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Un volume in cui il viaggiare in bici si tinge di quelle sfumature romantiche e antiche che ci hanno fatto appassionare al cicloviaggio d'esplorazione. Non è un diario di viaggio nel senso stretto del termine, ma un insieme di sensazioni, di emozioni personali e di valutazioni e considerazioni sulla nostra società e sulla bicicletta che si collegano alle esperienze dell'autore durante i suoi vagabondaggi per il mondo in bicicletta.

Diario di un apprendista ciclosognatore di Andrea Accorsi è un libro che contiene tanti libri. È un diario di viaggio per episodi, narrati nei contesti più disparati.  È un'ode al cicloviaggio, quello senza confini, senza regole e definizioni che lo imprigionino dento schemi commerciali ed inutili. È un trattato filosofico che parla di libertà, di bici e di felicità. È un grido di dolore e una "chiamata alle armi" contro il costante impoverimento etico della nostra generazione e di quelle future.  Ma non solo... Diario di un apprendista ciclosognatore è un invito al viaggio e soprattutto alla riscoperta del contatto, puro e semplice, con la Natura e i suoi elementi, sempre più imbottigliati in visioni preconfezionate e distorte. 
Da leggere tutto d'un fiato... per poi prendere la bici e saltare in sella!
Il viaggio in bicicletta del “ciclosognatore” è una sequenza infinita di immagini e suggestioni straordinarie che non chiedono altro che essere contemplate.

Sinossi dell'opera

Il viaggio è come la vita, una somma di piccole cose. Una somma di passi, di pedalate che arrivano a cento, poi a mille, poi perdi il conto e contare non serve più di tanto in fondo. "Forse viaggio proprio per questo - scrive Andrea Accorsi - per costruire il prossimo giorno, lentamente, sbagliando spesso strada. Così diverso dal precedente e mai simile al prossimo. Con l'unica certezza che mi porto dietro: il viaggio. Quando il senso delle cose mi soffocava nell'incertezza che fosse giusto o sbagliato, che fosse colpa mia o di altri, o semplicemente mi faceva star male. Non partivo mai con la voglia di viaggiare, ma sempre con la speranza di scappare. Poi ritornavo, perché la mia vita per fortuna era piena di ansie ma anche di terreni dove il cuore stava in pace e si scaldava facilmente. Nel viaggio di oggi mi apro al mondo e mi lascio contaminare da tutto quello che mi circonda, senza filtri. Abbandono le paure e respiro più che posso odori nuovi. Cerco colori e sapori con cui riempire i miei vuoti...". L'autore si definisce un ciclosognatore, perché ogni volta che viaggia con qualsiasi altro mezzo che non sia la bicicletta ha sempre la sensazione di aver perso un'occasione per vivere un luogo e riscoprire una parte di sé proprio nella bellezza che ci circonda. Questo diario nasce per questo, per dare voce sulla carta al cuore, agli occhi, alle gambe di un ciclosognatore.

(prezzo di copertina di 13,90€)
 
 
Ultima modifica: 30 Dicembre 2024
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Leo

Viaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide Dolomiti del suo Trentino, sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, dopo un anno di Working holiday in Australia e dieci mesi in bici nel Sud est asiatico, ora sogna la panamericana... sempre in bici, s'intende!

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