Il giro lago d'Iseo in bici è uno degli itinerari cicloturisici più belli tra le province di Bergamo e Brescia. Conosciuto anche come Sebino, è uno dei bacini della Lombardia poco conosciuti al turismo di massa, un luogo romantico e piacevole da scoprire in bicicletta. Racchiuso tra la Valle Camonica e la regione vitivinicola della Franciacorta, è un luogo ancora autentico che si presta ottimamente alla pratica del cicloturismo. Il giro del lago di Iseo può iniziare da un qualunque paese sul suo perimetro, ma per comodità lo faremo partire da Riva di Solto, sulla sponda bergamasca, dove si può parcheggiare l'auto e mangiare un buon gelato al rientro per festeggiare l'impresa.
Il giro percorre l'intero perimetro lago di Iseo in 66 km di tracciati ciclabili e strade secondarie promiscue che nei fine settimana soleggiati e nei periodi di alta stagione turistica possono essere mediamente trafficati.
Il tratto più bello del giro Lago d'Iseo
Partendo dal centro di
Riva di Solto, adagiata sulle acque cangianti del lago, si pedala in senso orario - in modo da avere il lago d'Iseo sempre al nostro fianco - in direzione di
Lovere. La strada che attraversa il paesino di Riva di Solto in estate viene spesso chiusa al traffico automobilistico e quindi risulta piuttosto tranquilla.
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Seguendo il bel lungolago si giunge presto all'ingresso di un tratto punteggiato di spiaggette e, da poco tempo, da pedane in legno sospese sull'acqua dove rilassarsi, leggere un buon libro, prendere la tintarella o semplicemente godersi la vista sulla sagoma imponente del Trentapassi..
Lago d'iseo - Baia di bogn
Uno dei luoghi più romantici e piacevoli da annovere tra le cose da vedere al lago d'Iseo è di sicuro la Baia del Bogn. Acqua cristallina che dal trasparente diventa verde smeraldo, il cordolo della vecchia strada da dove tuffarsi e le pareti rocciose che scendono verticali incutendo una sorta di timore reverenziale. Qualcuno l'ha definita l'Halong Bay d'Italia, altri la considerano la baia lacustre più bella d'Europa, per noi che viviamo il lago d'Iseo tutto l'anno è semplicemente il Bögn.
La vecchia strada, che costeggia l'orrido del Bogn, è parzialmente vietata per il rischio di caduta massi, ma è così bella che sarebbe un vero peccato non pedalarla, inoltre è l'unica alternativa per evitare la galleria.
La via di comunicazione a ridosso del lago d'Iseo risale al 1910 e termina in meno di un chilometro sulla SS469,
una delle strade più suggestive di Lombardia.
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La SS649 infatti si sviluppa interamente a ridosso dell'acqua tra curve a gomito, brevi gallerie scavate nella nuda roccia e una cascata in prossimità di Castro.
È aperta al traffico anche se, in occasione di qualche manifestazione podistica viene chiusa. Speriamo che in un futuro prossimo si scelga, almeno durante le domeniche estive, di permetterne la percorrenza solo a biciclette e pedoni.
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Il giro lago d'Iseo in bici raggiunge presto Castro per poi proseguire verso Lovere, uno dei borghi più belli d'Italia. Il lungolago di Lovere è la porta d'accesso al centro cittadino che vanta un dedalo di vicoli colorati, chiese antiche come quella di San Giorgio e piazze eleganti come la centralissima Piazza Vittorio Emanuele II.
Il nostro itinerario in bicicletta intorno al lago d'Iseo prosegue però senza attraversare il centro di Lovere anche se consiglio una visita tempo permettendo.
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Si pedala su Via Nazionale fino ad un parcheggio che anticipa il benzinaio Tamoil. Si svolta a destra seguendo le indicazioni per la pista ciclabile e pedalando su strade secondarie fino a Costa Volpino.
La segnaletica ci porta fin sulla ciclabile cittadina, a tratti sterrata, che sfiora le acque del lago d'Iseo e che presto si ricongiunge, anche se per un breve tratto, a un ramo della
ciclovia dell'Oglio che attraversa il Parco avifaunistico della Foce dell'Oglio nord.
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Per un tratto si pedala paralleli al fiume per poi lasciare la ciclovia e attraversare l'acqua sul nuovo ponte ciclabile.
Oltrepassato l'Oglio si è costretti a percorrere, a tratti, la strada principale di collegamento tra Costa Volpino e Pisogne che è piuttosto trafficata, ma anche ampia. Fortunatamente negli ultimi anni sono stati realizzati lunghi pezzi di ciclabile per rendere il giro lago d'Iseo in bici ancora più bello.
Ultimamente abbiamo avuto la fortuna di scoprire le meraviglie del lago di Iseo con due amici, Pilar e Christian, che hanno raccontato la loro esperienza, il lago d'Iseo, cosa vedere e molto altro nel loro blog amicidivaligia.com consigliando 5 esperienze da non perdere assolutamente sul lago d'Iseo. Ti suggerisco di leggere i loro interessanti spunti di viaggio per poter organizzare al meglio la tua permanenza in questo meraviglioso angolo di Lombardia.
Vello Toline
Pedalando verso
Pisogne si raggiungono presto la stazione, il suggestivo porticciolo e la piazza Umberto I con la pittoresca torre del Vescovo datata XII secolo. Il mio consiglio è quello di fare una sosta lungolago per godere della bellezza del lago d'Iseo.Nei fine settimana Pisogne è animata e piena di ciclisti che visitano il bacino lacustre, chi con la mountain bike, chi con il seggiolino, chi in bici da strada.
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Dalla piazzetta di Pisogne si segue il
lungolago ciclopedonale, immettendosi sul percorso della
ciclovia dell'Oglio, che dopo 500 metri diventa strada promiscua. Superiamo il torrente Valle Trobiolo e continuiamo a ridosso del lago di Iseo: i panorami sono già accattivanti con Lovere distesa sulla riva opposta, le montagne orobiche e quelle dell'Adamello ancora innevate in lontananza e la superficie placida dell'acqua. All'altezza di Toline la ciclovia della Valcamonica diventa
pista ciclopedonale passando sulla vecchia strada ai piedi del Trenta Passi. La
Vello Toline è forse la parte del giro lago d'Iseo in bicicletta più frequentata e apprezzata. Questa ciclabile corre tra roccia e acqua in un tripudio di suggestione, kayak e windsurf che sfrecciano sull lago.
Ma cosa significa Vello Toline? Beh, semplicemente richiama le due località collegate dall'itinerario ciclabile, una frazione del comune di Pisogne e una di quello di Marone.
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La ciclabile Vello - Toline è un percorso davvero suggestivo e regala panorami spettacolari sul lago di Iseo oltre alle emozioni di correre a filo d'acqua tra le gallerie in roccia del Corno Trenta Passi. Ogni domenica sono davvero in tanti quelli che scelgono di percorrere questo tratto di lungolago, magari parcheggiando l'auto a Vello, paese in cui termina, o inizia in base alla percorrenza, l'itinerario ciclabile.
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Dove galleggiava la passerella di Christo sul lago d'Iseo
Da Vello si giunge, attraverso una suggestiva galleri ciclopedonale, a Marone dove la strada diventa promiscua. La percorrenza non è pericolosa perchè il traffico è davvero irrisorio: da Marone, paese sulla strada dell'olio, dove si può deviare per pedalare lungolago fino all'attraversamento del torrente Opolo, tratto in cui si risale sulla strada principale.
Si prosegue paralleli alla ferrovia raggiungendo nuovamente il lago d'Iseo per riprendere a costeggiarlo. Marone confina con Sale Marasino, un tempo divisa in due comuni differenti: Sale sul lago e Marasino collinare e già abitata al tempo dei romani. La villa Martinengo Portazzuolo attira subito l'occhio con la sua struttura a corte sul lago. Dopotutto si tratta di una delle residenze storiche (XVI secolo) più famose dell'intero Sebino.
In queste località lacustri della provincia di Brescia sono localizzati i frantoi del lago d'Iseo che, a fine Ottobre e Novembre, si animano dei raccoglitori di olive dell'area.
A Sale Marasino segue Sulzano che conta meno di 2000 abitanti ed è l'attracco principale per raggiungere la splendida Montisola. Proprio dal lungolago di Sulzano nel 2016 iniziava The Floating Piers, la passerella di Christo sul lago d'Iseo.
L'architetto Bulgaro-americano scelse questa location per la suaopera d'arte che portò migliaia di persone a camminare sull'acqua tra Sulzano, la colorata Montisola e l'isola di San Paolo.
Montisola, vivace e caratteristica, è un luogo ameno anche da
girare in mountain bike, quindi se ti capita l'occasione non lasciartela scappare.
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Dopo Sulzano si entra nel comune di Iseo con la frazione di Pilzone divisa dal lago da un'altura abitata, la collina di Montecolo.
Si oltrepassa il dosso costeggiandolo e si attraversa la ferrovia per imboccare la pista ciclabile che conduce fino al cuore pulsante di Iseo, località a sud del lago che ha dato il toponimo al bacino lacustre... o forse è stato il contrario?.
Ciclabile, Iseo e le torbiere del Sebino
Girare in bicicletta per Iseo è rilassante - magari evitando le calde e affollate domenica di Luglio e Agosto - e si può approfittare di un po' di tempo a disposizione per visitare la
Pieve di Sant'Andrea, del V secolo, il
castello Oldofredi e la
Riserva naturale Torbiere del Sebino dove praticare birdwatching. Iseo fa parte dell'area della Franciacorta e quindi, se sei amante del buon vino, ti consiglio di degustarne almeno un calice in paese.
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Per proseguire nel giro lago d'Iseo in bici lasciamo il centro lungo Via per Rovato fino a una rotonda dove è indicato
l'itinerario n° 1 della Franciacorta. Senza considerare il cartello, prosegui a destra lungo la ciclabile, costeggia il campeggio e continua sulla stradina di campagna, stavolta seguendo le indicazioni del percorso giallo. Il tracciato del giro del lago d'Iseo sale dolcemente tra campi fioriti e le Torbiere del Sebino.
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Si pedala su pista ciclabile verso Clusane incontrando l'itinerario n° 3 della Franciacorta (percorso verde) e proseguendo verso Paratico, la porta alla Franciacorta e l'ultimo paese in provincia di Brescia sul lago.
Il ponte sul fiume Oglio decreta l'ingresso nella provincia di Bergamo all'altezza del comune di Sarnico.
Da Sarnico sulla sponda bergamasca
Alcuni ritrovamenti palafitticoli sulle sponde del lago di Iseo hanno permesso di risalire all'origine di Sarnico e da quei tempi ne è passata di acqua sotto i ponti. Il lungolago, animato e piacevole, è anche pedalabile e permette di raggiungere una pittoresca
passerella sospesa sull'acqua. Il simbolo di Sarnico è una
torre di origine medievale che, sormontata da un campanile, svetta nel centro storico del paese.
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Dalla passerella si segue una stradina secondaria che porta lentamente alla SS469 dove si alternano brevi tratti a traffico promiscuo ad altri più lunghi su pista ciclabile. In questa zona si trovano alcune delle più belle spiagge lago di Iseo e in estate l'affollamento è notevole. La costa è rimasta piuttosto selvaggia e, a parte qualche edificio risalente ad almeno un paio di decenni fa, le calette si alternano a prati fioriti.
In una manciata di chilometri si raggiunge
Predore, un borgo suggestivo che si scorge in tutto il suo skyline qualche chilometro più avanti. Da Predore, dove si trova un impianto termale di epoca romana patrimonio Fai, si pedala su strada promiscua costeggiando la sponda occidentale del Sebino. Sulla sinistra si incontra la
chiesetta di San Giorgio mentre sulla destra scivolano via piccole insenature dall'acqua cristallina che invitano a un tuffo.
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Poco prima di
Tavernola Bergamasca, in concomitanza con una galleria buia, ci si trova davanti al cancello d'accesso chiuso alla pista ciclabile. Grazie ai suggerimenti di un anziano abitante del luogo, riusciamo ad accedervi appena entrati in galleria. La ciclabile Iseo permette di evitare il pericoloso tratto di strada, ma risulta chiusa perchè spesso viene interessata da piccole frane e nessun comune si prende la responsabilità della manutenzione. Utilizzarla è quindi a rischio e pericolo di ogni ciclista. Quello che posso dirti è che questo tratto risulta, a mio modesto parere, uno dei più belli del lago perchè permette di scorgere Montisola da una posizione privilegiata oltre ad evitare il traffico della galleria.
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Per lasciare la ciclabile è necessario rientrare per un centinaio di metri nella galleria e percorrerla fino all'uscita (consiglio una luce posteriore per mostrare la tua posizione ai veicoli!).
Tavernola è un altro di quei
borghi lacustri che non ti aspetti con il porticciolo e la torre campanaria a pianta quadrata in pietra. Dal paese mancano solo 7 km a Riva di Solto ma questi saranno in parte in leggera salita, passando per la frazione dal toponimo più originale di tutto il lago:
Zu.
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Riva di Solto accoglie i ciclisti con uno dei campeggi lago di Iseo, con la piazzetta sull'acqua dove gustare un buon caffè ammirando il lago e con la passeggiata fino alla baia di Bogn. Sul territorio comunale di Riva di Solto sono dislocate i resti di 5 antiche torri, un castello nascosto e una salita, a tratti impegnativa, che si arrampica in direzione di Solto Collina passando dalla panoramica frazione di Zorzino... ma questa è tutta un'altra storia!
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