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E' partita mercoledì dall'iniziativa di Paolo Pinzuti di Piciclisti la campagna #salvaiciclisti a cui abbiamo aderito anche noi di Lifeintravel. Salviamo i ciclisti si riproponeva di sensibilizzare l'opinione pubblica condividendo, anche in Italia, il manifesto del Times che dopo l'ennesimo incidente che ha coinvolto una giornalista-ciclista a Londra, ha chiesto maggior tutela per noi pedalatori sulle strade del Regno Unito. I risultati, anche in Italia, non hanno tardato ad arrivare e speriamo che il percorso intrapreso continui fino a raggiungere il Senato con una proposta di legge valida e che poi venga applicata sul territorio.
Riepilogando, mercoledì un gruppo di trentacinque blogger ha pubblicato contemporaneamente un appello in internet per fare in modo che il manifesto del Times venga adottato anche in Italia, contattando giornali e media vari per poter diffondere il più possibile gli otto punti che riporto di seguito:
  1. Gli autoarticolati che entrano in un centro urbano devono, per legge, essere dotati di sensori, allarmi sonori che segnalino la svolta, specchi supplementari e barre di sicurezza che evitino ai ciclisti di finire sotto le ruote.
  2. I 500 incroci più pericolosi del paese devono essere individuati , ripensati e dotati di semafori preferenziali per i ciclisti e di specchi che permettano ai camionisti di vedere eventuali ciclisti presenti sul lato.
  3. Dovrà essere condotta un'indagine nazionale per determinare quante persone vanno in bicicletta in Italia e quanti ciclisti vengono uccisi o feriti.
  4. Il 2% del budget dell’ANAS dovrà essere destinato alla creazione di piste ciclabili di nuova generazione.
  5. La formazione di ciclisti e autisti deve essere migliorata e la sicurezza dei ciclisti deve diventare una parte fondamentale dei test di guida.
  6. 30 km/h deve essere il limite di velocità massima nelle aree residenziali sprovviste di piste ciclabili.
  7. I privati devono essere invitati a sponsorizzare la creazione di piste ciclabili e superstrade ciclabili prendendo ad esempio lo schema di noleggio bici londinese sponsorizzato dalla Barclays
  8. Ogni città deve nominare un commissario alla ciclabilità per promuovere le riforme.
Dopo due giorni i risultati sono notevoli: molti giornali ne hanno parlato ed oggi la Gazzetta dello Sport ha pubblicato in prima pagina un articolo (anche se a noi blogger non si fa nemmeno riferimento...appropriazione indebita d'iniziativa!!!) con cui conferma la sua adesione all'iniziativa. Il gruppo di facebook creato appositamente conta già 2700 iscritti che sono in continua ascesa e su quella pagina si inizia già a discutere animatamente di ulteriori iniziative. Dopo due giorni centinaia di persone, blogger, associazioni hanno aderito all'appello rilanciandolo sul web. Su twitter l'hashtag #salvaiciclisti ha spopolato salendo fino al secondo posto tra gli argomenti del giorno mentre il popolo dei cinguettii discuteva delle battute rubate o meno alla rete da crozza (#copiaeincrozza non è male davvero in quanto a simpatia!) Insomma, ora che l'iniziativa ha preso piede, speriamo continui ad essere seguita e sfoci in una proposta di legge che riproponga almeno in parte i punti del Times, su cui c'è sicuramente da discutere (la loro applicabilità totale in Italia è pura utopia a mio parere), ma quello è il punto di partenza su cui lavorare!
Speriamo che gli oltre 2500 ciclisti morti sulle nostre strade negli ultimi dieci anni non restino vittime ignorate come è stato fino ad oggi...infine una riflessione: il rispetto del codice della strada già presente (sia da parte degli automobilisti che da parte dei ciclisti) è il primo, e più importante, passo verso una riduzione degli incidenti ed un aumento della sicurezza dei ciclisti! Una campagna di sensibilizzazione oltre ad una maggior cultura del rispetto da parte di noi italiani farebbe scendere quel numero considerevolmente oltre a farci trascorrere una giornata più serenamente e a cuor leggero.
 
 
Ultima modifica: 03 Giugno 2024
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Leo

Viaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide Dolomiti del suo Trentino, sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, dopo un anno di Working holiday in Australia e dieci mesi in bici nel Sud est asiatico, ora sogna la panamericana... sempre in bici, s'intende!

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