Tina Modotti, celebre artista di origini friulane che visse in Messico fino alla sua morte, negli anni quaranta, era più di una semplice fotografa. Amica e musa ispiratrice di molti pittori e letterati, si dedicò, come molti suoi contemporanei, con passione e volontà all'impegno sociale. A Roma il primo febbraio è stata inaugurata una mostra dal titolo Tina Modotti: un nuovo sguardo, rassegna organizzata dall'Ambasciata del Messico in Italia in collaborazione con l'istituto Cervantes.
La serie delle mani, i ritratti ed altre foto di ispirazione antropologica realizzati da Tina Modotti tra il 1923 ed il 1927 sono in mostra dal primo di Febbraio fino all'undici di Marzo nella sede romana dell'Istituto Cervantes. Molte delle fotografie esposte, di proprietà dello stato messicano, non sono mai state esposte in Italia.
Ma chi è Tina Modotti? Un'artista, una attivista ed una rivoluzionaria. La sua vita fu avventurosa e scandalosa, fino a diventare uno dei simboli dell'emancipazione sessuale dei primi decenni del secolo scorso. Tutto ciò però non trova spazio nella mostra romana (già esposta in varie località del mondo, dall'India alla Cina e che proseguirà nella penisola arabica), dove le opere esposte mostrano invece la cura e l'attenzione per l'arte fotografica (dal '21 la Modotti fu compagna e musa di Edward Weston, uno tra i più noti fotografi dell'epoca) .
Oltre ai ritratti, in mostra si trova una sezione dedicata alle mani che "per Tina sono l'origine del mondo, creano ogni cosa, trasmettono alle miserie lo spirito che emana dal cuore", come sottolinea Pino Cacucci, noto scrittore ed autore della biografia romanzata "Tina".
Trovate maggiori informazioni relative all'esposizione sul sito dell'istituto Cervantes di Roma.
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