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Comacchio
Partenza/Arrivo
Pian del Re/Venezia
Luogo
Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto
Stagione
Primavera, Autunno
Durata
Cicloviaggiatore (8-15 giorni)
Lunghezza
680
Percorso
Lineare
Dislivello
501 - 1000 m
Difficoltà
Grande avventura
Tipo di fondo
Gravel (fondo misto)
Asfalto
65%
Sterrato
35%
Valutazione
Difficoltà
2/5
Panorama
3/5
Bici consigliata
Bici da ViaggioAdventure bikeGravel
 
 

La Ciclovia del Po è un itinerario cicloturistico di oltre 680 km che segue il corso del fiume più lungo d'Italia, dalle sue sorgenti sul Monviso fino al suggestivo Delta del Po. Un percorso che attraversa paesaggi diversi, borghi storici e città d'arte, offrendo un'esperienza unica a contatto con la natura e la cultura della Pianura Padana. La Ciclabile del Po è un'occasione per scoprire la bellezza del territorio, pedalando in tranquillità su strade secondarie e argini fluviali.

Ciclovia del Po in bici

Dalle Sorgenti del Po a Torino

Il primo tratto della Ciclovia del Po inizia dalle sorgenti del fiume, ai piedi del Monviso. Idealmente si può prendere come punto di partenza il rifugio alpino Pian del Re, poco distante dal confine francese anche se più spesso si considera il borgo di Paesana come punto di partenza della ciclovia del Po. 

Si lasciano presto le alpi occidentali per immergersi quasi subito nella pianura Padana che si solcherà da ovest verso est per tutta la sua interezza.

Via Francigena in bici

Inizialmente si imbocca la ex-ferrovia Airasca-Moretta attraverso la campagna piemontese, tra campi coltivati e borghi rurali. Si pedala su strade secondarie e piste ciclabili, con dislivelli moderati. Lungo il percorso si incontrano città storiche come Saluzzo e Carmagnola, fino a raggiungere Torino, l'antica capitale sabauda, con i suoi monumenti e musei.

Già in questo tratto il sistema di piste ciclabili del Po, noto anche come Ven.To., e le strade secondarie che si pedalano fanno parte dell'itinerario di lunga percorrenza europeo Eurovelo 8 del Mediterraneo che inizia in Spagna e termina in Grecia

Da Torino a Pavia

Da Torino, la ciclabile Po prosegue verso est, attraversando la pianura alluvionale. Si pedala su argini fluviali e strade di campagna, con tratti di pista ciclabile. Lungo il percorso si incontrano borghi caratteristici come Chivasso e Casale Monferrato, con i loro castelli e chiese. Si attraversa la Lomellina, terra di risaie e pioppeti, fino a raggiungere Pavia, l'antica capitale longobarda, con la sua università e il Ponte Coperto.

In questo tratto il percorso della ciclovia del Po coincide con un altro itinerario ciclabile europeo, l'Eurovelo 5 o via Romea Francigena. In particolare in questo tratto, ma un po' lungo tutto il tragitto, le strade secondarie si alternano a lunghi tratti di argine che spesso sono sterrati quindi assicurati di avere le giuste coperture per affrontare questo viaggio.

Ponte coperto di Pavia

Da Pavia a Ferrara

Da Pavia, la Ciclovia del Po che spesso può essere seguita su entrambi i lati del grande fiume, segue l'argine destro del fiume. Si pedala su strade secondarie e piste ciclabili, con tratti di sterrato e in questo tratto di percorso sono le tante città d'arte tra Emilia Romagna e Lombardia a caratterizzare il tragitto.

Ciclovia del Po

Le principali sono Piacenza città con un importante patrimonio artistico, tra cui il Duomo, Palazzo Farnese e Piazza Cavalli e Cremona, città della musica, famosa per le liuterie e il Torrazzo, la torre campanaria più alta d'Italia.

Si attraversa la Bassa Padana, terra di nebbie e tradizioni, passando ancora Parma, la città di Verdi, con con un ricco patrimonio gastronomico fino a raggiungere Ferrara, la città rinascimentale degli Este, con il suo castello e le sue mura.

Ferrara

Da Ferrara al Delta del Po

L'ultimo tratto della Ciclabile del Po conduce al Delta del Po, un ambiente naturale unico, con valli, lagune e canneti.

Ancora una volta si pedala su strade secondarie e piste ciclabili, con tratti di sterrato lungo quella che è conosciuta come la ciclovia Destra Po. Lungo il percorso si incontrano borghi di pescatori come Comacchio e Goro, con i loro porti e mercati ittici.

Si attraversa il Parco Regionale del Delta del Po, un'area protetta di grande valore naturalistico suddiviso tra Veneto e Emilia Romagna, fino a raggiungere la foce del fiume, dove il Po si getta nel Mar Adriatico. In questo dedalo di canali anche la ciclovia si divide e si possono seguire svariati tragitti.

Delta del Po

Più a nord si segue l'itinerario dell'Eurovelo 8 verso la Slovenia e i Balcani, più a sud ci si può innestare sulla ciclovia Adriatica che prosegue verso il tacco d'Italia, la Puglia.

Consigli utili

La Ciclovia del Po è adatta a cicloturisti di tutti i livelli, con percorsi pianeggianti e dislivelli moderati. I periodi migliori per percorrere la ciclovia sono la primavera e l'autunno, quando il clima è mite e le temperature sono piacevoli. In estate zanzare e caldo potrebbero appesantire il viaggio.

Lungo il percorso si trovano numerose strutture ricettive, tra cui bike hotel, agriturismi, ostelli e campeggi. Anche se in gran parte il tragitto è segnato, ti suggerisco di scaricare le tracce GPS o munirti di una mappa del percorso perché a volte la segnaletica lascia un po' a desiderare.

È consigliato l'uso di una bici da viaggio o di una gravel bike, con pneumatici resistenti almeno da 42 mm e preferibilmente dotata di un buon sistema di illuminazione. Come sempre, rispetta l'ambiente e la segnaletica e non lasciare rifiuti lungo il percorso ma, piuttosto, raccogli quelli lasciati dagli altri.

La mappa del percorso fa riferimento al viaggio di Marco che ha concluso la sua avventura in gravel a Venezia e per questo risulta di circa 90 km più lungo di quanto indicato nei dati tecnici.

 
 
Ultima modifica: 04 Marzo 2025
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Leo

Viaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide Dolomiti del suo Trentino, sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, dopo un anno di Working holiday in Australia e dieci mesi in bici nel Sud est asiatico, ora sogna la panamericana... sempre in bici, s'intende!

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