Un'apologia scritta ormai molti anni fa, ma un saggio assolutamente d'attualità di questi tempi. Illich prende spunto dall'insostenibilità del mondo occidentale per trovare nella bicicletta la via d'uscita, il mezzo ideale per spostarsi senza avere un impatto devastante sul nostro pianeta. La rivoluzione industriale ci ha portato ad accelerare bruscamente, accorciando le distanze per pochi ma aumentando il divario tra occidente ed il resto del mondo. La soluzione, se non si vuole condurre questo mondo alla deriva, esiste ed è un rallentamento, una modifica delle nostre abitudini per passare da una mobilità che divora energie fossili ad una che divora energie umane: dall'auto alla bicicletta... una decellerazione necessaria e urgente, più oggi di quarant'anni fa!
Un libricino di poche pagine da leggere con concentrazione per afferrare i concetti non sempre semplici espressi da questo filosofo ecologista d'altri tempi.
Un libricino di poche pagine da leggere con concentrazione per afferrare i concetti non sempre semplici espressi da questo filosofo ecologista d'altri tempi.
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