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Scansano in MTB
Gotico
 
 
Antico Casale di Scansano, “dove nulla è lasciato al caso”. Questo slogan si addice davvero bene al resort grossetano che abbiamo avuto la fortuna di frequentare, un luogo reale dove realizzare un sogno, il proprio sogno (sorrido in quanto mi sovviene alla mente Crozza che imita Briatore…). Grazie a Life in travel, agli amici Leonardo e Veronica, ho potuto conoscere assieme alla mia compagna Elisabetta, un nuovo pezzo d’Italia, la Maremma.

Coccolati all'Antico Casale di Scansano

Come spesso capita il tempo è tiranno; un giorno e mezzo circa sono un po’ pochini ma dal punto di vista della qualità posso ritenermi più che soddisfatto. La variabile di ogni viaggio è il tempo atmosferico, e noi di grazia abbiamo beccato due giorni di sereno assoluto.
La Maremma s’è presentata in maniera gentile e serena, come le sue genti potrei dire, coi boschi verdi che ricoprono le dolci colline, col panorama che spazia sino al mare e coi piccoli raccolti borghi. Da questa terra traspare un non so che di selvaggio, di genuino, che si coglie naturalmente; la conferma poi l’abbiamo avuta presso l’Antico Casale. La struttura è splendida ed i servizi offerti eccellenti, ciò basterebbe per convincere i più a trascorrervi un periodo di ferie ma basandomi solo su questi termini sarei precipitoso ed incompleto. Certamente edificio e servizi sono importanti ma il vero valore del resort, il suo salto di qualità distintivo e peculiare sta nel connubio ospitalità e semplicità, uniti indubbiamente ad uno spiccato gusto del bello. Questo piccolo miracolo di semplicità è stato possibile grazie ad una attenta conduzione familiare che tende a responsabilizzare sé stessa prima di delegare le mansioni ai dipendenti. Nostro referente privilegiato è stato Corrado, persona carissima che con passione e pazienza ci ha condotto nella loro realtà, nella loro visione. Non ho usato un termine casuale perché la loro è una precisa missione, che sin’ora li ha tenuti lontani dalla temuta crisi. La visione sta nel fornire un “prodotto” sempre all’avanguardia, che può mutare e rigenerarsi nel tempo in base al tipo di clientela. indubbiamente una bella filosofia.
Un primo esempio lo posso fare in relazione al cibo. Tutti gli alimenti che compongono le pietanze sono a chilometro zero, per lo più biologici e provenienti da piccole aziende a conduzione familiare. È più che giusto proporre le prelibatezze locali, specifiche del territorio, in questo modo durante l’ottima cena di sabato sera ho assaggiato il più buon formaggio del mondo, almeno secondo le mie papille gustative, la riserva del fondatore, mentre Betty ha gustato ed apprezzato il vino locale, il Morellino di Scansano.
Altro campo d’eccellenza la ricerca del relax e del benessere che si raggiunge con l’estesa spa, la refrigerante e confortevole piscina esterna ed il silenzioso percorso salute nel bosco. Confesso comunque che ci si rasserena anche solo osservando le verdi colline che fanno da cornice al resort.
Per chi al contrario si vuol muovere varie sono le possibilità; oltre alle passeggiate per prati e boschi ci sta una piccola palestra, un campo prova per il golf, un centro equitazione e… la bici.

Bicicletta in Maremma per tutti i gusti


Eccoci arrivati al punto, alla nuova frontiera ed al motivo per cui sono sceso in Maremma. Il buon Corrado sta spingendo molto su cicloturismo e mountain bike, e come dargli torto, d’altronde il territorio è ancora vergine e presenta notevoli potenzialità. Il Casale attualmente è fornito di un buon parco bici, sia da corsa che mountain bike, ma presto ci saranno dei nuovi arrivi, fra cui delle bici a pedalata assistita (cioè elettriche) in quanto è giusto che anche i meno allenati e preparati possano divertirsi e vivere il territorio senza inquinare. Sulle strade asfaltate transitano obiettivamente poche auto quindi si prestano molto alla bici da corsa.
Per quanto riguarda la MTB purtroppo non vi sono percorsi segnalati nonostante la quantità di sentieri e strade sterrate qui chiamate dogane, cioè strade ciottolate che nel ‘500 congiungevano i vari appezzamenti coltivati. L’unica maniera per non “perdersi” è girare con una guida, nella fattispecie Corrado, che può quindi darti informazioni sulla flora, fauna, storia e cultura locale, oppure seguire una traccia gps come quella qui a disposizione. Nella giornata di domenica, giornata caratterizzata da un caldo distruttivo, abbiamo seguito due percorsi MTB, uno più lungo ma complessivamente tranquillo, che ho chiamato family, ed un secondo più breve ma intenso, con tanto di salitona sotto sole battente, chiamato inferno.

Giro family

 

Questo giro, intrapreso con Corrado, tre ragazze, il cuoco ed in parte con Betty, sfrutta per lo più strade asfaltate e si snoda all’interno del paesello di Scansano con visita istruttiva all’enoteca affollata di prodotti tipici locali ma presenta anche alcune piacevoli dogane, una in particolar modo tecnica da farsi a piedi per coloro che non vogliono rischiar di cadere. Durante il tragitto si aprono all’orizzonte panorami che spaziano sino al mare. Da tenere presente la salita finale prima di tornare al punto di partenza.
La lunghezza del percorso è di circa 30 km.

Giro Inferno

 

Questa volta siamo solo io e Corrado, e facciamo sul serio. Rimbalziamo da una dogana all’altra, dogane spesso trascurate e non valorizzate come meriterebbero. Scendiamo in zona fosso (mi piace molto come il nome di ogni località evochi perfettamente la propria caratteristica o vocazione) sino al torrente. Stiamo in un piccolo paradiso selvaggio e per la prima volta credo, mi abbevero direttamente dal ruscello come poco prima aveva fatto Corrado, perché l’acqua è davvero pulita. Si deve risalire ed ecco il salitone sterrato che sotto il sole c’ha fatto grondare. Il giro può essere sicuramente più lungo ma nel nostro caso fa troppo caldo quindi non ci rimane che trovare una fontana e tornare al Casale sull'asfalto.
Una gran bella esperienza, fra cordialità, sole e vere emozioni. Da ripetere, da non perdere.
 
 
 
Ultima modifica: 20 Gennaio 2025
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Gotico
Trentino D.O.C., vivo nella splendida conca del Garda, che adoro. Appassionato di MTB e montagna, arte e cultura. Mi diletto ad esplorare il nostro Trentino e non solo dall'alto della sella di una bicicletta ma non disdegno affatto visitare moste e musei d'arte. In una sola espressione: amo la libertà.

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