Paesaggi unici, sognati fin da bambino. L'idea di libertà, di natura selvaggia e generosa, di pericolo e di avventura... tutto questo è ciò che da sempre ha risvegliato in me il pensiero dei fantastici parchi americani dell'ovest. Un mito cresciuto guardando i film di Jonh Wayne, ascoltando le indimenticabili colonne sonore di Ennio Morricone ed ammirando centinaia di fotografie scattate in quegli sconfinati paesaggi... ed ora il sogno si avvera.
Quindici giorni! Questo il breve periodo che mi sono concesso (assieme ad altri tre amici) per compiere un anello che ci portasse alla scoperta dei fantastici parchi nazionali dell'estremo occidente degli Stati Uniti. Punto di partenza ed arrivo è fissato nella caotica città di Los Angeles. Nel mezzo un'immersione nella natura incontaminata e maestosa dei grandi parchi, partendo dall'infinito Grand Canyon, passando per la Monument Valley, Mesa Verde, l'Archies National Park, il Bryce Canyon, lo Yosemite National Park. Tra una tappa e l'altra, qualche sosta in città per riprendere contatto con la variegata miscela di razze che costituisce il popolo statunitense: prima l'allucinante Las Vegas e successivamente la rilassante San Francisco.
Los Angeles - Grand Canyon National Park
Dopo un lungo trasferimento in aereo arriviamo a Los Angeles nel primo pomeriggio. Qui ci aspetta la nostra auto a noleggio, con cui decidiamo di abbandonare subito la metropoli per dirigerci verso est. Dopo una sosta che ci fa subito conoscere i famigerati motel di periferia statunitensi, la mattina del giorno successivo abbandoniamo la California per entrare nell'arida Arizona. Passiamo tutto il giorno sulla Route 66, la stada che taglia tutti gli Stati Uniti da Boston a Los Angeles e raggiungiamo il Grand Canyon National park, uno dei parchi americani più visitati, appena in tempo per gustarci il tramonto in questo luogo magico. Le rocce si colorano di mille sfumature rosa-arancio nonostante il sole faccia capolino soltanto per qualche minuto tra le nuvole minacciose che coprono il cielo. Il mattino successivo ci svegliamo di buon'ora e passiamo la giornata a visitare la parte meridionale del canyon, uno squarcio gigantesco nella roccia creato dal fiume Colorado in milioni di anni. Lasciando il parco ci ripromettiamo di ritornare e dedicare qualche giorno alla scoperta delle sue meraviglie, magari proggettando un trekking sui suoi pendii o una discesa col gommone sulle rapide che il fiume nasconde.
Grand Canyon National Park - Monument Valley National Park
Ancora qualche ora di viaggio e, entrando nelle riserve indiane presenti in questi territori, ci avviciniamo alla lunga valle resa celebre dai film western: la Monument Valley. I "monumenti" che hanno reso questo luogo uno dei più visitati del pianeta non sono stati creati dalle mani di abili scultori ma da un artista ben più preparato ed esperto. La natura ed il vento hanno infatti eroso la roccia e continuano a farlo modellandola con figure spettacolari che il sole all'alba e al tramonto rende indimenticabili! Abbiamo appena iniziato ad abituarci ai colori di questa parte di mondo che dobbiamo partire per la prossima meta e già iniziamo a renderci conto che per gustare a pieno le meraviglie di questo viaggio non ci basterà sicuramenteil tempo a nostra disposizione e forse non ci basterebbe neppure un anno.
Monument Valley National Park - Mesa Verde National Park
Dopo un'immersione nella natura più completa, questa tappa prevede l'arrivo al parco nazionale Mesa Verde dove ci attende un incontro con la storia: sulle pendici di un lungo canyon sono sorte numerose cittadine scavate nella roccia tra il 600 ed il 1200 D.C.. L'accessibilità a questi agglomerati è difficoltosa e si è costretti a salire e scendere scale piuttosto impervie. Ancora una volta l'ingegno umano riesce a stupirci e ci chiediamo come abbiano fatto gli abitanti di questa terra a costruire villaggi ed addirittura una torre su questo terreno impossibile anche ai giorni nostri. Anche questa volta l'auto ci attende e le lunghe e dritte freeway statunitensi ci accompagneranno fino alla prossima meta.
Mesa Verde National Park - Archies National Park
La cittadina di Moab ci ha ospitato per la notte ed al sorgere del sole siamo pronti per attraversare il fiume Colorado e dirigerci verso l'ennesimo meraviglioso parco di questa zona degli Stati Uniti: l'Archies N.P. Come si può intuire dal nome la sua caratteristica principale è costituita dalla presenza di numerose formazioni ad arco. L'artista che ha creato queste stupende opere d'arte è la natura e la materia usata la roccia. Gli archi più spettacolari sono sicuramente il Delicate Arch, simbolo dello stato dello Utah ed il Landscape Arch, sottile striscia di roccia che sfida le leggi della fisica per restare a guardia di questo paradiso terrestre. Per i biker tra l'altro questa è una terra di conquista: sono centinaia i chilometri che si possono percorrere con la MTB senza mai ritornare in luoghi già attraversati. Che nostalgia dell'amata bicicletta...
Archies National Park - Bryce Canyon National Park
Anche questa volta il tempo dedicato alla visita del parco sembra essere volato e le meraviglie non scoperte innumerevoli. La malinconia per la partenza da questo luogo magnifico lascia però subito il posto alla curiosità per l'ennesima novità che ci attende: il Bryce Canyon National Park Questo che si presenta come uno dei fratelli minori tra i grandi parchi dell'ovest statunitensi, è in realtà una perla geologica di rara bellezza. Le infinite guglie rocciose create durante milioni di anni di erosione, sono uno spettacolo che a nostro parere non ha nulla da invidiare all'immensità del Grand Canyon o alla solennità dei massicci della Monument Valley, soprattutto quando il sole al tramonto accende di mille colori l'intera vallata. Le leggende indiane che ci vengono narrate, danno poi un tocco ancor più magico al paesaggio che ci si presenta davanti agli occhi. Forse vi risulterà un pò ripetitivo ma ogni partenza in questo viaggio risulta sempre dolorosa.
Bryce Canyon National Park - Yosemite National Park
Dopo una settimana di viaggio immersi nella natura il nostro arrivo a Las Vegas ci mostra gli enormi contrasti di cui è capace questa nazione. La città appare come un immenso addobbo natalizio ed il cielo notturno e terso del deserto accentua ancor più la sensazione di uscire dalla realtà quando si varcano le sue porte. Giorno e notte qui si confondono e la vita segue il ritmo delle slot machine. Il nostro viaggio invece prosegue verso uno dei luoghi più caldi del pianeta: la death valley, una depressione nel deserto il cui punto più basso scende fin quasi a cento metri sotto il livello del mare e dove si superano i 50°C. Dopo aver attraversato questa vallata ed esserci cotti un pò per raggiungere il punto panoramico di Zabriskie point ci siamo diretti verso il parco californiano noto agli alpinisti di tutto il mondo per la presenza di El Capitan, una parete rocciosa di circa 1000m completamente verticale. Molti lo avranno già capito ma ci stiamo riferendo allo Yosemite National Park ed all'omonima valle. Dal deserto quindi siamo ritornati in quota ed ora attorno a noi si presentano immense distese boschive tra le quali si trovano alberi imponenti e millenari come le sequoie giganti di Mariposa Grove. Quasi quasi sembra di essere tornati in uno dei parchi del nostro Trentino. Purtroppo anche qui gli incendi hanno devastato migliaia e migliaia di ettari di foresta (gli americani tra l'altro lasciano che essi si spengano autonomamente non volendo interferire in alcun modo con la natura... forse non a torto!) ed uno di essi è attivo anche quando noi passiamo sul fondovalle.
Yosemite National Park - San Francisco
Dopo tutti questi giorni passati nell'interno del paese siamo felici di vedere il Pacifico per la prima volta nel viaggio e di poter visitare una delle città più belle degli states: San Francisco. La posizione magnifica ci viene svelata subito prima di attraversare il Bay bridge che ci porta dritti nel cuore della città. San Francisco non è assolutamente una metropoli caotica ed inquinata come molte città americane e ci accoglie subito con un tramonto mozzafiato sulla sua baia. Il giorno successivo è d'obbligo la visita ad Alcatraz ma raggiunto il Pier 39, il molo dove un tempo si imbarcavano i delinquenti più pericolosi del paese ed ora lunghe file di turisti aspettano di poter salire su quegli stessi battelli, scopriamo che non ci sono più posti disponibili per oltre una settimana! Decidiamo allora di concederci una giornata di pieno relax nel centro, passeggiamo lungo il porto e ci dirigiamo verso il Golden Gate. Il mitico ponte rosso simbolo della città si mostra in tutto il suo spettacolo e lo skyline alle sue spalle fa da degno contorno. Una passeggiata per il campus dell'Università di Barkley ed una lauta cena a base di granchi a Sausalito sono la miglior conclusione della nostra visita.
San Francisco - Los Angeles
Siamo partiti dall'aeroporto della città degli angeli puntando dritti verso Est ed ora ci ritorniamo lungo la costa attraversando spiagge mitiche come Santa Barbara, Malibù, Santa Monica e fermandoci per un bagno a Venice Beach. Los Angeles, a differenza di San Francisco è la tipica metropoli supertrafficata ed iperinquinata ma noi ci concediamo comunque una breve visita di Beverly Hills, percorriamo il marciapiede delle stelle lungo l'Hollywood boulevard e ci ritroviamo nostro malgrado, direttamente dalla finestra del motel, spettatori "in diretta" di un arresto in stile americano, fortunatamente senza sparatorie o scazzottate.
Il viaggio si conclude qui ma... molti altri magnifici luoghi ci attendono!
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico