La ciclabile Val Brembana corre tra Piazza Brembana a Zogno (e oltre) ripercorrendo il vecchio tracciato della ferrovia che un tempo collegava il capoluogo orobico Bergamo all'alta valle.
La linea ferroviaria fu chiusa nel 1966 e, negli ultima anni venne parzialmente riconvertita in pista ciclopedonale, a tratti condivisa con il traffico locale. La Val Brembana, chiamata così perchè solcata dalle acque del fiume Brembo, è una delle valli bergamasche più interessanti da scoprire in bicicletta, pensa solo che in questo luogo nacque il servizio postale...
Là dove un tempo c'era una ferrovia ora c'è una... ciclopedonale! Da Piazza Brembana, a quota 518 metri, la ciclovia Val Brembana scende (o sale se la si percorre al contrario) fino a Zogno, a quota 334 metri per poi proseguire fino a Bergamo su strade secondarie prima e un ultimo tratto di itinerario ciclabile da Ponti di Sedrina poi.
Il progetto di riqualificazione dei vecchi binari è ancora in corso e l'idea è quella di riuscire a ripristinare, ciclisticamente parlando, anche il tratto da Zogno a Ponti di Sedrina, in modo da collegare la valle al capoluogo orobico.
La ciclovia Val Brembana: da Piazza in discesa
Piazza Brembana conta poco più di 1000 abitanti e a nord è sormontata dal monte Il Culmine.
Alle porte del paese i due rami principali del fiume Brembo, quello di Carona e quello di Mezzoldo, si uniscono in un unico corso d'acqua che scende, a volte tumultuoso, verso la pianura lombarda.
Dalla vecchia stazione di Piazza Brembana inizia il nostro viaggio in bicicletta lungo la ciclabile della Val Brembana. Con un ampio tornante si esce dal paese raggiungendo Lenna e iniziando a seguire il fiume sulla riva orografica destra.
I paesaggi si fanno subito interessanti con i monti Ortighera e Medile come protagonisti e le gallerie della vecchia ferrovia che non annoiano mai.
La ciclovia si stringe fino a toccare la larghezza di un metro e la suggestione trasmessa dai luoghi è tanta.
Superata Lenna si entra nella frazione di Cornamena e poco più avanti si attraversa il ponte delle Capre, risalente al XVII secolo, portandosi sulla riva orografica sinistra. Si pedala in tranquillità perdendo lentamente quota e seguendo sempre il corso del Brembo. Se hai tempo concediti una breve sosta per ammirare la pittoresca casa nelle rocce, un vecchio edificio, ancora utilizzato, eretto sotto una parete verticale.
Il fiume Brembo
Quella del Brembo è una storia di vita e di morte: formato da quattro rami, ha il suo vero e proprio inizio nel paese di Lenna, in alta Val Brembana.
Nel corso dei secoli sono state tante le alluvioni ad aver caratterizzato la Val Brembana, la più distruttiva forse è fu quella del 1493 che travolse 24 ponti della vallata risparmiandone solo uno (l'attuale ponte di Zogno!). Di certo il disastro naturale più vivido nella memoria dei valligiani è quello dell'alluvione del 1987 quando le acque implacabili del Brembo portarono distruzione e morte, isolando l'alta valle per giorni.
Il Brembo però, è anche vita e sulle rive di questo fiume lombardo si sono sviluppati paesi e piccole industrie che hanno sfamato intere famiglie per generazioni.
A tratti in sede propria, a brevi tratti in sede promiscua, la attraversa anche diverse suggestive gallerie che un tempo venivano solcate solo dai convogli ferroviari.
All'altezza dell'agriturismo Ferdy, luogo ideale dove assaggiare le prelibatezze della vallata, il tracciato attraversa nuovamente il Brembo correndo poi parallela alla SS470 per circa un chilometro.
I paesaggi montani ritemprano lo spirito e l'aria fresca sul viso trasmette buonumore.
In breve si giunge ai piedi di Camerata Cornello, il borgo dove nacque il servizio postale. È incredibile pensare che frazione di Cornello dei Tasso, nascosta tra le alture bergamasche, la famiglia Tasso ideò le fondamenta di quello che poi, evolvendosi, divenne il nostro attuale sistema di spedizioni.
Prima per Venezia, poi per grandi città, fino a diventare addirittura corrieri ufficiali del papa. L'abilità dei Tasso venne conosciuta su tutto il territorio italiano a partire dal XIII e divennero anche i corrieri del Sacro Romano Impero.
Si dice che un membro della famiglia portò di persona la notizia dell'incoronazione di Carlo V ad imperatore cavalcando da Bruxelles in due giorni.
Cornello dei Tasso e il sistema postale
Una piccola deviazione dalla pista ciclabile Valle Brembana, precisamente da Camerata Cornello, conduce ad una piccola frazione conosciuta con il nome di Cornello dei Tasso. Per raggiungere questo sito bisogna risalire alcuni tornanti su asfalto, ma ne vale davvero la pena. Cornello dei Tasso è uno dei borghi più belli d'Italia ed uno dei centri medievali meglio conservati della Lombardia. Una stradina, in parte ciottolata, accompagna i visitatori fino all'ingresso: anche in bicicletta si può raggiungere Cornello, con un minimo di impegno.
Le arcate e i porticati in pietra, le case ben conservate, i balconi fioriti nel periodo primaverile, le viuzze che attraversano l'abitato e l'interessante Museo della famiglia Tasso e del sistema postale (dove è esposta anche "La vera guida per chi viaggia" datata 1771), meritano assolutamente una visita. Il borgo deve parte del suo nome a quello della famiglia Tasso, la stessa del poeta Torquato, anche se quest'ultimo nacque a Sorrento.
Nel Cinquecento questi imprenditori lungimiranti escogitarono un sistema per trasportare la posta da un luogo all'altro e, in breve tempo, iniziarono a gestire anche le poste imperiali degli Asburgo.
Cornello dei Tasso era attraversato dalla Via Mercatorum, un'importante via di comunicazione medievale che collegava Bergamo alla Valtellina e che venne poi sostituita dalla più recente Via Priula, strada di fondovalle voluta dai veneziani per lo stesso scopo di collegamento.
La lenta e inesorabile decadenza di Cornello iniziò proprio in concomitanza alla realizzazione della nuova strada...
Tra gallerie e borghi
La ciclovia prosegue superando l'ex stazione ferroviaria di Camerata e continua a scendere dolcemente verso San Giovanni Bianco. Poco prima di entrare nel paese si oltrepassa la strada della Val Taleggio che corre in un suggestivo canyon in direzione della provincia di Lecco. Abbiamo affrontato l'itinerario ciclabile della Val Taleggio due volte, l'ultima delle quali durante il #noplansjourney, un anno e 12000 km in Italia ed est Europa.
San Giovanni Bianco è una delle località principali della Val Brembana ed è proprio in questo borgo che si giunge percorrendo l'itinerario MTB sulle Orobie occidentali.
Le case sono color pastello, vivaci, e alcuni ponti sul Brembo eretti in stile romanico. Anche da San Giovanni Bianco passava l'antica Via Priula che collegava Bergamo, dominio della Serenissima, a Morbegno, nell'attuale Valtellina.
L'itinerario ciclabile passa davanti alla stazione dei treni dismessa per poi proseguire lungo il versante montuoso. Alcune gallerie rendono il tracciato ancora più interessante: sono brevi ma illuminate e suggestive da pedalare. La prima riporta come data di costruzione il 1905.
Mentre ci si avvicina a San Pellegrino Terme la ciclovia della Valle Brembana alterna facili saliscendi, mai eccessivamente impegnativi.
Entrati nella "capitale della Val Brembana" non si può far a meno di notare l'edificio in rovina in stile liberty del Grand Hotel, un'opera maestosa e allo stesso tempo spaventosa, adagiata sulle acque del Brembo.
Al Grand Hotel, che chiuse nel 1979, alloggiarono ospiti illustri come il generale Cadorna, Montale e Quasimodo, alcuni reali e anche Ugo Tognazzi.
San Pellegrino, come dice anche il nome, è conosciuta per le sue acque termali, note già dal XVIII secolo (e forse prima!). Uno dei luoghi più caratteristici della cittadina è quello del vecchio casinò: gli interni in stile liberty richiamano gli sfarzi di un tempo e numerose storie che condannerebbero il casinò come luogo di perdizione. Se vuoi saperne di più partecipa ad una visita guidata con le ragazze dell'associazione Oter: resterai a bocca aperta per le meraviglie degli interni.
Prima di continuare il viaggio in bici lungo la ciclovia della Val Brembana è possibile raggiungere le grotte del sogno, situate a monte di San Pellegrino.Recati alle grotte, ma assicurati anche che siano aperte chiedendo informazioni presso l'ufficio turistico cittadino.
A San Pellegrino ha sede anche il birrificio artigianale Via Priula e, se sei appassionato diel genere, ti suggerisco una sosta rinfrescante.
Da San Pellegrino l'itinerario prosegue in direzione di Bergamo superando Ambria e giungendo a Zogno su rilassante pista ciclabile.

Zogno è l'ultima località toccata dalla ciclovia della Val Brembana che qui si interrompe per qualche chilometro, prima di riprendere nei pressi dei Ponti di Sedrina (i lavori di collegamento tra la ciclovia e la città di Bergamo sono ancora in svolgimento!). Dal paese, che ha dato i natali ad Antonio Pesenti, il ciclista vincitore del Giro d'Italia del 1932, per raggiungere Bergamo in bici in sicurezza è necessario seguire strade secondarie che salgono di quota e continuano a mezzacosta per il tratto fino ai Ponti di Sedrina. Qui di seguito descriverò le due opzioni possibili per entrare a Bergamo in bicicletta.
Come raggiungere Bergamo - opzione 1
Per evitare la SS470 che, soprattutto durante l'estate e nei fine settimana, è trafficata e pericolosa, da Zogno bisogna seguire la strada verso la frazione Stabello. Una volta attraversato il fiume Brembo (Via Ponte Zogno), il tracciato sale bruscamente con un tratto che metterà a dura prova le tue gambe. Ci si inerpica per qualche centinaio di metri prima che la strada, una volta in quota, spiani. Proseguendo dritti si raggiunge Stabello. Dalla frazione si prosegue verso Pratomano, Cassettone e Cacosio prima di ridiscendere verso il Brembo, attraversarlo e pedalare verso Ubiale. Continuiamo a seguire la strada secondaria entrando ad Almenno San Salvatore e poi Almè, alle porte di Bergamo. Se hai tempo ti consiglio di fermarti a visitare Bergamo Alta, la parte più antica della città con panorami mozzafiato a 180°. Per avere maggiori informazioni e scaricare la traccia gps del tracciato da Zogno a Bergamo puoi leggere l'articolo del giro delle valli bergamasche. Con questa opzione ti troverai ad affrontare alcuni divertenti sentieri del Parco dei Colli di Bergamo.
A Bergamo via Ponti di Sedrina
Nell'ultimo periodo i lavori per il completamento della ciclovia Val Brembana sono andati avanti e questo ha portato alla realizzazione di un nuovo tratto, quello tra Ponti di Sedrina e la città di Bergamo. L'ultimo tratto di collegamento tra Zogno e Ponti di Sedrina è ancora incompleto, ma Bergamo è comunque raggiungibile su strade secondarie seguendo il primo itinerario consigliato qui sopra o imboccando la deviazione verso Stabello da Zogno per poi pedalare fino a località Ponti dove si riprenderà la ciclovia Val Brembana ufficiale. Da Bergamo poi potrai seguire la ciclabile Valle Seriana eproseguire il tuo viaggio!
Ultimi commenti
Community