Qualche mese fa un caro amico biker di Arco di Trento mi raccontò di aver visto uno spettacolo teatrale che lo aveva particolarmente colpito. La storia narrata era quella del grande Gino Bartali, eroe silenzioso dei nostri tempi, che con la bicicletta, oltre a sfidare le pendenze delle salite più ardue d'Europa, sfidò anche le leggi razziali dei regimi nazista e fascista. Pochi giorni dopo quella interessante chiacchierata riguardo Gino Bartali, per caso, scoprii che quello stesso spettacolo veniva messo in scena anche a Bergamo. Quando il destino bussa alla tua porta non puoi fare altro che aprirla e così questa serie di coincidenze mi condusse nella città dei mille per assistere a "Gino Bartali, eroe silenzioso" della compagnia Luna e Gnac.
Federica Molteni sul palco diventa ogni sera Gino Bartali con tutti i suoi pregi e i suoi difetti, con quell'accento toscano che fa sorridere, con la forza d'animo di un vero campione, con la sua storia da raccontare in prima persona...
La vita di Gino Bartali a teatro ci ha affascinato e così abbiamo chiesto a Federica di raccontarci qualcosa di più della compagnia teatrale Luna e Gnac, delle prossime date e dei futuri spettacoli che, ti anticipo, avranno tra i protagonisti anche Alfonsina Strada.
La vostra compagnia si chiama Luna e Gnac, perchè e cosa significa?
Il nome del nucleo artistico, preso in prestito da un racconto di Italo Calvino intitolato proprio Luna e GNAC ( tratto da “Marcovaldo e stagioni in città”), riassume la caratteristica dominante del nostro lavoro: la tensione verso un’elevazione poetica (Luna) e il brusco ritorno coi piedi per terra (GNAC), nel piatto, banale e assordante quotidiano. Il contrasto tra questi due universi antitetici e ugualmente necessari è il nostro terreno di ricerca. Trovi una splendida esemplificazione nella homepage del nostro sito, dove Michele ha disegnato la nostra casa, a metà tra la luna e lo GNAC!
Avete raccontato la storia di Gino Bartali con estrema semplicità e coinvolgimento, da dove è nata l’idea di dedicare un intero spettacolo a questo mito del ciclismo?
Da un’ascolto in radio avvenuto per caso nel 2013, quando Bartali venne dichiarato Giusto tra le Nazioni. La cosa mi incuriosì, perché avevo in mente un Bartali solo ciclista…mi misi alla ricerca di informazioni, ma in Italia non c’era nulla. Poi la casa editrice 66thand2nd pubblicò un libro che mi aprì un mondo meraviglioso: “La strada del coraggio”. E l’anno dopo lo scrittore per ragazzi Antonio Ferrara scrisse la sua storia in maniera commovente e appassionante. Capii subito che era la “mia” storia, contattai Antonio e la casa editrice per chiedergli di poterla rappresentare a teatro…e ora io sono Bartali!
Gino Bartali - Eroe silenzioso è uno dei vostri “cavalli di battaglia”, da quanti anni lo portate in giro per l’Italia?
Dal gennaio del 2016 e sono moltissimi i teatri e i festival che ci hanno ospitato in giro per l’Italia, dal Trentino all’Emilia Romagna, da Roma a Milano…e continuiamo il nostro Giro d’Italia! Saremo in scena a Milano fino al 18 giugno presso La stecca 3.0
Federica sei l’unica attrice dello spettacolo, qual è stata per te la maggiore difficoltà nell’interpretazione di Gino e degli altri personaggi?
Trovare il mio “maschile”, trovare voci e modulazioni differenti…ma la mia regista, Carmen Pellegrinelli, mi ha guidato con pazienza, aiutandomi a cercare anche nei ricordi d’infanzia, tirando fuori anche la cadenza toscana… dato che da piccola ho vissuto per molto tempo a Firenze. Avevo dimenticato quei suoni…poi come per magia sono riemersi. Erano lì che mi aspettavano da anni.
Avete anche un altro spettacolo dedicato alla bicicletta, Fiatone: Io e la bicicletta, qual è il messaggio che volete trasmettere?
La passione della bicicletta, una visione poetica della vita… perché la bicicletta è una splendida metafora di quello che ci emoziona della vita.
"Che la bicicletta non stia in piedi da sola e che abbia bisogno di qualcuno che la sorregga: questo fa di essa una macchina commovente” ( Mauro Parrini)
Che valore ha nella vostra vita la bicicletta?
E’ parte del nostro quotidiano, non in maniera sportiva, ma più come scelta di “resistenza civile”, di cambiamento, di lentezza che è libertà
Dove possiamo seguirvi per restare sempre aggiornati sui vostri spettacoli?
Sul nostro sito Luna e Gnac e sulla pagina FB, aggiornata quotidianamente!
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