Non capita spesso che su questo blog si parli di qualcosa di diverso da viaggi, outdoor e montagna ma quando ci troviamo in linea con un'idea, un'iniziativa o un evento, non ci tiriamo certo indietro. In questo caso inoltre si parla di bicicletta e di Mobilità Nuova, come è capitato un po' più di un anno fa con la campagna #salvaiciclisti e questo mi spinge a divulgare e diffondere, anche se con colpevole ritardo, questa nuova "chiamata alle armi" per chiedere un paese più vicino alle persone e meno ai singoli interessi.
Partiamo da una constatazione: lo sfaldarsi e sfasciarsi di questo paese nelle sue istituzioni e nei suoi vertici, sta generando alla base una mobilitazione che ha portato alla nascita di campagne di grande successo e rilievo. In questi giorni oltre alla rete per la mobilità nuova di cui scrivo, un'altra grande iniziativa a cui prenderemo parte e di cui ti abbiamo parlato in questo articolo sta avendo riscuotendo successo anche e soprattutto a causa della mancanza (niente settimana della cultura quest'anno) delle istituzioni in ambito culturale: le #invasionidigitaliMa torniamo all'oggetto di questo articolo:
Cos'è la mobilità nuova?
La Mobilità Nuova sposta i soldi per muovere le persone. La mobilità vecchia sposta le persone per muovere i soldi.
Questo è lo slogan della rete per la mobilità nuova e credo sia la perfetta sintesi di un pensiero più articolato e complesso analizzato bene nel blog mobilitanuova.it. Lasciando parlare i numeri vi basti sapere che "per soddisfare la domanda di mobilità del 2,8% delle persone e delle merci (è questa la quota di spostamenti quotidiani superiori ai 50 chilometri) si impegna il 75% dei fondi pubblici destinati alle infrastrutture del settore, mentre all’insieme degli interventi per le aree urbane e per il pendolarismo (dove si muove il 97,2% della popolazione) lo Stato destina solo il 25% delle risorse, puntando spesso e ancora una volta su nuove strade, tangenziali e circonvallazioni piuttosto che sul trasporto collettivo o su quello non motorizzato." E' un po' come se un lavoratore che guadagna 20.000€ l'anno ne spendesse 15.000€ per una vacanza di 3-4 giorni!
La rete per la mobilità nuova chiede a gran voce di invertire questa tendenza, fondando la pianificazione futura degli investimenti e della infrastrutturazione del paese su quattro perni: i pedoni, i ciclisti, il trasporto pubblico locale e le ferrovie ed un uso occasionale dell'auto quando necessario.
La manifestazione del 4 Maggio 2013
Per diffondere la consapevolezza e la cultura della mobilità nuova, per imporre ai decisori politici una presa di coscienza ed una scelta che ridia equilibrio all'allocazione di risorse pubbliche destinate al settore dei trasporti, la Rete per la Mobilità Nuova da appuntamento a Milano a tutti coloro che vorranno partecipare. Il 4 maggio 2013 alle 14.30 in Piazza Duca d'Aosta (stazione centrale) infatti è prevista una manifestazione in cui si invitano pedoni, pedali e pendolari ad unirsi per modificare il modello di mobilità vigente spostando le risorse pubbliche laddove si spostano le persone.
Raccolta firme
Ma non ci si fermerà lì perchè da quel 4 maggio inizierà una raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare (obiettivo un milione di adesioni) che vincoli almeno i tre quarti delle risorse statali e locali disponibili per il settore trasporti a opere pubbliche che favoriscono lo sviluppo del trasporto collettivo e di quello individuale non motorizzato. Per restare aggiornati e informarvi sulla mobilità nuova potete seguire il blog di mobilitànuova.it.
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