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Valle Antrona: trekking al rifugio Andolla in Piemonte

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Questa piacevole escursione risale la Valle d’Antrona in Piemonte, per poi deviare e salire verso il Rifugio Andolla, situato a 2061m su una terrazza panoramica da dove si possono ammirare numerose vette oltre i 3000m (se siete curiosi di scoprire di quali monti si tratti, potete dare un’occhiata alla grossa “bussola delle cime” presso l’entrata più alta del rifugio). Cheggio a circa 1450m, al termine del paese ,dove la carreggiata giunge davanti alla diga Enel sul torrente Loranco che fu costruita tra il 1922 e il 1926, formando il laghetto Alpe dei Cavalli, e dove è possibile lasciare l’auto, in un parcheggio sterrato. Qualche curiosità riguardo la diga: altezza, nel punto di maggior depressione, di 41 m e larghezza di 165m. Le acque del lago Alpe dei Cavalli vanno ad alimentare la centrale di Rovesca.
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Davanti alla diga troverete un pannello illustrativo con descritti i percorsi che si snodano nelle vicinanze del lago (tutti molto semplici, come il giro stesso del lago lungo 5 km e fattibile in circa 1 ora e mezza). Per raggiungere il Rifugio Andolla, come poi vedrete dalla cartina, sarà necessario seguire quasi  per metà, il sentiero del giro del lago per poi staccarsi e continuare nella stretta valle del torrente Loranco, ed infine risalire ,per un tratto, un costone di montagna fino al rifugio. Si parte, quindi, dal parcheggio sterrato e si attraversa la diga Enel verso la parte sinistra del lago. Qui il tracciato è quasi interamente in piano con lievissimi saliscendi e con bellissimi scorci sul bacino dell’Alpe dei Cavalli, soprattutto in autunno quando i numerosi larici lungo la riva si specchiano in tutto il loro colorato splendore. Durante le giornate con cielo terso, il riflesso nel laghetto turchese è davvero armonioso. Una volta attraversato lo sbarramento, si giunge quindi al sentiero che costeggia la sponda sinistra dell’Alpe dei Cavalli verso il Rifugio Andolla ; è indicato con il numero C27 e il tempo stimato è di circa 2 h. Si passa per l’Alpe Fracca, l’Alpe Sabbio e  altre indicazioni di alpeggi ; fin qui il dislivello compiuto è di circa 100 m. Il sentiero, finalmente, abbandona il lago e comincia a salire lievemente per poi ritornare, dopo breve tempo, ancora pianeggiante: stiamo attraversando la stretta e ombrosa valle del Loranco che scorre alla nostra sinistra. Sulla destra, al limitare della valle, si possono notare ancora dei nevai dello scorso inverno . Si prosegue facilmente per circa una mezz’ora fino ad un bivio. Già poco prima della biforcazione, alzando lo sguardo sulla destra, è possibile vedere il rifugio Andolla sopra di noi...sembra davvero vicino, ma si rivelerà essere ancora abbastanza distante. Al bivio dobbiamo seguire le indicazioni sulla destra che danno l’Andolla a 50 minuti, mentre sulla sinistra  è possibile proseguire per altre numerose destinazioni lungo il C25 e il C27 e raggiungere anche un curioso ponte tibetano che da questo punto del percorso non si riesce a vedere. Da qui si inizia a salire, dapprima dolcemente, poi a tratti decisi lungo anche improvvisate gradinate e poco più avanti, una pietraia. Finalmente il dislivello comincia a crescere (sono quasi 600 metri al termine dell’escursione!) Risulta molto difficile sbagliare strada o perdersi, perché le indicazioni sono sempre presenti lungo l’intera salita al Rifugio. Attenzione durante l’ultimo tratto che,trovandosi in ombra già da fine ottobre, potrebbe rivelarsi innevato o ghiacciato e perciò parecchio scivoloso (soprattutto nel momento in cui dovrete scendere!). Dopo circa 50 minuti, si giunge al rifugio Andolla che è composto dal locale invernale, aperto (credo) tutto l’anno e incustodito, dove è possibile cucinare e dormire su materassi spartani al piano superiore (probabilmente durante l’inverno l’accesso non sarà così semplice causa neve!) e il vero e proprio rifugio del CAi di Villadossola, con spiazzo antistante dove è possibile ammirare il maestoso paesaggio su tutte le cime circostanti (per individuarle, aiutatevi con la comoda “bussola delle cime” posta nei pressi della terrazza panoramica). Se si è fortunati, talvolta, è possibile avvistare camosci e stambecchi nei dintorni quindi mi raccomando, non lasciate a casa il vostro teleobiettivo. La visuale a 360° su tutta la valle del Loranco  e sulle cime, è sublime e trasmette una sensazione di vera pace e tranquillità. In autunno poi, i crinali dei monti più a valle sono un vanto di colori e si contrappongono alla freddezza e alla rigidità delle dorsali delle vette più alte che si mostrano spoglie, rocciose e già in buona parte innevate.

Per scoprire altri itinerari a piedi sulle alpi consultate la mappa dei trekking con tanti itinerari sulle Dolomiti, sulle Alpi in generale e sugli Appennini.

Per chi volesse effettuare un’escursione di più giorni, dal rifugio è possibile proseguire per:
  • il GTA fino a  Camposecco (4h30’),
  • Cingino(5h45’) o al Passo di Antigene (8h15’),
  • un altro sentiero per l’Alpe Corone (1h25’) e l’Alpe Damasco (0h35’)
  • un altro ancora per il Bivacco Varese (2h) lungo la Ferrata dei laghi o il Rifugio Almagellerhutte a 5h25’.

Punti di ristoro: il Rifugio Andolla è aperto in maniera continuativa durante la stagione estiva dal 1° giugno al 30 settembre. Lo potrete trovare aperto anche il sabato e la domenica dei mesi di Maggio ed ottobre.

 
 
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Vero

ITA - Correva l'anno 1983 quando ha sorriso per la prima volta alla luce del sole estivo. Da sempre col pallino per l'avventura, ha avuto la fortuna di girare l'Europa e l'Italia con i genitori e poi, per la maturità, si è regalata un viaggio in 2 cavalli da Milano verso la Russia. Al momento giusto ha mollato il lavoro senza alcun rimpianto per volare in Nuova Zelanda dove ha viaggiato per cinque mesi in solitaria. Nel 2007 ha provato per la prima volta l'esperienza di un viaggio in bici e, da quel momento, non ne ha potuto più fare a meno... così, dopo alcune brevi esperienze in Europa, nel 2010 è partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, il Sudafrica-Lesotho e #noplansjourney. Se non è in viaggio, vive sul lago d'Iseo! Carpediem e buone pedalate!

EN - It was 1983 when he smiled for the first time in the summer sunlight. Always with a passion for adventure, she had the good fortune to travel around Europe and Italy with her parents and then, for maturity, she took a trip in 2 horses from Milan to Russia. At the right moment he quit his job with no regrets to fly to New Zealand where he traveled for five months alone. In 2007 she tried the experience of a bike trip for the first time and, from that moment on, she couldn't do without it ... so, after some short experiences in Europe, in 2010 she left with Leo for a long cycling trip in South East Asia, the first real great adventure together! Asia was followed by the Andes, Morocco, South Africa-Lesotho and #noplansjourney. If he's not traveling, he lives on Lake Iseo! Carpediem and have good rides!