percorso.
Per altri percorsi in tutto il nord e centro Italia consultate la mappa degli itinerari in mountain bike, in costante aggiornamento.
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Raffganz
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico