La mostra Revolution vs Revolution non vuole imporsi come visione definitiva ed inconfutabile del concetto di rivoluzione, no! la rivoluzione è qualcosa che nasce dentro ogni generazione, ogni individuo in modo completamente personale, Revolution vs Revolution vuole dare un'interpretazione, attraverso la voce degli artisti presenti, di come l'idea di cambiamento porti poi ad una rivoluzione, prima della coscienza, della visione degli eventi e delle situazioni e poi fisica, motivata, inarrestabile...
Incredibili le foto di Abbas, fotografo dell'agenzia Magnum, e della sua rivoluzione in Iran, suo paese di nascita, nel 1979: ritratti, situazioni, emozioni, un reportage in bianco e nero che narra il processo di cambiamento rivoluzionario che portò lo shah iraniano a lasciare la sua posizione di leader. Molto evocativi gli scatti del fotografo cinese Hai Bo che narrano lo scorrere inesorabile del tempo attraverso i ritratti di persone a distanza di decenni, periodo durante il quale, alcuni dei soggetti ripresi, hanno già lasciato la vita terrena. Susan Meiselas è tornata di recente in Nicaragua ed ha esposto le sue foto, scattate nel lontano 1979, negli stessi luoghi dove vennero riprese per poi rimettere in gioco la sua arte fotografica e congelare questi momenti di confronto fra le due epoche. Ogni artista ha voluto spiegare il proprio punto di vista, la propria visione e partecipazione alle azioni che hanno preceduto la realizzazione della Rivoluzione in molti paesi del mondo... insomma, dal mio punto di vista, una mostra davvero interessante dove trascorrere almeno un paio di ore a girovagare fra fotografie e video.
L'ingresso alla mostra è gratuito, si paga solo la proiezione del film libanese intorno alle 21, 3000 lire (1,5€)
Per ulteriori informazioni riguardo il luogo e gli eventi, visitate il sito ufficiale dell'Art Center di Beirut
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