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Pellicano australiano
Downwind Photographers
 
 
Una delle categorie di fotografia naturalistica più interessanti e soddisfacenti è la fotografia degli animali. Riuscire ad ottenere degli scatti interessanti di animali è però difficile e richiede una buona conoscenza tecnica, preparazione eto-ecologica ed attrezzatura di un certo livello. Esistono alcune semplici regole di composizione che analizzeremo in seguito ma la conoscenza della specie che si andrà a fotografare, del suo comportamento e dell'ambiente in cui essa vive ha un ruolo fondamentale nella buona riuscita della nostra caccia fotografica.
La fotografia di animali presenta delle semplici regole compositive che dovranno di norma essere rispettate per ottenere uno scatto tecnicamente buono ma come spesso ho sottolineato anche in altre guide di fotografia, la capacità di cogliere momenti, dettagli originali e differenti deve prevalere sulla "pulizia" tecnica. Detto questo, si può migliorare molto la qualità dei nostri scatti inquadrando il soggetto dal suo stesso livello: le fotografie scattate dall'alto verso il basso danno in genere una sensazione poco professionale allo scatto mentre l'effetto complessivo migliora molto se l'animale si trova al nostro stesso livello. Altro elemento importante e non facile da cogliere è lo sguardo. Se l'animale sarà di profilo o addirittura di spalle la foto perderà molta della sua forza emotiva mentre riuscire ad inquadrare il volto di un soggetto rivolto verso l'obiettivo creerà un coinvolgimento maggiore da parte dell'utente che vedrà l'immagine.

L'attrezzatura fotografica

Per ottenere buone fotografie di animali è importante possedere una buona attrezzatura: sarà necessario un teleobiettivo (preferibilmente da 200mm in su) e maggiore è la sua qualità, migliore sarà il risultato ottenuto in termini di nitidezza e luminosità. Dati gli elevati costi che teleobiettivi di qualità possono raggiungere, una buona alternativa è montare un moltiplicatore di focale (1.4x o 2x) cioè un sistema ottico per aumentare l'ingrandimento del vostro obiettivo. Gli inconvenienti di questo sistema sono la peridita di nitidezza e di luminosità. Partire da un teleobiettivo di buona qualità permetterà di mantenere una discreta qualità nell'immagine. Oltre al treppiede, altro accessorio necessario per scatti di animali, potrebbe essere utile essere in possesso di un telo mimetico con cui nasconderci agli animali oppure approntare un capanno di appostamento che rispetti i colori ambiente.

In un altro articolo ho trattato l'argomento più dettagliatamente e leggendolo potete avere una panoramica completa sull'attrezzatura fotografica per gli scatti naturalistici

Studiare gli animali e l'ambiente

Prima di uscire per una sessione di caccia fotografica è utile recuperare informazioni sia sul comportamento del soggetto che andremo a cercare, sia sull'ambiente in cui esso vive. Anche in questo caso maggiore sarà la nostra conoscenza e la nostra esperienza, più possibilità avremo di ottenere buoni scatti. Nel caso di scatti ad animali selvatici che vivono in zone particolarmente isolate potremo cercare di farci accettare da essi (non conoscono l'uomo e non lo percepiscono inizialmente come un pericolo) evitando inizialmente di spaventarli e di innescare in loro meccanismi di percezione del pericolo tramite rumore, movimenti bruschi o spostamenti veloci che lo mettano in guardia. Passiamo alcuni momenti senza fare movimenti particolari e senza scattare cercando di farci accettare dagli animali.

La tecnica

E' utile effettuare alcune considerazioni su diaframma e tempi di scatto adeguati nella fotografia di animali. In questo caso, a differenza della fotografia di paesaggio, è spesso utile scattare con un diaframma aperto. Otterremo un maggior isolamento del soggetto rispetto allo sfondo e ridurremo il tempo di scatto per evitare scatti mossi. Consideriamo che più piccolo è il soggetto, più il diaframma dovrebbe essere chiuso. Partiamo da valori di massima apertura (f.2.8, f3.6) per mammiferi di grande taglia (cervi, elefanti, bisonti, tigri...) fino ad arrivare a valori intermedi (f8, f11) per piccoli uccelli o rettili (passeri, lucertole...). Al diaframma prescelto dovrà essere associato chiaramente un tempo sufficientemente lungo, anche in considerazione del fatto che spesso utilizziamo teleobiettivi di grande focale. Utilizziamo tempi attorno ad 1/500" o più veloci su tele da 300mm, eventualmente alzando il valore ISO per aumentare la sensibilità del sensore. Ricordiamo sempre che valori ISO superiori a 400 introducono un forte rumore per cui scattiamo a ISO 800 o superiori solo se strettamente necessario (di notte, al crepuscolo o prima dell'alba).

Proviamo anche alcuni scatti che contestualizzino il soggetto, con focali più corte e introducendo alcuni elmenti tipici dell'habitat dell'animale. In questo caso è importante conoscere l'ambiente da fotografare.

Cerchiamo di essere sempre rispettosi di ambiente e animali, cercando di avere il più basso impatto possibile su di essi, evitando loro stress inutili. Infine godiamoci i paesaggi che attraversiamo e la visione degli animali nel loro habitat naturale!

 
 
Ultima modifica: 03 Giugno 2024
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Leo

Viaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide Dolomiti del suo Trentino, sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, dopo un anno di Working holiday in Australia e dieci mesi in bici nel Sud est asiatico, ora sogna la panamericana... sempre in bici, s'intende!

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