Durante il nostro viaggio in Spagna in bici abbiamo avuto il piacere di pedalare numerose strade secondarie, altrettanti cammini e alcune vias Verdes, l’equivalente spagnolo delle nostre ‘vecchie ferrovie’. La prima da noi affrontata è stata la via Verde Sierra de Alcaraz, tra Albacete ed il bel borgo di Alcaraz.
Dati tecnici
Via Verde Sierra de Alcaraz
DETTAGLI ITINERARIO
Partenza/Arrivo |
Albacete/Alcaraz |
Tempo |
1 giorno
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Dislivello |
550 m circa
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Lunghezza |
87 km (74 di via Verde) |
Tipologia di strada |
Asfalto 10%
Sterrato 90%
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Bici consigliata |
Bici da viaggio
Gravel
Mountain Bike
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VALUTAZIONE
Difficoltà |
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Panorama |
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Files GPS
Via Verde Sierra de Alcaraz
Le vie verdi in Spagna costituiscono una rete di oltre 2600 km di percorsi ciclabili e, come detto, nel nostro viaggio in Spagna in bici abbiamo avuto la fortuna di percorrerne alcune tra Andalucia e Castilla La Mancha. Oltre alla via Verde de la Sierra de Alcaraz, ci siamo cimentati sulla via Verde dell'Aceite e sulla via Verde de la Campiña.
La vecchia ferrovia da Albacete a Alcaraz
L’antico tracciato ferroviario, nell’idea iniziale, doveva unire Baeza e Utiel ma in realtà non entrò mai in funzione. Oggi i 74 chilometri che uniscono Albacete ad Alcaraz (in realtà il tracciato ciclabile si interrompe 5 km prima del paese mentre ad Albacete ci sono sette chilometri lungo un canale che non sono considerati via Verde quindi per raggiungere il centro delle due cittadine noi abbiamo percorso 87 km) sono stati riqualificati e permettono a pedoni e ciclisti di passare dal pianeggiante altopiano su cui sorge il capoluogo della Castilla-La Mancha, ai più panoramici paesaggi ai piedi della Sierra de Alcaraz.
Il Canal de Acequión da Albacete
Si lascia la città di Albacete senza aver mai messo ruota fuori da una pista ciclabile… la città infatti presenta un’ottima rete di itinerari dedicati. Personalmente siamo giunti da Nord seguendo un’enorme
pista ciclabile da Valdeganga, ricavata dalla sede di una strada dismessa.
Giunti in centro seguendo il
percorso ciclabile lungo il Parque Lineal, abbiamo raggiunto la
via Verde Sierra de Alcaraz il giorno seguente, proseguendo sulla stessa pista ciclabile cittadina, indicata anche con la conchiglia gialla su sfondo blu, simbolo del cammino di Santiago (di qui passa il cammino di Levante). Nella periferia cittadina si dovrà fare attenzione e seguire il percorso corretto e ben indicato, senza perdersi tra i molteplici itinerari disponibili. Inizialmente si segue il
canal de Acequión, lungo il quale non è difficile incontrare runners e bikers di Albacete. Più avanti, dopo circa 6,5 km, fate attenzione a svoltare a sinistra in aperta campagna, lasciando il canale ed imboccando quella che è la vecchia sede del Ferrocarril.
La pianura fino a Balazote
Inizia a tutti gli effetti qui la via verde de la Sierra de Alcaraz. Ci si è ormai lasciati alle spalle la città e a parte qualche edificio sporadico,
il paesaggio è piatto e monotono. In estate la vecchia ferrovia dev’essere una fornace in questo tratto e nemmeno il lodevole tentativo di piantare alcuni alberi allevia il viandante. Il consiglio quindi è quello di
percorrere questo itinerario nei mesi primaverili o autunnali.
Dopo la prima area di riposo, inizia un rettilineo infinito fino a Balazote, cittadina che resta leggermente spostata a nord rispetto all’itinerario ciclabile. In questo punto, per un paio di chilometri, il tracciato non è ancora stato sistemato e decidiamo di fare una sosta nella cittadina per dissetarci e sfamarci. Il villaggio non presenta grandi attrattive e ci rifugiamo in un bar, ordinando una cerveza e qualche tapas… tutto ottimo e a prezzi stracciati!
Ai piedi della Sierra de Alcaraz
Si attraversa il paese, imboccando un largo sentiero che conduce verso un parco cittadino. Da qui è possibile raggiungere la via Verde de la Sierra de Alcaraz e riprendere la pedalata, finalmente in un ambiente suggestivo e meritevole. Si è giunti ai piedi della Sierra e con pendenze dolci, tipiche dei tracciati ferroviari, si inizia a guadagnare quota.
I primi manufatti interrompono la monotonia e sarà divertente
attraversare tunnel e viadotti… ricordati di portare una buona lampada da bici o un frontalino poiché alcune gallerie non sono illuminate. Il nostro incedere è lento e così, dopo circa cinquanta chilometri di via Verde, nei pressi di un’area di sosta vicino al paesino di
El Jardin, ci accampiamo.
Il mattino seguente è gelido (è fine novembre!) e ripartire diventa un ghiacciato calvario. Per fortuna il sole arriva presto e ci riscalda animo e fisico. La lieve salita aiuta a far salire la temperatura corporea. Il tracciato, che continua a seguire la vallata, fa parte anche della
Ruta de Don Quixote nella Castilla y La Mancha. Il sedime in questo tratto è protetto da due ali di roccia che tolgono visuale per qualche chilometro ma i monti all’orizzonte invitano a proseguire.
Poco oltre il borgo di Los Chospes, a
Robledo, si incontra il Complesso Rural Via Verde e prima di oltrepassare la N-322, strada principale che conduce a Jaen, deviamo qualche centinaia di metri per trovare un ristorante-hotel dove fare un’abbondante colazione calda.
Pan con tomate e cafè con leche sono diventati la nostra benzina quotidiana.
Viadotti e tunnel prima di Alcaraz
Gli ultimi dieci chilometri si snodano in un’ampia vallata che permette di salire fino a poco oltre i 1000 m di quota, prima di attraversare, al chilometro 72, una galleria sommitale e trovarsi di fronte il viadotto più suggestivo dell’intera via Verde de la Sierra de Alcaraz.
Il panorama si apre sulla valle sottostante e noi ci concediamo una meritata sosta, ammirando le vette della Sierra e la vallata che prosegue verso Ubeda e Baeza. Indossate le maglie pesanti, ci gettiamo nella
breve ma veloce discesa che porta al termine della via Verde, interrotta a circa cinque chilometri da Alcaraz, proprio sotto il
Santuario della Virgen de Cortes. Essendo domenica, c’è un bel po’ di traffico da e verso il santuario e quindi decidiamo di non salire.
Proseguiamo invece su una stradina secondaria e per nulla trafficata che costeggia la vecchia ferrovia (si vede il tracciato che con poco sforzo potrebbe essere risistemato anche in questo tratto… e credo che tra qualche anno verranno eseguiti i lavori). Dopo un saliscendi spaccagambe si costeggia in pianura la N-322 per un chilometro circa e ci si trova davanti Alcaraz, proprio sotto la collina dominata dalle rovine del castello.
Il centro del paese è imperdibile: le case e la chiesa della Santissima Trinità che si affacciano su Plaza Major valgono assolutamente il breve sforzo finale fatto per salire fino qui.
Proseguire verso l'Andalusia
Da Alcaraz volendo è possibile proseguire verso occidente nella vallata, seguendo per un tratto la strada principale (trafficata) per poi re-immettersi sulla vecchia ferrovia che anche in Andalusia è stata in gran parte riqualificata. Noi abbiamo invece deciso di seguire la ruta de Don Quixote affrontando una breve ma intensa salita fino al
bel paesino di Vianos per poi ridiscendere in una stretta ma suggestiva valle laterale e
proseguire il viaggio verso la sierra de Segura… ma questa è un’altra storia che puoi scoprire consultando tutte le informazioni sul nostro
viaggio in bici tra Castilla y La Mancha e Andalucia.
Per maggiori informazioni sulla via Verde Sierra de Alcaraz puoi consultare il sito ufficiale
www.viaverdeab.es oppure quello relativo a tutte le vias Verdes spagnole
www.viasverdes.com
Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico