Fuggire, scappare, andare in Messico... quante volte, nella vostra vita, avete sognato di alzarvi presto una mattina, riempire lo zaino con il minimo indispensabile e, sull'uscio di casa urlare:" Ciao Mamma, me ne vado in Messico?!?"... Tante? Poche? Nessuna? (non ci credooo!!!!) Un viaggio in Yucatan, in Chiapas, nel Distrito Federal... Io personalmente in moltissime occasioni ho pensato di lasciare la tranquillità e le comodità domestiche per darmi alla macchia nell'accogliente Messico, ma fra il pensare ed il fare poi, ne passa di acqua sotto i ponti...
Nonostante queste sane sbandate di testa (come le chiamerebbero i "regolari" della nostra società), due piccole fughe me le sono concesse anch'io!
Per visitare la
penisola dello Yucatan dall'Italia, il volo più comodo atterra a
Cancun, ma, come potrete ben immaginare, questa città chiamata anche la" Rimini messicana", non è il luogo ideale per gli amanti del viaggio vero ed è evitabile volando sulla città di
Campeche o su quella di
Merida, più vivibili e
fuori dalle classiche rotte turistiche. La bella notizia è che su Merida giungono anche i
voli charter, quei voli, solitamente più economici, che usano i tour operator per proporre i pacchetti turistici. I charter però, hanno anche alcuni svantaggi: prima di tutto non si può sapere con certezza l'orario di partenza se non il giorno precedente alla stessa e, secondariamente, i charter lasciano (Italia e Messico in questo caso!) sempre lo stesso giorno della settimana (quest'anno potrebbero essere il martedi o forse il giovedi?!?). Dopo aver perso 5 giorni alla ricerca di un volo decente, dopo aver ammucchiato davanti alla porta della vostra camera decine di magliette, mutande e calze, maglioni e felpe (non fatelo, in Messico fa caldissimo!!!), saltate sullo zaino, chiudetelo (qui consiglio la guida
Prima di partireche può essere sempre utile), se ci riuscite e salutate tutti!!! Il
viaggio in Yucatan ha inizio...
Come luogo - base per scoprire cosa vedere in Yucatan, noi abbiamo scelto la città di Valladolid situata 156 km circa ad ovest di Cancun. Tranquilla e non esageratamente grande, Valladolid ha un paio di ostelli a buon prezzo dove alloggiare per le notti necessarie a soddisfare il vostro spirito avventuriero e, usandola come punto fisso per gli spostamenti, risparmierete un sacco di tempo visto che non dovrete disfare e ricomporre il vostro bagaglio ogni volta.
Poco distanti dal centro abitato si trovano due cenotes, delle piscine naturali sorte nel terreno, spesso all'interno di grotte. In città è possibile noleggiare una bici per pochi pesos e visitarli in mezza giornata, mi raccomando di non dimenticate il costume da bagno! Un consiglio che mi preme dare è quello di non fidarsi ciecamente delle biciclette esposte al negozio perchè hanno gli stessi anni di Matusalemme (e forse qualcuno in più) e qualche grave difetto lo possono anche avere, per fare un esempio: la prima che avevo adocchiato mi pareva perfetta, peccato che dopo un chilometro di strada, la camera d'aria abbia cominciato a sgonfiarsi perchè la valvola era danneggiata...dannata me e la mia scelta affrettata! Il cenote Samula è quasi più grande di una nostra piscina comunale, l'acqua è fresca e con le temperature messicane, è un vero piacere immergersi. La grotta che ospita questa suggestiva pozza d'acqua è abitata da pesci neri e di altre tonalità più sgargianti e da numerosi pipistrelli, ma non fatevi intimidire perchè non vi faranno nulla!
Da Valladolid prendete un autobus (di quelli locali, tenuti abbastanza bene e super economici!) in direzione di Tizimin a nord della città. Dalla località appena citata, dovrete cambiare mezzo e salire ancora più a nord fino a toccare con mano le acque del Golfo del Messico in prossimità dell'interessante
parco nazionale di Rio Lagartos. Non lasciatevi sfuggire la possibilità di osservare volatili endemici di quest'area e non solo, partecipando ad una delle mini crociere (massimo in 6 persone!) lungo il corso d'acqua della riserva.
Da Valladolid anche Tulum e le sue rovine maya sembrano a due passi nonostante la strada sia di una sola corsia e passi nel bel mezzo della giungla. Più che le strutture turistiche di questa cittadina, è interessante percorrere un tratto della meravigliosa spiaggia bianca fino a El Castillo, l'edificio principale dell'antico abitato maya. La posizione particolare scelta dalla popolazione maya per la costruzione, completamente a ridosso della spiaggia, ne condizionò la storia: gli spagnoli infatti, nel XVI secolo l'avvistarono già da lontano mentre navigavano in direzione del Messico sui loro velieri... per Tulum non ci sarebbe più stato scampo!
Poco a sud di Tulum inizia la
riserva di Sian Ka'an, patrimonio dell'UNESCO dal 1987. Al largo della costa di questa area calcarea che ha favorito la formazione di numerosissimi cenotes, si estende la seconda barriera corallina più grande del mondo. Il nome della riserva in lingua maya significa
Porta del cielo ed effettivamente, visto il carattere pianeggiante del luogo, l'acqua dell'oceano Atlantico ed il cielo sembrano confondersi l'un con l'altro divenendo un tutt'uno. Il parco è abitato da molte specie di animali, alcune endemiche, alcune dai nomi bizzarrii: cinghiale dalla guancia bianca, manati, coccodrilli, scimmie urlatrici, tartarughe marine...
Dopo un tuffo nella natura incontaminata di
Sian Ka'an ributtiamoci nell'antica cultura maya che permea ogni angolo dello Yucatan. Se si pensa alle piramidi degli antichi popoli messicani non si può non nominare quella di Chichen Itzà situata a pochi chilometri da Valladolid. Ricordo che qualche anno fa la scalinata con la quale si accedeva alla piramide principale venne chiusa perchè un turista francese era scivolato dalle ripide e strette scale uccidendosi... L'accesso al complesso maya si paga ma se la visiterete presto la mattina o nel tardo pomeriggio avrete alcuni vantaggi interessanti: prima di tutto eviterete la ressa di turisti giunti fin qui con i tour organizzati, non vi esporrete al sole nelle ore più calde ed insopportabili della giornata, avrete più possibilità di vedere le iguane che abitano le rovine e di udire le scimmie urlatrici nella giungla e potrete anche ammirare il tramonto.
Anche il complesso maya di Chichen Itzà è protetto dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità.
Siti minori e soprattutto meno visitati ingombrano le giungle dello Yucatan, alcuni ancora in attesa di essere scoperti, altri pigramente riportati alla luce negli ultimi anni.
Fra quelli dove sono capitata vi consiglio assolutamente: Ek Balam che sorge 30 km a nord di Valladolid ( questa città è proprio il centro dello Yucatan!!!) completamente isolato dalla civiltà contemporanea, fu scoperto all'interno di un'area di fitta giungla dove si trova ancora oggi ed Uxmal con l'immensa piramide dell'indovino e il campo per giocare la pelota.
Ad Uxmal, facendo attenzione, potrete salire sulla cima della gran Piramide e, se avete tempo, fermatevi la sera per assistere allo spettacolo di luci fra le rovine.
Per riposarvi un po' dalle levatacce e dalle corse da un luogo all'altro dello Yucatan, prendetevi qualche giorno da trascorrere sulle belle spiagge della Isla Cozumel al largo di Playa del Carmen o sulla più piccola e vivibile Isla Mujeres facilmente raggiungibile da Cancun, ma non aspettatevi la quiete della giungla...anche le scimmie urlatrici sono più silenziose delle orde di turisti che in alta stagione popolano i resort della riviera maya e delle isole.
Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico