fbpx

Unisciti alla LiT Family



Incontro inaspettato: Vincenzo Cottinelli, il fotografo di Terzani in Laos

Scritto da
Vota questo articolo
(0 Voti)
Le luci hanno già preso il sopravvento sull'oscurità nella notte di Luang Prabang. Come ogni sera invernale, le vie del centro, deserte per l'arsura pomeridiana, stanno iniziando a popolarsi di anime straniere spaesate dalla novità e vaganti senza una meta precisa, ma in questa Babele asiatica chi avrebbe immaginato di incontrare Vincenzo Cottinelli, il fotografo di Tiziano Terzani?  
Life in Travel Diaries
Sono disponibili i Life in Travel diaries, libri fotografici con tanti racconti di viaggio scritti dai cicloviaggiatori per i cicloviaggiatori. Puoi acquistarli singolarmente, in bundle o abbonandoti al piano Esploratore della LiT Family. Che aspetti? Salta in sella con noi!
 
Le bancarelle cariche di cibo a malapena sopportano l'eccessivo peso alle quali sono sottoposte, attendono pazienti che l'orda di affamati si riversi nelle strade in cerca di sostentamento nutritivo. Optiamo per un pasto vegetariano ed a nostra disposizione abbiamo una ventina di vassoi ricolmi di pietanze stuizzicanti dalle quali attingere finchè il nostro piatto non sarà abbondantemente pieno. Si paga prezzo fisso 10000 kip e si ha la certezza di una soddisfacente e lauta cena. Ci accomodiamo su una panca di legno dinanzi ad una tavolata grezza e sporca, a disposizione della clientela per ora solo sporadica. Altre due persone hanno anticipato la loro serata in centro a quest'ora così improbabile e siedono proprio prospicenti a noi. Conversano cautamente, a bassa voce quasi per paura di disturbare i pochi avventori del mercato notturno, il loro idioma è familiare, ma la musica proveniente dalla strada mi impedisce di capire di che lingua si tratti con esattezza. Concentrata su altri pensieri, ascolto solo un paio di frasi e mi rendo conto di trovarmi di fronte a due italiani. Attendo paziente l'arrivo di Leonardo dalla bancarella con sorriso soddisfatto e piatto gonfio e con sguardo complice intuisce ciò che voglio comunicargli. Strano a dirsi ma di italiani non ne avevamo ancora incontrati, francesi, inglesi, svizzeri e tedeschi, i più viaggiatori di tutti, ma di abitanti del Bel paese nenache l'ombra. Inevitabilmente cominciamo a chiacchierare del più e del meno, entusiasti di poter finalmente scambiare informazioni e curiosità di viaggio nella nostra lingua. Sono due viaggiatori brillanti e carichi di energia positiva, amanti della vita ed attratti dal mondo e dalle sue diversità. Maria lavora in Banca Etica, vegetariana convinta (soprattutto per come vengono trattati gli animali prima di essere macellati, mi spiega), è una fervida sostenitrice del rispetto nei riguardi di tutti i popoli e le loro tradizioni, una specie di antropologa amatoriale insomma. Vincenzo Cottinelli è un fotografo e non un artista qualsiasi, ma colui che è riuscito a dare un volto a scrittori e letterati come Tiziano Terzani e Saramago, ci narra della sua partecipazione al matrimonio di Folco, il figlio di Tiziano Terzani ed altri aneddoti divertenti, mentre Maria ci fà sognare attraverso magici racconti di luoghi esotici come il Bhutan e l'India. Il tempo scorre come sempre troppo velocemente: è il momento di salutarsi con la promessa di rivederci in Italia, magari in occasione di una mostra fotografica di Vincenzo Cottinelli... Bon vojage! Il copertone corre veloce sul liscio asfalto che, come un comodo tapirulan, conduce chi lo desidera a Chiang Rai, capoluogo della più remota delle province del nord della Thailandia. Qui svettano verso il cielo terso di dicembre alcuni dei picchi più irti del paese, eppure la città si sviluppa per la sua totalità in pianura. Finora abbiamo rimandato un'importante decisione che a Chiang Rai dovremo prendere: rinnovare il visto thailandese pagando 1900B, una cifra decisamente elevata per le nostre ambizioni da viaggiatori in economia o varcare il confine laotiano e darci alla macchia tra le aspre montagne come due partigiani del pedale... scelta difficile... bando alle chiacchiere, ora non è affatto importante...dov'eravamo rimasti?
Ah si, torniamo alla carreggiata sulla quale proseguiamo a velocità sostenuta per riuscire a giugere nel centro abitato giusto in tempo per sedare quel fastidioso languorino alla pancia che si sente spesso intorno alle 11, 11:30. Nulla ora occupa i nostri pensieri al di fuori di un succulento piatto di pad thai con arachidi tritate ed un cucchiaino di zucchero per suggellare nel migliore dei modi questo sodalizio gastronomico... ma come ogni giornata indimenticabile che si rispetti, non può filare tutto liscio. Ho fame, lo stomaco brontola e mi sto indispettendo; una macchia blu mi distrae dai miei pensieri, è questione di un attimo e capisco: inchiodo ed urlo qualcosa di insensato al mio prode compagno di avventure che mi anticipa sulla retta via. Un albero, ho bisogno immediatamente di un albero per appoggiare la bici... lo trovo, imbraccio la mia macchina fotografica e parto alla carica facendo attenzione ad ogni passo per evitare che la mia preda si dilegui con un battito d'ali. Il martino è lì (meglio conosciuto come martin pescatore), ignaro del meccanismo di folle eccitazione che ha innescato con la sua semplice presenza a bordo strada. Un invitante spuntino sta sguazzando candidamente nella pozza d'acqua sotto la visuale dell'abile pescatore che sta per sferrare l'attacco decisivo. A quanto pare però anche per il volatile la giornata sta prendendo una brutta piega: proprio pochi secondi prima di piombare sull'ignaro pesciolino ad ali spiegate e becco aperto, bersaglio facile e successo assicurato, due goffi umani si sono avvicinati un pò troppo, rivelandosi e scatenando un fuggi fuggi generale. Pesce in salvo, martino seccato a stomaco vuoto, esseri buffi in completo da bici piuttosto appariscenti disperati per l'occasione sfumata nel vento. Incontro lampo unico nel suo genere che ha lasciato un segno fra i desideri da realizzare prima o poi in questa vita.

Questo articolo non vuole e non può riassumere tutti gli splendidi incontri avuti durante i dieci mesi in bici in Asia, ma è soltanto un tributo ad alcuni di essi. Potete trovare altre storie di incontri e di viaggiatori nell'articolo sull'Italian style all'estero in cui narriamo dei giorni ospiti di Carmine in Thailandia.

 
{phocagallery view=category|categoryid=144|displayname=1|displaydetail=0|imageshadow=shadow1}
 
 
Scrivi qui quel che pensi...
Log in con ( Registrati ? )
o pubblica come ospite
Carico i commenti... Il commento viene aggiornato dopo 00:00.

Commenta per primo.

Vero

ITA - Correva l'anno 1983 quando ha sorriso per la prima volta alla luce del sole estivo. Da sempre col pallino per l'avventura, ha avuto la fortuna di girare l'Europa e l'Italia con i genitori e poi, per la maturità, si è regalata un viaggio in 2 cavalli da Milano verso la Russia. Al momento giusto ha mollato il lavoro senza alcun rimpianto per volare in Nuova Zelanda dove ha viaggiato per cinque mesi in solitaria. Nel 2007 ha provato per la prima volta l'esperienza di un viaggio in bici e, da quel momento, non ne ha potuto più fare a meno... così, dopo alcune brevi esperienze in Europa, nel 2010 è partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, il Sudafrica-Lesotho e #noplansjourney. Se non è in viaggio, vive sul lago d'Iseo! Carpediem e buone pedalate!

EN - It was 1983 when he smiled for the first time in the summer sunlight. Always with a passion for adventure, she had the good fortune to travel around Europe and Italy with her parents and then, for maturity, she took a trip in 2 horses from Milan to Russia. At the right moment he quit his job with no regrets to fly to New Zealand where he traveled for five months alone. In 2007 she tried the experience of a bike trip for the first time and, from that moment on, she couldn't do without it ... so, after some short experiences in Europe, in 2010 she left with Leo for a long cycling trip in South East Asia, the first real great adventure together! Asia was followed by the Andes, Morocco, South Africa-Lesotho and #noplansjourney. If he's not traveling, he lives on Lake Iseo! Carpediem and have good rides!